“Non sono il prossimo Usain Bolt o Michael Phelps, sono la prima Simone Biles”. Si era presentata così, Simone Arianne Biles, alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi nel 2016 a Rio de Janeiro. Una frase che colpisce, soprattutto se a pronunciarla è una giovane ragazza di soli 19 anni, alta 1 metro e 43 centimetri.

Quel volto sempre sorridente e quel fisico minuto nascondono in realtà un carattere fortissimo. A soli 27 anni, Biles è già considerata una (se non “la”) delle più grandi ginnaste che siano mai esistite: 7 medaglie olimpiche, 30 medaglie mondiali, un altro numero esorbitante di medaglie conquistate tra competizioni nazionali e internazionali e ogni tipo di record frantumato di anno in anno.

Scopriamo dunque le fasi più importanti e i record della carriera di Simone Biles, che, seppur non ci sia alcuna ufficialità, avrà sicuramente cerchiato sul calendario il prossimo 26 luglio, data di inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024.

 

La vita e la carriera di Simone Biles: i primi record

 

Simone Biles nasce il 17 marzo 1997 a Columbus, in Ohio. Terza di quattro fratelli, l’infanzia di Biles è tutt’altro che semplice. La madre, infatti, non è in grado di prendersi cura di lei e degli altri figli, costringendoli a entrare e uscire dall’affido. Fortunatamente, nel 2000 i nonni materni, dopo aver appreso della loro situazione, iniziano a prendersi cura dei nipoti e nel 2003 Biles viene ufficialmente adottata.

Simone Biles si appassiona sin da piccolissima alla ginnastica artistica e, già nei campionati juniores, inizia a primeggiare in tutte le discipline: trave, volteggio, corpo libero, parallele. La versatilità è, tutt’oggi, una delle principali caratteristiche che rendono così unico il suo talento.  

Nel 2013, quando aveva solo 16 anni, viene scelta per rappresentare gli Stati Uniti d'America ai Campionati Mondiali di Anversa 2013. Dopo essere riuscita a qualificarsi in tutte le finali di specialità (traguardo che non riusciva a un’atleta americana dai tempi di Shannon Miller), vince la medaglia d’oro nel concorso individuale e nel corpo libero, un argento al volteggio e un bronzo alla trave, diventando immediatamente l’atleta più decorata della competizione.

L’anno successivo, ai Mondiali di Nanning, in Cina, Biles diventa per il secondo anno consecutivo campionessa mondiale nel concorso generale e al corpo libero. Inoltre, vince il titolo alla trave e la medaglia d'argento al volteggio.

Nel 2015 è la volta dei Campionati Mondiali di Glasgow e, di nuovo, Simone Biles non delude, per usare un eufemismo: vince il concorso generale individuale, (prima ginnasta della storia a vincere tre concorsi generali individuali consecutivi ai Campionati Mondiali), vince la medaglia d'oro alla trave, al corpo libero e il bronzo al volteggio. Grazie a questi risultati, diventa la ginnasta ad aver vinto più titoli mondiali nella storia. 

 

L’Olimpiade dei record di Simone Biles: Rio de Janeiro 2016

 

Nel 2016, Biles viene ovviamente selezionata per rappresentare gli Stati Uniti d’America alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Tutti gli occhi sono puntati su di lei, su quella ginnasta che, nonostante sia giovanissima, ha già vinto tantissimo e ha già una sponsorizzazione con Nike. E, ancora una volta, Simone Biles è protagonista. Il 9 agosto vince la medaglia d’oro a squadre. Due giorni dopo, vince la sua seconda medaglia d'oro, nel concorso generale individuale, battendo di circa 2 punti la connazionale Alexandra Raisman e entrando di nuovo nella storia, questa volta come la prima ginnasta ad aver vinto tutti i concorsi individuali di un ciclo olimpico. Il 14 agosto partecipa alla finale al volteggio: con due buonissimi salti e con una media di 15.966 punti vince la terza medaglia d'oro dei Giochi Olimpici. Nei giorni seguenti compete nella finale alla trave dove, a causa di una caduta, arriva al terzo posto. Al corpo libero vince la medaglia d'oro, diventando così la prima ginnasta statunitense ad aver vinto quattro titoli in una singola olimpiade. Con 19 medaglie vinte tra Mondiali e Olimpiadi supera anche il record di Shannon Miller, diventando la ginnasta più decorata d'America.

Dopo un anno di stop, Simone Biles torna a gareggiare nel 2018 e, dopo alcune competizioni minori, partecipa ai Campionati del mondo di Doha: quarto titolo mondiale consecutivo, primo titolo mondiale al volteggio, medaglia d’argento alle parallele, bronzo alla trave e oro al corpo libero. Vittorie e medaglie che le permettono di infrangere altri record, battendo il record di 3 titoli mondiali all-around stabilito da Svetlana Khorkina e diventando la prima ginnasta dal 1987 a vincere una medaglia in ogni finale ad un Campionato del Mondo. Come se non bastasse, a Doha esegue un nuovo salto al volteggio (un Cheng con mezzo avvitamento in più) che da quel momento prende il suo nome e viene ufficialmente inserito nel Codice dei punteggi: insieme al Produnova è il salto più difficile della ginnastica artistica femminile, vantando una difficoltà di 6,4.

L’anno successivo, ai Campionati del Mondo di Cottbus, Biles raggiunge quota 25 medaglie mondiali: nessun ginnasta, uomo o donna, aveva mai ottenuto 25 medaglie prima di allora. Il 22 maggio 2021 ritorna in gara per la prima volta dai Mondiali del 2019, in occasione dei GK Classics. Vince la competizione nonostante due cadute e, in questa occasione, esegue lo Yurchenko doppio carpio al volteggio, diventando la prima donna nella storia ad eseguirlo in una competizione.

 

Lo stop del 2020 e il futuro di Simone Biles: ci sarà alle Olimpiadi del 2024?

 

Il 25 luglio dello stesso anno, Simone Biles si qualifica per tutte le sei finali delle Olimpiadi di Tokyo 2020, prima ginnasta a riuscirci dalle Olimpiadi del 1992 e l'unica ad esserci riuscita nella nuova era del Codice dei punteggi. La sua avventura in Giappone però non è delle più felici. Biles è infatti costretta a fare i conti con un blocco mentale, che le fa perdere l’orientamento mentre è in aria durante gli avvitamenti, rischiando così di procurarsi danni gravi in fase di atterraggio. Biles è dunque costretta a ritirarsi dalle finali di corpo libero, volteggio e parallele. La sua ultima avventura olimpica si conclude così con una medaglia di bronzo alla trave e una d’argento di squadra, eguagliando il record di Shannon Miller per il maggior numero di medaglie olimpiche vinte da una ginnasta statunitense. 

In seguito alle Olimpiadi, Biles conferma di volersi prendere una pausa dallo sport. A giugno 2023, il ritorno. L’atleta partecipa prima agli US Classic, dove trionfa nell’all-around, nella trave e nel corpo libero, oltre a conquistare il bronzo alle parallele. Ad agosto, prende parte ai Campionati Nazionali, vincendo il suo ottavo titolo nella competizione, dieci anni dopo il primo: è la prima persona a riuscire nell'impresa, nonché la più anziana donna a vincerne uno. Vince, inoltre, il titolo nazionale al corpo libero e alla trave, oltre al bronzo alle parallele. Il messaggio è chiaro: Simone Biles è tornata e vuole vincere anche a Parigi.