Tutti gli occhi, ogni stagione, sono puntati sulla classifica della Serie A: da agosto a maggio, la Bibbia dei calciofili italiani è quella lì. Cambia di settimana in settimana, con i weekend come osservati speciali, perché è lì che si concentrano le partite, ed è lì quindi che la graduatoria cambia, si evolve, si modifica.  

 

 

Nel corso degli anni la classifica della Serie A è mutata, e non solamente nella sostanza (quello è ovvio, con l’alternarsi delle stagioni calcistiche), ma anche nella sua forma. Ad esempio, prima della stagione 2004/2005 la Serie A era a 18 squadra, poi dopo il caso Catania si è passati a 20. E ancora: fino alla stagione 1993-1994, in Serie A la vittoria valeva due punti, poi dall’annata successiva si è passati a 3 punti per ogni successo.  

 

 

Come funziona oggi la classifica della Serie A? Come si legge e quante squadre ne fanno parte? Quale piazzamento consente di partecipare alle coppe europee e quale invece condanna alla retrocessione? E in caso di arrivo a pari punti come funziona? Ecco tutte le risposte.

 

 

Come si legge la classifica della Serie A

 

 

Per capire come si legge la classifica della Serie A prendiamo come riferimento quella della stagione 2022/2023.  

 

 

  • Napoli 90

  • Lazio 74

  • Inter 72

  • Milan 70

  • Atalanta 64

  • Roma 63

  • Juventus 62*

  • Fiorentina 56

  • Bologna 54

  • Torino 53

  • Monza 52

  • Udinese 46

  • Sassuolo 45

  • Empoli 43

  • Salernitana 42

  • Lecce 36

  • Verona 31

  • Spezia 31

  • Cremonese 27

  • Sampdoria 19

 

 

In tutto, come si vede, sono presenti venti squadre: in sostanza è un elenco di tutte le partecipanti, che si piazzano nelle varie posizioni della classifica in base ai punti che realizzano. Una vittoria vale tre punti, un pareggio vale un punto, una sconfitta zero punti. In base a questo score si costruisce dunque la classifica di una squadra, che si intreccia con le altre e va a formare la graduatoria generale, al netto di eventuali penalizzazioni (come quella toccata alla Juventus nella stagione 2022/2023).  

 

 

La classifica di Serie A va letta dall’alto al basso, e in base al piazzamento di una squadra viene determinato il risultato ottenuto al termine della stagione. A questo tema dedichiamo il prossimo paragrafo.

 

 

Classifica Serie A, come funziona: tutti i piazzamenti

 

 

Ecco la spiegazione di tutti i piazzamenti della classifica di Serie A:

 

 

  1. Scudetto – Final Four di Supercoppa Italiana

  1. Qualificazione in Champions League – Final Four di Supercoppa Italiana

  1. Qualificazione in Champions League

  1. Qualificazione in Champions League

  1. Qualificazione in Europa League

  1. Qualificazione in Europa League

  1. Qualificazione in Conference League

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  1. Retrocessione

  1. Retrocessione

  1. Retrocessione

 

 

Chi arriva primo, dunque, conquista lo Scudetto: per essere primi in classifica è necessario aver realizzato almeno un punto in più rispetto alla seconda, visto che la regola sull’arrivo a pari punti è cambiata di recente (la vedremo nel prossimo paragrafo). Chi vince lo Scudetto strappa anche un biglietto per le Final Four di Supercoppa Italiana.

 

 

Dalla seconda posizione fino alla quarta, le squadre conquistano un pass per la Champions League della stagione successiva: in questo caso, se si arriva a pari punti bisogna vedere la classifica avulsa (ci arriviamo più avanti). Va detto, inoltre, che la squadra che arriva al secondo posto guadagna anche l’accesso alle Final Four di Supercoppa Italiana (che coinvolgono anche la prima in classifica e le due finaliste di Coppa Italia).

 

 

Le squadre classificate in quinta e sesta posizione invece vanno in Europa League, mentre la settima va in Conference League. Va specificato che, nel caso in cui una squadra dovesse ottenere un pass per una competizione maggior attraverso le Coppe (ad esempio vincendo la Coppa Italia, che dà accesso all’Europa League), vale il “pass più forte”.

 

 

Lotta Scudetto, cosa succede in caso di arrivo a pari punti?

 

 

A partire dalla stagione 2022/2023, la regola è cambiata: in caso di arrivo a pari punti all’ultima giornata di campionato, si giocherà uno spareggio tra le due squadre che sono appaiate alla prima posizione. La partita si gioca in un campo neutro. Se dopo il triplice fischio la situazione dovesse essere ancor di parità, si andrebbe direttamente ai calci di rigore, senza passare per i tempi supplementari.

 

 

Come funziona per l’arrivo a pari punti di due squadre in corsa per le coppe europee

 

 

Per quanto riguarda i piazzamenti europei, invece, nessuno spareggio. Verrebbero utilizzati invece i seguenti criteri per determinare quale delle due squadre sarà avanti rispetto all’altra:

 

 

  • Punti fatti negli scontri diretti

  • Differenza reti negli scontri diretti

  • Differenza reti in generale

  • Reti totali realizzate in generale

  • Sorteggio

 

 

La classifica di Serie A e la nuova regola dello spareggio retrocessione

 

Per quanto riguarda invece la lotta retrocessione, se due squadre arriveranno a pari punti ci sarà lo spareggio, sempre con i rigori (senza supplementari) in caso di situazione di parità al 90’. Un’eventualità simile si è già verificata nella stagione 2022/2023, con lo spareggio tra Verona e Spezia vinto dalla squadra veneta.

 

Classifica avulsa Serie A, quando interviene

 

Può succedere ovviamente che non siano solo due squadre ad arrivare a pari punti: nel caso in cui ce ne fosse una terza (ma anche una quarta, una quinta, eccetera), si creerebbe quella che viene comunemente chiamata “classifica avulsa”, ossia una mini-classifica a parte tra quelle squadre che viene strutturata in base ai criteri citati in precedenza per l’arrivo a pari punti in zona Europa.