I Gunners, dopo un lungo periodo di declino, stanno gradualmente rialzando la testa. Il merito va per gran parte dato all’allenatore dell’Arsenal, che sta costruendo una squadra nuovamente in grado di competere fra le big six della Premier League. Il rapporto fra Arsenal e Arteta inizia da lontano: ecco chi è e come gioca il tecnico spagnolo. 



Arteta, la carriera dell’allenatore dell’Arsenal



Mikel Arteta, prima di diventare allenatore dell’Arsenal, ha avuto una lunghissima carriera da centrocampista. Nato a San Sebastiàn, in Spagna, muove i suoi primi passi nel calcio dei professionisti nella squadra B del Barcellona, per poi vestire negli anni successivi le maglie di PSG, Rangers, Real Sociedad, Everton e Arsenal. Proprio in Premier League passa la maggior parte del suo tempo da calciatore, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti del calcio inglese. Arteta nell’Arsenal ci gioca per ben cinque stagioni, collezionando 150 presenze e 16 gol sotto la gestione di Arsène Wenger. Sempre con i Gunners riesce a vincere quattro trofei importanti: due FA Cup e due Community Shield, riuscendo a disputare la Champions League ad ogni stagione. La sua carriera da calciatore finisce nel 2016, quando contemporaneamente decide di iniziare quella da allenatore. 

 

Poco dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Arteta entra nello staff di Pep Guardiola al Manchester City, dove da assistente del tecnico spagnolo inizia a studiare e ad apprendere come giocheranno le sue squadre. Basta poco tempo e nel 2019 Arteta fa il suo ritorno all’Arsenal, che nel frattempo ha vissuto alcune delle peggiori stagioni della sua storia, mancando sempre la qualificazione alla più importante competizione d’Europa. Il suo lavoro nei Gunners, però, si è reso subito evidente, avviando da zero un processo di crescita lento e graduale con una rosa giovane. Nonostante le grandi difficoltà dei primi mesi, che si sono ripetute anche all’inizio della stagione 2021/22, Arteta ha portato l’Arsenal a vincere una FA Cup e un Community Shield in pochi mesi, questa volta però gestendo la squadra dalla panchina e non dal centrocampo. Mesi in cui la squadra ha ricevuto innesti importanti e ha iniziato a giocare seguendo la filosofia del suo allenatore, molto vicina a quella di Guardiola. Un calcio fatto di costruzione dal basso e di pressing aggressivo che in questa stagione, grazie a giocatori come Odegaard, Martinelli e Saka, sta portando i suoi frutti. 

 

Arteta e Klopp: un confronto per la Champions



L’Arsenal è in piena corsa per qualificarsi alla prossima Champions League, che manca dalla stagione 2015/16. Il confronto fra Arteta e Klopp sarà senz’altro uno dei più importanti di questo finale di campionato, utile ai Gunners per consolidarsi in quarta posizione ed evitare le possibili rimonte di Manchester United e Tottenham. Il club londinese dovrà però affrontare una squadra in piena lotta per il titolo, che in questa stagione non ha mai battuto in tre incontri. Il Liverpool, infatti, fra campionato e coppa, non ha mai perso contro l’Arsenal, segnando in totale 6 reti e subendone zero. Sono state tutte gare molto accese e sentite dai due allenatori, che però alla fine sono state vinte dal gruppo di Salah, Mané e Firmino. Nella gara d’andata soprattutto, poi vinta dai Reds 4-0, ha fatto il giro del web il video della lite a bordo campo fra Klopp e Arteta, che sono stati divisi dai rispettivi staff prima che la discussione degenerasse troppo. 



L’ira dei due è stata innescata da un duello aereo fra Mané e Tomiyasu: il tecnico dei Gunners aveva chiesto un fallo per l’ex giocatore del Bologna, ma la risposta di Klopp è stata tempestiva, portando a una vivace discussione tra i due. Al termine del match tutto risolto, una stretta di mano e dritti nel tunnel per gli spogliatoi. Acqua passata, certo, ma una cosa però è chiara: la sfida è molto sentita dai due allenatori, che chiederanno il massimo ai propri giocatori per ottenere tre punti pesanti come macigni in classifica. Arteta va a caccia del primo trionfo stagionale su Klopp, che permetterebbe ai Gunners di avvicinarsi tantissimo alla tanto attesa qualificazione in Champions League.