Da pochi giorni è stato presentato alla città che ospita il club campione d’Italia. Sarà il nuovo allenatore di una squadra che nel 2022/23 ha fatto sognare tifosi e amanti del calcio con un gioco elettrizzante, pieno di dinamismo e in grado di far raggiungere uno Scudetto che mancava da trent’anni. È dunque il momento di tornare a parlare di lui, un ex della Serie A che da oggi in poi siederà sulla panchina dei partenopei. Come gioca Rudi Garcia? Quali moduli adotterà con il Napoli? Qui la nostra analisi tattica del tecnico francese. 

 

 

Il modulo di Rudi Garcia: come giocherà il Napoli?

 

 

Partiamo, innanzitutto, dal modulo che il Napoli di Rudi Garcia potrebbe adottare. È il vestito con cui una squadra si presenta in campo, ma sappiamo bene che poi di per sé può non significare nulla. Una squadra, infatti, è caratterizzata specialmente dalle funzioni che svolgono i singoli calciatori. Comunque sia, Rudi Garcia è un allenatore che predilige la difesa a quattro, con una fase offensiva composta sempre da una punta centrale e due ali a supporto.

 

 

Questo significa che l’allenatore francese potrebbe ripartire dal 4-3-3 utilizzato da Luciano Spalletti nella stagione dello Scudetto, ma è anche possibile che la squadra possa cambiare leggermente partendo con uno schieramento caratterizzato dal 4-2-3-1 che abbiamo visto sporadicamente nei due anni e mezzo a Roma e con più costanza nei due passati alla guida del Lione. Molto dipenderà naturalmente dal calciomercato e dagli uomini che il tecnico avrà a disposizione durante la stagione. 

 

 

L’analisi tattica: come gioca una squadra di Rudi Garcia

 

 

Cosa cambierà a livello tattico nel Napoli di Rudi Garcia? Probabilmente, a primo sguardo, sembrerà quasi tutto uguale. Ma in realtà di differenze ce ne saranno eccome. Innanzitutto, sarà differente l’approccio alla partita nelle fasi di non possesso. Con Spalletti abbiamo visto spesso una squadra aggressiva, volenterosa di recuperare il pallone addirittura già nella trequarti avversaria. Con Rudi Garcia, invece, non sarà così. Ciò non significa che vedremo una squadra schiacciata verso la propria area di rigore, ma sicuramente l’intenzione sarà quella di lasciare meno spazi per poi tentare di prendere in controtempo l’avversaria grazie a delle feroci verticalizzazioni

 

 

Sì, perché su quest’ultime si basa molto del gioco del francese. Alla Roma, ad esempio, venivano esaltate le accelerazioni di giocatori come Gervinho e Salah proprio grazie a questo approccio tattico. Le due ali dei giallorossi riuscivano spesso ad essere pericolose grazie a inserimenti rapidi o ad eludere le difese alte ricevendo dei lanci dopo essere partiti sul filo del fuorigioco. Con ribaltamenti rapidi del genere, il Napoli riuscirà spesso a rendersi pericoloso. 

 

 

Occhio, poi, anche al tema trequartista. Se Rudi Garcia dovesse decidere di affidarsi a un 4-2-3-1 sin dall’inizio della stagione, sarà un ruolo chiave quello ricoperto dal giocatore che verrà messo alle spalle di Osimhen. Totti alla Roma, Payet al Marsiglia, Aouar al Lione: tutti giocatori con una grande qualità nel piede e nel calibrare il passaggio giusto da fare al compagno. Chi verrà messo in quel ruolo avrà la grande responsabilità di sostenere la squadra nelle transizioni offensive: fase del gioco in cui il fraseggio veloce, o la rapida verticalizzazione, portano in pochi secondi le squadre di Rudi Garcia alla conclusione verso la porta. 

 

 

Gli uomini chiave del Napoli di Rudi Garcia

 

 

Ad oggi è difficile parlare di quali saranno gli uomini chiave del Napoli di Rudi Garcia, perché il calciomercato può stravolgere qualsiasi programma. Però un’idea, nel frattempo, possiamo già farcela. Innanzitutto, partiamo dalla questione delle ali: tra tutti uno dei giocatori che potrebbe essere valorizzato di più è proprio Hirving Lozano. Il messicano è arrivato nel periodo di Ancelotti travolto dall’hype dei tifosi partenopei. Non ha però mai reso quanto ci si aspettava e questo è anche perché non ha mai trovato un contesto in grado di far emergere le sue caratteristiche migliori. Con un ampio spazio da attaccare insieme alla sua velocità, però, Lozano potrebbe essere l’arma in più per il Napoli di Rudi Garcia. Lui sarà, con grandi probabilità, l’ala destra titolare

 

 

Occhio poi anche a Zambo Anguissa, che con Rudi Garcia ha fatto molto bene al Marsiglia. Sarà lui il perno centrale del centrocampo a tre. È un giocatore che è cresciuto tanto insieme al tecnico francese e il suo percorso di miglioramento potrà passare allo step successivo a Napoli. Servirà però un altro giocatore da affiancargli nel caso in cui la mediana dovesse essere composta da due giocatori. Lì sarà necessario un giocatore tecnico e abile in entrambe le fasi. Esempi di quando ha allenato in Italia? Kevin Strootman o Radja Nainggolan.

 

 

Infine, sapete cosa ha caratterizzato quasi tutte le avventure di Rudi Garcia? L’esaltazione del talento, del singolo. Dal Lille è uscito fuori un giocatore come Eden Hazard, nella Roma è cresciuto tantissimo Miralem Pjanic e dal Lione sono state messe in luce le qualità di Houssem Aouar e di Maxence Coqueret. Chissà che giocatori come Elmas, Raspadori o Gaetano non possano giovarne.