La pallacanestro è uno degli sport che più di tutti si è modernizzato nell’arco degli ultimi decenni. A stravolgere completamente questo sport ci ha pensato la NBA: la lega più famosa al mondo. Parliamo di un campionato che ha rivoluzionato il modo di giocare e, di conseguenza, anche i ruoli nel basket. Nonostante ciò, un’impronta delle posizioni classiche della pallacanestro è rimasta e proprio per questo oggi andremo a vedere in che modo i giocatori si piazzano in campo

 

 

Ruoli basket: le posizioni classiche

 

 

Perché diciamo che i ruoli del basket e la pallacanestro sono state rivoluzionate? Perché negli ultimi anni i giocatori sono diventati in grado di ricoprire più posizioni e non è detto che i coach debbano per forza mandare in campo un giocatore per ognuno dei cinque ruoli standard. Nonostante ciò, questi piazzamenti restano comunque una grande indicazione per osservatori, allenatori e giocatori stessi. Ma quali sono allora questi cinque ruoli classici della pallacanestro? Ognuno di loro ha un nome preciso e può essere indicato con un numero che va, appunto, da uno a cinque. Vediamoli nel dettaglio. 

 

 

  1. Playmaker 
  2. Guardia Tiratrice (shooting guard)
  3. Ala Piccola (small forward)
  4. Ala Grande (power forward)
  5. Centro (pivot)

 

 

Playmaker: negli schemi del basket viene indicato con il numero 1 e questo, possiamo dire, che non si tratta proprio di un caso. Perché il playmaker (spesso abbreviato con “play”) è quello che dà vita alle azioni della squadra. Solitamente è il più abile con il pallone tra le mani ed è il più veloce del quintetto. Ha un’ottima visione di gioco e può rendersi pericoloso con i suoi tiri sia da dentro che da fuori l’area. Alcuni giocatori famosi che interpretano o che hanno interpretato il ruolo benissimo? Steph Curry, Magic Johnson, Steve Nash, Luka Dončić, Kyrie Iriving e Russell Westbrook. Un nome italiano? Nico Mannion. 

 

 

Guardia Tiratrice: negli schemi degli allenatori viene indicato con il numero 2 ed è a tutti gli effetti il miglior tiratore da due punti di tutto il quintetto. Una guardia tiratrice è solitamente più bassa delle due ali, ma ha una grande qualità nel penetrare all’interno dell’area avversaria con un ottimo dribbling e il possesso del pallone. Parliamo di un giocatore che, per stile e compiti, si ritrova perfettamente a metà tra playmaker e ala piccola. Può capitare, infatti, che siano proprio loro a doverli sostituire in caso di necessità. Alcuni nomi celebri? Michael Jordan, naturalmente, ma anche Steve Kerr, Kobe Bryant, Dražen Petrović, James Harden, Klay Thompson, Manu Ginobili e, per citare anche un italiano, Marco Belinelli. “His Airness” Jordan è considerato da tutti l’innovatore di questo ruolo.

 

 

Ala Piccola: viene indicata con il numero 3 ed è una delle posizioni che richiede il maggior sforzo fisico durante la partita. Si tratta, infatti, di un ruolo che ha un grande peso sia in fase offensiva che difensiva. In assenza del possesso deve andare a schermare gli avversari, cercando una stoppata, il rimbalzo o l’intercettazione del pallone. Dopodiché sarà fondamentale il suo apporto nel contropiede e nel penetrare l’area avversaria. Il giocatore più celebre che ricopre questo ruolo è senza dubbi LeBron James, ma non possono non essere menzionati altri come Larry Bird, Kawhi Leonard, Scottie Pippen, Kevin Durant e Danilo Gallinari tra gli italiani.

 

 

Ala Grande: il suo numero negli schemi è il 4 e gioca solitamente molto vicino al canestro. È uno dei ruoli più fisici (sono spesso molto alti più di due metri) e deve essere molto abile nel rimbalzo. Si avvicina per caratteristiche al centro (può esserne un sostituto), ma con il modernizzarsi del basket è diventato un ruolo importante anche per il tiro da fuori area. Spesso, infatti, conquistano più punti da tre delle guardie tiratrici. I nomi celebri, in questo caso, sono quelli di Tim Duncan, Dirk Nowitzki, Dennis Rodman, Jayson Tatum, Giannīs Antetokounmpo e Draymond Green. Anche Paolo Banchero è un’ala grande.

 

 

Centro: è il cosiddetto pivot e viene indicato con il numero 5. Si tratta del perno centrale della squadra e, solitamente, è il giocatore più alto di tutta la squadra. Il suo apporto, naturalmente, è fondamentale nei rimbalzi ma oltre a ciò deve sapere sfruttare bene i suoi centimetri nella zona sotto il canestro. L’area dei tre secondi è il suo mondo, dove deve segnare, stoppare, spazzare e, generalmente, essere abile spalle al canestro. Insomma, dove c’è il pitturato c’è lui. E spesso, sono proprio i pivot a fare le schiacciate più spettacolari. Alcuni nomi: Kareem Abdul-Jabbar, Shaquille O’Neal, Patrick Ewing, Nikola Jokić e Andrea Bargnani per l’Italia. 

 

 

Gli altri ruoli nella pallacanestro: le posizioni aggiuntive del basket

 

 

Ma i ruoli moderni del basket, invece, come si chiamano? Vediamoli qui nel dettaglio. Tutti, sostanzialmente, uniscono due posizioni classiche della pallacanestro in un solo giocatore. Si tratta di un modo di approcciare la partita che stravolge completamente tutti i piani tattici del passato. 

 

 

  • Swingman
  • Tweener
  • Point forward
  • Ala-Centro
  • Ala pura
  • Point center

 

 

Swingman: è un giocatore in grado di ricoprire contemporaneamente i ruoli di ala e guardia tiratrice.

 

 

Tweener: si tratta dell’unione dei ruoli di guardia tiratrice e playmaker. 

 

 

Ala-Centro: combina le qualità e le caratteristiche dei centri e delle ali. 

 

 

Ala pura: un giocatore in grado di agire sia da ala piccola che da ala grande. 

 

 

Point Center: unisce le caratteristiche di un playmaker alle abilità di un centro.