Il clutch nel basket: cos'è e quali sono i migliori giocatori in NBA
Il tempo, nello sport, può significare tutto. Questo concetto si amplifica tantissimo quando il campo è un parquet da pallacanestro, dove ogni secondo può essere quello decisivo. Avere sangue il cosiddetto freddo, in quegli istanti, è necessario per essere un grande campione. Nel basket si deve essere clutch se si vuole diventare il migliore di tutti. Ma cosa significa questo termine e quali sono i giocatori NBA più clutch di tutti? Qui il nostro approfondimento sull’argomento.
Clutch nel basket: il significato
Essere clutch nel basket significa avere il sangue freddo e risultare decisivi negli istanti finali della partita. Un giocatore clutch è un cestista che non sente la pressione dell’imminente fine del match e che gioca come se, in realtà, mancassero ancora diversi minuti al termine della sfida. Resistere alla tensione che il cronometro regala mentre si avvia verso lo zero spaccato è un fattore fondamentale nel basket perché spesso, proprio in quegli ultimi secondi, si può trovare il punto decisivo che regalerà la vittoria alla propria squadra. Insomma, se fosse trasposto nel calcio sarebbe la cosiddetta Zona Cesarini, ma con qualche dettaglio in più.
Un giocatore clutch, infatti, è uno di quelli che ha statistiche molto alte di punti, dribbling o assist nell’ultima fase del match. È quello che trova più buzzer beater (punti segnati sul suono della sirena che sancisce la fine della partita) o che segna con maggiore facilità proprio in quel piccolo, ma fondamentale, spezzone di gara. “I i got ice in my veins” dicono spesso i grandi campioni NBA, che letteralmente significa avere il ghiaccio nelle vene, appunto il sangue freddo. Quello rende un giocatore decisivo nelle fasi finali di una partita. Un esempio celebre di giocata clutch? Il fenomenale match point realizzato da Damian Lillard contro Houston Rockets nel 2014.
Qual è il miglior giocatore clutch in NBA
Ma quali sono i migliori giocatori clutch in NBA? In passato c’erano molti calcoli statistici che permettevano di capirlo, ma recentemente è stata proprio la National Football Association a ideare un premio che specifica chi, durante la stagione, è stato il giocatore più decisivo negli ultimi minuti: l’NBA Clutch Player of the Year Award. Un premio intitolato a Jerry West (leggenda dei Los Angeles Lakers) soprannominato, non a caso, “Mr. Clutch”. Chi ha vinto l’ultima (la prima in assoluto) edizione di questo particolare riconoscimento? De'Aaron Fox dei Sacramento Kings.
Il playmaker della franchigia californiana ha collezionato in media, nell’ultima stagione, le seguenti statistiche nel periodo clutch delle gare giocate: 5 punti a partita, 52.9% di tiro dal campo, 31.8% sui tiri da 3 punti e 86% di realizzazione nei tiri liberi. Numeri alti, che possono decidere diverse partite nel corso della regular season e dei Play Off.
Ma prima della nascita del premio ufficiale della NBA, quali sono stati i giocatori considerati più clutch nelle passate stagioni? Ci sono tanti nomi, tirati fuori sempre grazie a diverse statistiche che sono state calcolate da media statunitensi come NBC. Tra questi sono stati menzionati grandi talenti della lega di basket più famosa al mondo come Steph Curry, LeBron James, Antohny Davis, Kevin Durant, Kyrie Irving, Jason Tatum, James Harden, Chris Paul, Jimmy Butler e, naturalmente, Damian Lillard.