Claudio Ranieri, la carriera e il miracolo Leicester
La carriera di Claudio Ranieri è una delle più longeve e affascinanti nel mondo del calcio: un veterano di questo sport che ha toccato con mano tante culture calcistiche differenti. Le squadre allenate da Ranieri, infatti, sono moltissime e oggi ripercorreremo il suo passato soffermandoci, naturalmente, sul miracoloso Leicester City.
Carriera Ranieri, da Roma a Watford: squadre allenate e trofei vinti
La carriera di Claudio Ranieri inizia, calcisticamente, nella città in cui è nato: Roma. Fu Helenio Herrera a notarlo e a farlo affacciare al mondo dei grandi, dove nei successivi anni vestì le maglie di Roma, Catanzaro, Catania e Palermo. Terminata la carriera da calciatore, dove ricopriva il ruolo di difensore, Ranieri capisce di avere le potenzialità per guidare un gruppo dalla panchina. Aveva ragione: dal 1986 fino ad oggi ha allenato ben 19 squadre differenti, passando per tutte le categorie del calcio italiano e per i quattro maggiori campionati europei. Proprio in Italia arrivano le prime fortune: in due anni porta il Cagliari dalla Serie C alla Serie A e poi, dopo un breve passaggio al Napoli, vince insieme alla Fiorentina di Batistuta la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana.
Da quel momento in poi la carriera di Ranieri prende una svolta internazionale: prima c’è la Spagna, dove vince con il Valencia una Coppa del Re, una Coppa Intertoto UEFA e la Supercoppa UEFA. Poi c’è l’Inghilterra, dove passa per le fila di Chelsea, Leicester, Fulham e la più recente Watford. Infine la Francia, con Monaco e Nantes, e la Nazionale della Grecia. In mezzo, però, c’è anche un corposo ritorno in Italia, dove allena Parma, Juventus, Inter e la Roma (che ritrova nel 2019 come traghettatore) con cui sfiora uno scudetto. Qui in Italia si afferma come il re dei derby, riuscendo a vincere tutte e quattro le principali stracittadine del campionato italiano senza mai perdere. Il record si è infranto solo nella sua ultima esperienza italiana, dove con la Sampdoria viene sconfitto dal Genoa di Maran per 3-1.
Un gentleman nel calcio: le migliori frasi nella carriera di Ranieri
Ciò che però, più di tutto, forse viene ricordato delle squadre allenate da Ranieri è l’umanità che lui stesso imprime al loro interno, il modo con cui riesce a conquistare un intero club e le sue tifoserie. Proprio a proposito dei derby, è famosa la sua frase: “Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l'ambiente, se c'è troppa euforia; tirarlo su quando è depresso”. È l’Italia, naturalmente, uno dei paesi in cui si è saputo far amare di più, soprattutto a Roma dove ha saputo conquistare una curva intera con la sua genuinità. Il suo amore per i colori giallorossi non è mai passato inosservato ed è stato messo nuovamente alla luce quando è arrivato l’omaggio dei tifosi della Roma durante Roma-Parma del 2019. In quella stagione Ranieri arrivò per sostituire Di Francesco e per traghettare il club fino a fine campionato.
A Leicester, poi, dove ha fatto un miracolo vincendo la Premier League, i suoi modi di fare e il suo inglese hanno conquistato l’affetto di tutta l’Inghilterra. “Sir Claudio” è come lo hanno chiamato, mentre giornata dopo giornata scalava la classifica del campionato inglese e si prendeva le attenzioni con i suoi show in conferenza stampa fatti di “Dilly Ding Dilly Dong” e di “Unbelievable”. Sono stati soprattutto gli inglesi ad apprezzarlo per il semplice fatto di essere un uomo carino, gentile. Un riconoscimento perdurato negli anni, che gli ha permesso anche di vincere il premio Gentleman Fair Play nel 2021.
La svolta nella carriera di Ranieri: il miracoloso Leicester City
Fra le squadre allenate da Ranieri il Leicester City è senza ombra di dubbio quella che verrà più ricordata. Qui il tecnico di Testaccio ha lasciato il segno, compiendo un miracolo sportivo che ha scosso il calcio europeo. Contro ogni pronostico, il club nella stagione 2015/16 vince e sorprende le big della Premier League, ottenendo risultati inaspettati sin dall’inizio del campionato. La squadra stravolse il mondo dello sport grazie all’incredibile gestione dell’allenatore e all’enorme talento di alcuni calciatori che ancora oggi macinano gol e prestazioni da top player. Il primo protagonista indiscusso di quella formazione è stato Jamie Vardy, che trascinò il club verso il titolo con 24 reti segnate in campionato. A completare il trio delle meraviglie si aggiunsero poi Riyad Mahrez e Ngolo Kanté. L’esterno algerino, al termine della stagione, vinse il premio di miglior calciatore della Premier League 2015/16, mentre il francese si impose come uno dei centrocampisti più forti del mondo. Oggi, gli ultimi due sono rispettivamente in forza al Manchester City e al Chelsea, dove continuano ad alzare trofei nazionali e internazionali. L’attaccante inglese, invece, gioca ancora con i Foxes, con cui recentemente ha vinto una FA Cup e un Community Shield.
Il successo di “Sir Claudio” ha particolarmente affascinato e inorgoglito il nostro paese, rimettendo al centro dell’attenzione la qualità dei tecnici italiani. Negli anni successivi, infatti, alcuni allenatori come Sarri, Conte e Ancelotti si sono accasati sulle panchine dei migliori club inglesi, dando vita a una tendenza che ancora oggi sta proseguendo. Nei mesi successivi al trionfo, a sottolineare quanto l’Italia abbia tifato per lui durante tutta la stagione, è arrivata anche la chiamata di Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha nominato Ranieri “Grande Ufficiale”, aggiungendo un nuovo attestato di stima e affetto a un personaggio che verrà per sempre celebrato per aver saputo costruire una favola sportiva.