Barcellona-Napoli è stata una bella partita, densa di spettacolo in una magnifica cornice come il Camp Nou. Ad attirare l’attenzione dei tifosi, però, ci ha pensato soprattutto la maglia di Ferran Torres. La sua non è comunque l’unica divisa su cui magazzinieri e addetti ai lavori hanno avuto qualche dimenticanza. Come vedremo, infatti, nel corso degli anni ci sono già stati tantissimi errori nelle maglie del calcio

 

Errori maglie calcio: quanti loghi assenti e cognomi storpiati



Loghi assenti e cognomi storpiati: sono questi gli errori nelle maglie del calcio più frequenti. Lo sanno bene i tifosi dei Los Angeles Galaxy, che hanno fatto giocare due leggende del calcio europeo con qualche lettera fuori posto. Il primo fu Steven Gerrard, che magicamente vide l’ultima R del suo cognome unirsi affettuosamente insieme a tutte le altre. Il risultato è stato abbastanza comico, come quello che è toccato alla divisa di Ibrahimovic durante una partita di MLS contro il Toronto FC. Lo svedese, sotto le vesti di IRBAhimovic (forse un suo vecchio antenato, non lo sappiamo) ha sbloccato e risolto la partita con una doppietta. Possiamo dirlo: ai magazzinieri dei Los Angeles Galaxy servirebbe la funzione di Google “forse cercavi”.





Anche in casa Milan le cose non sono andate benissimo: Hakan Calhanoglu, in occasione della presentazione delle nuove maglie rossonere, ha indossato una divisa con la consonante H spostata subito dopo l’iniziale del suo cognome. Ok l’alfabeto fonetico, ma non si scrive così. Insieme a lui c’erano altri suoi compagni di squadra, come Bonucci, Bonaventura e Calabria. Nessuno, però, sembra essersi accorto dell’errore, neanche il centrocampista turco. Sui social, invece, la foto è diventata virale dopo pochi minuti. Passato qualche anno arriviamo alla stagione attuale, dove anche Messias ha ricevuto una trasformazione del suo nome sulla maglietta. Avete presente il coro dei tifosi del Barcellona che fa: “Meeeeeessi Meeeeeessi Meeeeeessi”? Forse chi ha stampato la maglia lo stava canticchiando in quel momento. 





A suscitare molto interesse, simile a quello che ha riguardato la maglia di Ferran Torres in Europa League, ci ha pensato anche il Venezia durante le prime uscite di campionato, quando ha fatto indossare ai propri calciatori una maglietta senza logo. In questo caso, però, non si tratta di un vero e proprio errore, ma più di un’imposizione che è arrivata dall’alto. Lo stesso club, infatti, a settembre aveva emesso una nota ufficiale in cui specificava di aver dovuto rimuovere il logo perché la Lega Serie A impone ai club di avere sulla propria divisa un solo stemma. Il problema della maglia riguardava principalmente lo script “Venezia” al centro del petto, che è stato interpretato come fosse un secondo logo del club. 





Maglia Ferran Torres: cos’è successo? 



Ma torniamo a Barcellona-Napoli, dove la maglia di Ferran Torres ha fatto il giro del web. Lo spagnolo, fra i protagonisti della gara grazie alle tante occasioni da gol create, è rientrato in campo nel secondo tempo indossando una divisa priva dello stemma del Barcellona e dello sponsor tecnico. Il perché non è ancora chiaro, ma si è trattato probabilmente di una dimenticanza avuta da parte dei magazzinieri che non hanno applicato sulla maglietta i due loghi. Durante le partite vengono portate negli spogliatoi più divise di riserva e fra queste sarà stata inserita quella incompleta che tutti hanno visto in TV. Una sola cosa è certa: il cambio di divisa ha portato bene all’ex Manchester City, che ha trovato la rete del pareggio su calcio di rigore proprio mentre la indossava. Nel frattempo i tifosi blaugrana si sono divertiti a commentare l’accaduto, sostenendo che il Barcellona stia trovando dei metodi alternativi per risparmiare soldi da investire nell’ingaggio di Erling Haaland.