Austin Reaves, chi è il nuovo talento dell'NBA
Uno dei volti della run play-off dei Los Angeles Lakers è Austin Reaves. Subito dietro le prestazioni delle stelle LeBron James e Anthony Davis, che hanno permesso ai californiani di raggiungere le finali della Western Conference, è emerso il talento di questa giovane guardia.
16,9 punti di media con un impiego medio di 36,2 minuti, hanno reso Reaves uno dei punti di riferimento a livello offensivo e difensivo della franchigia. E pensare che questo ragazzo ha raggiunto la NBA dalla porta secondaria, dopo esser stato scartato al draft 2021. Sembrava non avere il fisico adatto per giocare ai massimi livelli, ma a suon di prestazioni ha fatto ricredere tutti. E ora è uno dei pezzi pregiati del mercato.
Andiamo a ripercorrere la sua carriera.
Da una fattoria nell’Arkansas al sogno NBA: la carriera di Austin Reaves
Austin Reaves è nato il 29 maggio 1998 a Newark, in Arkansas. Cresciuto in una fattoria, è figlio di Nicole Wilkett e Brian Reaves, che vantano una lunga e gloriosa esperienza nella pallacanestro nella NCAA, prima di aprire un allevamento.
Nel corso della sua esperienza alla Cedar Ridge High School, ha iniziato a mettere in mostra tutto il suo talento. Nell’anno da senior ha condotto la sua squadra al titolo giocando da capitano e segnando 32,5 punti a partita. Passò alla storia la sua prestazione contro Forrest City: un match infinito, durato tre overtime, al termine del quale Reaves mise a segno la bellezza di 73 punti.
Wichita State Shockers: il duro passaggio nel mondo del college
Austin Reaves fu oggetto del desiderio di molte università e alla fine scelse i Wichita State Shockers. Non fu un’esperienza felice: faticò a emergere e trovare spazio, complice la sua fisicità che sembrava renderlo inadatto a un basket di quel livello. Probabilmente le difficoltà furono legate anche all’ambientamento: il passaggio dalla piccola cittadina di Newark (che conta poco più di mille abitanti) a un contesto più grande, non deve esser stato facile.
La svolta con gli Oklahoma Sooners
Nel 2019 Austin Reaves decide di cambiare e passa dagli Shockers agli Oklahoma Sooners. Qui la squadra era alla ricerca di un sostituto di Trae Young che, dopo un 2017-18 da record con 27,4 punti e 8,7 assist a partita, aveva preso il volo per la NBA.
NBA che sembrava una chimera per Reaves. I problemi fisici, legati alle spalle troppo strette, sembravano insormontabili e proprio per provò a sottoporsi a degli interventi, per correggere una malformazione genetica.
Con i Sooners riuscì a compiere il salto di qualità. A suon di buone prestazioni riuscì a guadagnarsi la fiducia della squadra e dell’ambiente. L’assistente allenatore Anthony Rini lo soprannominò Hillbilly Kobe: un ragazzo di campagna che ricordava Kobe Bryant, tra l’altro grande idolo di Reaves.
La mancata chiamata al Draft
Nella stagione 2020-21, risolti i problemi di postura, Reaves viaggia a ritmi elevatissimi con gli Oklahoma Sooners. 18,3 punti di media con 5,5 rimbalzi e 4,6 assist. Giunto all’età di 23 anni, ritiene che sia giunta l’ora di dichiararsi eleggibile per il Draft.
La cerimonia si svolse il 29 luglio. Venne chiamato per primo Cade Cunningham, seguito da Jalen Green ed Evan Mobley. Trascorrono le chiamate, si arriva alla sessantesima e ultima scelta. Gli Indiana Pacers puntano su Giorgos Kalaitzakis (subito girato ai Milwaukee Bucks). Il nome di Austin Reaves non esce: il primo assalto alla NBA è fallito.
Il contratto con i Lakers
Austin Reaves si è distinto in queste stagioni per la grande intelligenza cestistica e la capacità di adattarsi a svariate situazioni di campo. Mentalità che può far la differenza e, probabilmente, l’ha fatta nell’avvio della sua carriera. Dopo esser stato scartato al Draft, infatti, le persone che lo circondavano ritenevano che non avesse speranze di entrare in NBA. E invece si mise alla ricerca di un manager, il quale, seppur scettico, riuscì a fargli firmare un two-way contract con i Los Angeles Lakers. Una formula che avrebbe permesso ai californiani di farlo giocare anche in G-League dove avrebbe potuto avere maggiore minutaggio.
La consacrazione di Austin Reaves
Rapidamente Austin Reaves riesce a conquistarsi un vero e proprio contratto NBA. Lo staff tecnico dei Lakers ne intravede le doti tecniche e caratteriali, decidendo di investire su di lui. In una stagione travagliata per i gialloviola, riesce a ritagliarsi uno spazio nelle rotazioni giocando una media di 23,2 minuti a partita, mettendo a segno 7,3 punti. Il culmine nella partita finale dell’anno, contro i Denver Nuggets, nella quale realizza la prima tripla doppia della carriera.
La crescita èesponenziale e si conferma nella stagione 2022-23. Giorno dopo giorno acquisisce confidenza e certezze. Dopo la trade deadline del febbraio 2023, che ha rivoluzionato l’organico dei Lakers, il suo minutaggio cresce. Il 19 marzo contro gli Orlando Magic, partendo dalla panchina, realizza 35 punti, il suo carrer high, e da quel momento coach Darwin Ham decide di schierarlo nello starting five, e non lo toglierà più.
Lo step definitivo ai play-off
I Los Angeles Lakers arrivano ai play-off con il numero 7 del seed, dopo aver battuto all’overtime i Minnesota Timberwolves nei play-in. Il cammino sembra in salita, a partire dalla sfida contro i Memphis Grizzlies. Sullo sfondo dello scontro tra LeBron James e Dillon Brooks, Austin Reaves, all’esordio in post-season, viaggia a ritmi elevatissimi: nelle sei gare va sempre in doppia cifra, non scendendo mai sotto i 30 minuti di impiego. Nelle semifinali il copione non cambia e, contro i Golden State Warriors, Austin Reaves è protagonista assoluto nella decisiva gara 6 con 23 punti e 4/5 da tre punti.
Prestazioni che hanno conquistato i tifosi dei Lakers. E, malgrado il cammino si sia interrotto con i Denver, c’è la certezza di aver trovato un giocatore su cui puntare per il futuro.
Fisico e caratteristiche tecniche di Austin Reaves
Austin Reaves è una guardia che può essere impiegato, all’occorrenza, come point guard. Alto 1,96 per 93 chilogrammi, ha lavorato molto sul fisico e la muscolatura per essere competitivo in NBA. Ottimo tiratore, ma in grado di variare il proprio gioco, essendo ancora molto giovane ha notevoli margini di miglioramento.
Il suo contratto scadrà il 30 giungo 2023. Bisognerà vedere se i Los Angeles Lakers decideranno di rinnovare o se altre squadre proveranno ad accaparrarsi una delle sorprese del 2023.