Il ciclismo mondiale ha un volto e un nome: Tadej Pogacar. L’atleta sloveno è attualmente il miglior corridore in circolazione ed è reduce da un 2024 destinato a restare inciso nella storia delle due ruote. E’ stato il primo, dopo Marco Pantani, a riuscire a vincere nella stessa stagione il Giro d’Italia e il Tour de France, coronando il tutto con il trionfo al Campionato del Mondo. Scalatore, cronoman, ma in grado di poter competere anche nelle volate, Pogacar è un corridore completo che, seppur ancora molto giovane, è riuscito a ottenere più di ottanta vittorie in carriera e ben presto scollinerà quota cento.

 

Non è un caso che il paragone più frequente sia quello con Eddy Merckx, il Cannibale, considerato il più forte di tutti i tempi. Attorno a lui, tra l’altro, si sta sviluppando un movimento di sostenitori in Slovenia e non solo. Si ha l’impressione che il ciclismo, grazie alle sue imprese, stia entrando in una nuova epoca d’oro, dopo anni non semplici. Andiamo a scoprire tutto su Tadej Pogacar, l’età, le vittorie e le sue caratteristiche.

 

Tadej Pogacar, età e biografia

 

Tadej Pogacar è nato a Komenda, cittadina slovena a circa 25 chilometri da Lubiana, il 21 settembre 1998. Si appassiona al ciclismo negli anni della scuola e già tra gli Juniores inizia a far vedere il proprio talento. La bicicletta, per il giovane Tadej, era poco più di un gioco, ma piano piano il suo talento inizia a emergere.

 

Svolge il percorso giovanile in Slovenia, ma gareggia spesso anche in Italia, grazie alla prossimità geografica. Il primo grande acuto arriva nel settembre del 2016 quando vince una delle prove più prestigiose tra gli Juniores, il Giro della Lunigiana. L’anno seguente inizia a tastare il professionismo con una Continental slovena, la ROG – Ljubljana, dove coglie un sorprendente quinto posto al Giro di Slovenia, alle spalle di corridori più esperti e blasonati come Rafal Majka e Giovanni Visconti. L’anno seguente, poi, arriva la definitiva consacrazione a livello giovanile per Tadej Pogacar, con la vittoria al Tour de l’Avenir, il Tour de France dei giovani. Sulle strade francesi si inizia a intravedere il talento del ragazzo, che entra nel mirino di una delle migliori squadre del WorldTour, la UAE Emirates, che lo ingaggia per la stagione 2019. A 20 anni, Tadej Pogacar entra a far parte dell’olimpo del ciclismo.

 

L’esplosione di Tadej Pogacar: il Tour de France 2020

 

Per introdurre questo paragrafo, risulta necessaria una premessa: storicamente il ciclismo, rispetto ad altri sport, prevede una maturazione graduale degli atleti. Fino a 25 anni si viene considerati giovani, proprio perché l’apice delle prestazioni, statisticamente, lo si raggiunge a 27-28 anni.

Alla luce di ciò, il 2019 doveva essere un anno di apprendistato per Tadej Pogacar e non ci si aspettavano da subito grandi risultati. E invece lo sloveno già a febbraio vince la Volta ao Algarve, una delle corse di inizio stagione, e a maggio replica al Giro di California. Proprio per questo, la squadra decide di schierarlo al via della Vuelta a Espana, il terzo grande Giro della stagione, dove chiude sorprendentemente al terzo posto, alle spalle di Primoz Roglic e Alejandro Valverde, vincendo anche tre tappe.

Risulta evidente, quindi, che Pogacar sia un talento precoce. Proprio per questo l’anno seguente viene scelto per correre il Tour de France. E’ una stagione particolare, con il Covid che ha costretto a rivedere il calendario, e la Grande Boucle si disputa nel mese di settembre. Tadej perde qualche secondo di troppo nelle prime tappe, mentre la corsa sembra essere gestita e controllata dal connazionale Primoz Roglic. Sembra destinato al secondo posto, risultato più che dignitoso per un ragazzo di 22 anni. E invece Pogacar, nella crono finale, riesce a ribaltare la classifica con una prova magistrale. Roglic è ko e per lui arriva il primo Tour de France, con una prestazione che resterà nella storia.

 

La rivalità con Jonas Vingegaard

 

La vittoria al Tour de France 2020 segna l’inizio dell’era Tadej Pogacar. Lo sloveno è talentuoso, forte su tutti i terreni e spettacolare: non ha paura di attaccare da lontano e riesce a essere competitivo in ogni genere di corsa. Nel 2021 stravince ogni corsa che gli capita a tiro, dalla Tirreno-Adriatico alla Liege-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Vince il suo secondo Tour de France e ottiene il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo.

Il 2022 riprende con la stessa falsariga, ma per la prima volta in carriera Tadej Pogacar deve fare i conti con la sconfitta, proprio al Tour de France: Jonas Vingegaard, scalatore danese, riesce a sorprenderlo e mandarlo in crisi sulle Alpi e a sfilargli la maglia gialla, interrompendo così il suo dominio. Un risultato inatteso, che apre la strada a una rivalità entusiasmante tra i due.

 

Il 2024 leggendario di Pogacar: le vittorie

 

Jonas Vingegaard riesce a battere Tadej Pogacar anche al Tour de France 2023. Un’edizione, tuttavia, condizionata da una preparazione non ottimale per lo sloveno, vittima di una caduta ad aprile, nel corso della Liegi-Bastogne-Liegi. Quell’anno, tuttavia, aveva aperto un nuovo fronte per la carriera di Pogacar: le grandi classiche.

Già vincitore di Liegi-Bastogne-Liegi e Il Lombardia, Tadej Pogacar era riuscito a battere un altro fuoriclasse, Mathieu Van der Poel, al Giro delle Fiandre, una corsa che raramente ha visto trionfare, almeno in epoca recente, vincitori di Grandi Giri. Lo sloveno ha tentato anche l’assalto alla Milano-Sanremo, ma al momento è riuscito solo a sfiorare il successo.

Tutto questo, poi, ha portato al 2024, l’anno della leggenda. Partito vincendo Strade Bianche, Volta a Catalunya e Liegi-Bastogne-Liegi (con terzo posto alla Milano-Sanremo), Pogacar ha bagnato la prima partecipazione al Giro d’Italia con la vittoria e sei successi di tappa, per poi tornare a vincere il Tour de France (il terzo della carriera), annichilendo gli avversari. Il tutto concluso con il ‘solito’ Giro di Lombardia e, soprattutto, il Campionato del Mondo.

Numeri alla mano, l’ultima doppietta Giro-Tour risale al 1998 con Marco Pantani, ma per trovare un corridore in grado di vincere Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale nella stessa stagione, bisogna tornare al 1987 con la leggendaria stagione di Stephen Roche.

Tadej Pogacar ha compiuto 26 anni lo scorso settembre ed è già leggenda per il ciclismo. La voglia di mettersi in gioco e lottare non sembra esser venuta meno e sembra inevitabile che, negli anni a venire, possa segnare ulteriori record.