Nel calcio, si sa, nulla dura per sempre. Anche i più grandi talenti del calcio, prima o poi, attraverseranno una parabola discendente che gradualmente li porterà sempre più lontani dai grandi riflettori. È accaduto a Cristiano Ronaldo, accadrà anche ad Haaland e Mbappé. Sì, perché i due fenomeni del momento, in realtà, devono già cominciare a guardarsi alle spalle. Una serie di giovani promesse sta emergendo nel calcio contemporaneo, pronti a farsi strada a suon di gol e grandi giocate. Noi siamo qui per indicarvene alcuni. Teneteli d’occhio, perché sentiremo molto parlare di loro. Anzi, alcuni sono già al centro di tantissime conversazioni. 

 

 

Quali sono le giovani promesse del calcio 2024: i giocatori da seguire 

 

 

Abbiamo selezionato cinque giovani promesse del calcio da seguire nella stagione europea 2023/24. Provengono un po’ da tutto il mondo e molti di loro sono stati già notati dai principali club europei (alcuni, in realtà, ci sono già finiti). Chi sono? Qui i loro nomi e il club con cui giocano.  

 

 

  • Arda Guler (Real Madrid)
  • Evan Ferguson (Brighton)
  • Ben Doak (Liverpool)
  • Andrey Santos (Nottingham Forest)
  • Wisdom Amey (Bologna) 

 

 

Perché loro sono i migliori talenti del 2024 

 

 

Arda Guler: turco, classe 2005. Guler è uno dei talenti più cristallini del calcio contemporaneo. Lo scorso anno, nonostante la giovane età, si è preso la maglia numero 10 e un posto da titolare nel Fenerbahce che ha poi vinto la Coppa di Turchia. Cosa ha spinto il Real Madrid a investire per lui 20 milioni più 10 di bonus nell’ultima sessione di calciomercato estiva? Le sue qualità palla al piede, l’intraprendenza nel dribbling e un’eleganza in mezzo al campo che ricorda tanto un altro giocatore passato alcuni anni fa in maglia Blancos. Il paragone con Ozil, visto anche il ruolo ricoperto da Guler, appare infatti abbastanza immediato. Chissà che un giorno non possa prendersi proprio la divisa bianca numero 10.  

 

 

Evan Ferguson: irlandese, classe 2004. Il Brighton è una costante sorpresa, grazie anche all’immenso lavoro che sta portando avanti De Zerbi. Ma oltre a dare vita a una squadra dinamica e divertente, il tecnico italiano ha avuto anche la capacità di lanciare in Premier League un ragazzo neanche maggiorenne che, con il passare dei mesi, ha dato i suoi frutti. Non ha un fisico longilineo, ma ha una struttura solida e potente. Con i suoi 183 cm di statura e un fiuto del gol notevole, ha già lasciato il segno diverse volte nel campionato inglese. L’inizio di stagione 2023/24 è stato esaltante (4 reti in 4 presenze). Questo, nonostante la giovanissima età, può essere già il suo anno.  

 

 

Ben Doak: scozzese, classe 2005, i Reds lo hanno pagato 600mila sterline dal Celtic. E quando Jurgen Klopp in persona ti definisce “una forza della natura” c’è ben poco da fare: avrai gli occhi di tutti puntati addosso, nonostante l’età. Ma Ben Doak sembra un ragazzo a suo agio con la pressione, anche con quella avversaria. È un’ala abile nel dribbling e con un’accelerazione che può mettere in difficoltà molti difensori. Parte da destra per poi accentrarsi con il sinistro e in patria lo paragonano a Wayne Rooney per l’aggressività agonistica che mette sul prato verde. Il tecnico tedesco, nonostante un reparto offensivo denso di nomi importanti, lo ha già fatto esordire in Premier League. E probabilmente, già in questa stagione, avrà altri grandi momenti per mettersi in luce.  

 

  

Andrey Santos: brasiliano, classe 2004. Il Chelsea lo ha comprato a dicembre 2022 mettendogli subito una clausola da 40 milioni nel contratto. Ora, però, giocherà in prestito con il Nottingham Forest, dove potrà mettere in mostra sin da subito le sue qualità migliori. In patria lo paragonano a Sergio Busquets, mentre Juninho ha dichiarato di essersi impressionato mentre lo guardava giocare nelle sue prime uscite ufficiali con il Vasco da Gama. Insomma, tra i giocatori presenti nella nostra lista è senza dubbi uno dei più attesi. I Blues, intanto, lo lasciano crescere in pace in una squadra che, nelle prime giornate, li ha anche battuti in Premier League.  

 

  

Wisdom Amey: italiano, classe 2005. Ve lo eravate dimenticati? Forse sì, ma Amey ha già giocato un match ufficiale in Serie A con il Bologna, diventando a 15 anni e 274 giorni il più giovane esordiente di sempre del campionato italiano, superando Pietro Pellegri e Amedeo Amedei. Fu Sinisa Mihajlovic a decidere di puntare su di lui nel finale di una gara perso contro il Genoa, mettendo sul giocatore grandi pressioni. Il motivo? Amey è un difensore centrale e a quell’età ritrovarsi già a dover coprire gli attacchi di club della massima serie non è affatto una cosa semplice. Attualmente è il capitano della Primavera del Bologna, ma vista la sua potenza fisica e la sua qualità nelle letture difensive, non è da escludere che presto lo rivedremo nei campi più importanti d’Italia. Thiago Motta potrebbe puntare su di lui durante questa stagione, dandogli ulteriore opportunità di crescita. E per la Nazionale? Tempo al tempo: l’importante è che Amey (nato a Bassano del Grappa da padre togolese e madre nigeriana) possa intanto prendere presto la cittadinanza italiana. Dopodiché Nicolato e, perché no, Luciano Spalletti potranno portarselo a Coverciano a vestire la maglia azzurra.