Gigi Riva: il film, il soprannome, il ruolo, i record
All’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, si è spento Rombo di Tuono: addio a Gigi Riva, il mitico attaccante azzurro se n’è andato all’età di 79 anni. Una perdita improvvisa e pesantissima per il calcio italiano, lutto profondo per tutti, tifosi del Cagliari e non solo: Riva era amato da tutti, in Italia, e non poteva essere altrimenti.
Su di lui sono stati girati film e scritte pagine di sport importanti; il suo soprannome riecheggia nell’eternità, così come le sue gesta: capace di contribuire in maniera determinante al primo ed unico Scudetto del Cagliari (stagione 1969-1970), è stato anche tra i protagonisti dell’Europeo vinto dall’Italia nel 1968. Ancora oggi, Gigi Riva è il miglior marcatore della storia della Nazionale azzurra.
Il soprannome: perché si chiamava “Rombo di tuono”?
"Il Cagliari ha subito infilato e umiliato l'Inter a San Siro Oltre 70mila spettatori: se li è meritati Riva, che qui soprannomino Rombo di Tuono". Fonte: il Guerin Sportivo. Autore del testo: Gianni Brera. Il soprannome è stato dato per via della sua potenza di tiro, un sinistro fortissimo e implacabile, ma anche della sua forza in campo.
Il docu-film sulla vita di Gigi Riva
A Gigi Riva e alle sue gesta è dedicato il documentario “Nel nostro cielo un rombo di tuono”, uscito nel 2022 e diretto da Riccardo Milani. Il docu-film ripercorre la vita e la carriera dell’attaccante. Il film è stato prodotto grazie al supporto della Regione Sardegna, del comune di Cagliari e del Cagliari Calcio. Nei film, però, non ha mai voluto recitare: rifiutò 400 milioni di lire offerte da Franco Zeffirelli per interpretare San Francesco, ma lui rifiutò. Il motivo? Si vergognava. Una cosa semplice, una ragione ovvia, che oggi fa scalpore. Ma che ci racconta di un uomo umile, schivo e buono. Che non ha mai messo il denaro in primo piano.
Una vita al Cagliari
All’inizio fu il Legnano, poi Cagliari e solo Cagliari: Gigi Riva non era sardo di nascita, ma lo è diventato di adozione. Nato a Leggiuno, in provincia di Varese, nel 1944, ha mosso i primi veri passi nel mondo del calcio professionistico con la maglia del Legnano, poi è arrivato il Cagliari nel 1963. E pensare che all’inizio non era nemmeno convinto di andare... col passare degli anni, il cuore è stato rapito dal calore della terra sarda e soprattutto dei tifosi del Cagliari.
Tutto questo affetto lo ha portato a rifiutare, negli anni, offerte importanti (anche dal punto di vista economico, ovviamente) come quella della Juventus. "Ricordo una manifestazione per farmi restare. E ricordo un’anziana signora, lì, in mezzo ai tifosi. Non sapeva di calcio, ma sapeva che non avrei mai tradito. E fu anche quello a convincermi”. Altri rifiuti eccellenti: quelli a Inter e Milan. Niente da fare, amore eterno al Cagliari. E così è stato.
In che ruolo giocava Gigi Riva?
Il ruolo era quello di attaccante: Riva amava partire dalla sinistra, era un’ala che amava partire dall’esterno per poi accentrarsi e lasciar partire il suo tiro micidiale. Mancini, usava di rado il destro: di solito si muoveva con rapidità e saltava gli avversari sempre col sinistro, per poi scaricare la botta verso la porta avversaria.
Le statistiche e i record
Come detto, ancora oggi Gigi Riva detiene il record di gol con la maglia della Nazionale azzurra: ne ha segnati 35 in 42 presenze, nessuno come lui nella storia dell’Italia. Riva ha anche il record di marcature con la maglia del Cagliari: 207 gol per lui.