Come fa Luna Rossa a volare sull’acqua?
Nel mondo della vela, la tecnologia ha rivoluzionato le competizioni, portando le imbarcazioni ad alte velocità impensabili solo qualche decennio fa. Luna Rossa, la barca italiana protagonista dell’America’s Cup, rappresenta l’eccellenza in questo ambito. Grazie a un design all'avanguardia e a soluzioni tecnologiche di ultimissima generazione, questa imbarcazione ha catturato l'attenzione degli spettatori grazie a una particolare capacità che sembra la faccia rimanere sospesa sopra il mare. Qual è, dunque, il segreto dietro la sua impressionante capacità di "volare" sull'acqua? Cerchiamo di capirlo con questo approfondimento.
Come fa a volare Luna Rossa: i foil e la fisica della navigazione
La chiave principale del "volo" di Luna Rossa è rappresentata dai foil, appendici idrodinamiche simili a delle ali poste sotto lo scafo, che sfruttano i principi della fisica per ridurre la resistenza idrodinamica. Quando l’imbarcazione raggiunge una velocità critica, i foil generano una portanza idrodinamica, sollevando la barca sopra la superficie dell’acqua. Questo fenomeno, noto come "foiling," permette alla barca di diminuire drasticamente l'attrito con l'acqua, consentendole di raggiungere velocità che possono superare i 50 nodi.
I foil sono progettati per massimizzare l’efficienza in funzione di molteplici variabili, come la velocità del vento, il peso dell'imbarcazione, e l'angolo di incidenza rispetto alla superficie dell'acqua. La loro forma e il materiale utilizzato, spesso una combinazione di fibra di carbonio e resine speciali, sono il risultato di studi avanzati di idrodinamica e aerodinamica. La precisione di queste appendici è tale da poter sollevare la barca anche con venti leggeri, sfruttando al massimo la forza generata dalle vele.
Il controllo della stabilità durante il "volo" è garantito da un complesso sistema elettronico che monitora e regola costantemente l’angolo dei foil e dei timoni. Sensori installati su tutta l’imbarcazione raccolgono dati in tempo reale, permettendo al team a bordo di adattare la configurazione dei foil in base alle condizioni di navigazione. Questo sistema, insieme all’abilità dei velisti, consente a Luna Rossa di mantenere un equilibrio perfetto e di navigare ad altissima velocità anche in condizioni meteo variabili.
Fattore umano sempre decisivo: dietro il volo c'è altro
Come ha sottolineato di recente Gilberto "Gillo" Nobili a Repubblica, comunque, la potenza dell'imbarcazione non basta: il fattore umano resta decisivo per permetterle di raggiungere grandi velocità e di "volare".
Qualche tempo fa, in un'intervista al Corriere aveva dichiarato: «La giornata ha obiettivi diversi a seconda delle condizioni meteorologiche. Tanti ingegneri analizzano i dati, molti sono già stati analizzati durante le uscite in barca perché a bordo del gommone principale ci sono alcuni ingegneri che lavorano in tempo reale grazie alla telemetria. E da lì si decide la giornata successiva per capire cosa mettere a punto. Per noi è un continuo sviluppo».
Insomma: sono tante le persone coinvolte, ognuna delle quali è decisiva per permettere a Luna Rossa di performare al meglio. E di volare sull'acqua.