I più grandi successi di Marco Galiazzo nel Tiro con l’arco
Marco Galiazzo è stato il primo arciere italiano ad appassionare milioni di sportivi. I grandi successi di Marco Galiazzo con il tiro con l’arco hanno infatti avvicinato tantissimi italiani a questa disciplina. L’arciere padovano capace di portare i colori azzurri sul gradino più alto del podio in tante competizioni internazionali è entrato nell’olimpo dei più grandi sportivi italiani di sempre, con ben due ori olimpici.
Sebbene arco e frecce siano strumenti antichissimi, il tiro con l’arco è stato introdotto alle Olimpiadi soltanto nel 1900 ed è stabilmente presente ai Giochi dal 1972. Prima di vedere i trionfi di Marco Galiazzo, vediamo quali sono le caratteristiche di questo sport tanto affascinante.
Come è fatto un arco per il Tiro con l’arco agonistico?
Il tiro con l’arco comprende diverse specialità. Quella in cui eccelle Marco Galiazzo è l’arco ricurvo, ma le componenti dell’attrezzatura di un arciere sono diverse ed è bene indicarle per i meno avvezzi a questo sport.
L’arco vero e proprio è composto dal Riser, i flettenti e la corda. Il Riser è l’impugnatura, di solito in legno o in lega (alluminio o carbonio) su cui sono montati i “flettenti” (anche essi in carbonio), diversi per lunghezza e libraggio (o peso), in base all’altezza e alla forza dell’arciere e alla distanza che la freccia è chiamata a percorrere. Completa lo strumento ovviamente la Corda, realizzata oggi per lo più in materiali sintetici. Il punto in cui si posiziona la freccia si chiama serving ed è rinforzato.
Altre componenti meno conosciute dell’arco olimpico sono gli elementi di stabilizzazione, che si montano sulla parte anteriore per assorbire le vibrazioni, il mirino regolabile, il Rest, che è il punto del Riser su cui si appoggia la freccia, il Bottone che ammortizza le vibrazione della stessa al momento dello scocco e il Clicker, una linguetta metallica che scatta indietro al momento in cui la freccia è rilasciata. Insomma, dall’arco primitivo a quello olimpico il principio è identico, ma lo strumento ha fatto enormi cambiamenti grazie alla moderna tecnologia. A non essere cambiate affatto sono invece le doti necessarie per essere un buon arciere: mira, calma, precisione e concentrazione, caratteristiche che certo hanno accompagnato tutti i successi di Marco Galiazzo nel tiro con l’arco.
Il più grande trionfo di Marco Galiazzo: l’Oro ad Atene 2004
Per Marco Galiazzo l’anno più importante è sicuramente il 2004. Dopo essersi aggiudicato il primo posto ai campionati europei di Bruxelles, si presenta alle Olimpiadi di Atene tra i favoriti, anche se in una disciplina che non aveva mai visto trionfare un atleta azzurro. Qui arriva il successo più importante, quando a soli 21 anni, Marco Galiazzo vince la medaglia d’Oro ai Giochi Olimpici di Atene del 2004, sconfiggendo in un’emozionante finale il giapponese Hiroshi Yamamoto. Si tratta in assoluto della prima medaglia d’Oro olimpica mai vinta dall’Italia in questo sport, sia nel maschile che nel femminile, nell’individuale o nel gioco a squadre: in quell’occasione ci fu un picco di interesse verso il Tiro con l’arco che fece crescere il numero di appassionati che lo seguivano e lo praticavano. Con questa grande vittoria Galiazzo si impose come uno dei più grandi arcieri della sua generazione. Al successo di Atene però seguirono anni in cui Marco Galiazzo, pur confermandosi un atleta tra i più competitivi, faticò a tornare in vetta.
L’occasione sfumata: Pechino 2008
Dopo quattro anni, tornano i Giochi Olimpici e Marco Galiazzo sente di voler confermare il trionfo di Atene. Le premesse ci sono: nella gara a squadre ai Campionati Europei di Vittel tenutisi a marzo, Galiazzo ha dato un contributo importante per la conquista del primo posto, trionfando anche nell’individuale ai Campionati Europei indoor di Torino. A Pechino 2008 le cose vanno bene, ma non benissimo. Eliminato presto dall’individuale, l’arciere azzurro si rifà nella gara a squadre, ma in finale l’Italia deve accontentarsi dell’Argento, sconfitta dalla Corea del Sud. Si tratta comunque di un successo prestigioso, ma per chi si era abituato a festeggiare le vittorie di Marco Galiazzo nel Tiro con l’arco, resta un po’ di amaro in bocca. Per fortuna Marco Galiazzo è ancora giovane e può puntare alle Olimpiadi successive.
Ancora un trionfo: Marco Galiazzo Campione mondiale di tiro con l'arco indoor
Negli anni che separano le Olimpiadi cinesi e quelle di Londra 2012, si accumulano i trionfi di Marco Galiazzo. I più importanti sono la Coppa del Mondo individuale a Copenaghen nel 2009 e quelle a squadre nel 2010 (squadre miste) a Rovereto e nel 2012 (squadre maschili) ad Amsterdam. Nel frattempo, nel 2010 Galiazzo ha trovato il tempo di confermarsi Campione europeo indoor a Parenzo. Ma il 2012 regala anche uno dei più grandi successi di Marco Galiazzo nel Tiro con l’arco, quando a Las Vegas si laurea Campione del Mondo Indoor. Per l’arciere padovano si tratta del miglior momento in carriera dopo le Olimpiadi di Atene 2004, ma il meglio deve ancora arrivare, Londra 2012 è dietro l’angolo.
L’Oro a squadre di Londra 2012
Quello di Galiazzo e dei suoi compagni di squadra nel 2012 è stato un bottino notevole, ma l’Argento di Pechino brucia ancora e a Londra gli azzurri cercano il riscatto. Come quattro anni prima, la competizione di Tiro con l’arco individuale non premia l’arciere italiano, ma la gara a squadre regala uno dei più grandi successi nella carriera di Marco Galiazzo e dei compagni Michele Frangilli e Mauro Nespoli: con il successo sugli Stati Uniti arriva la medaglia d’Oro, mai vinta prima alle Olimpiadi dall’Italia in questa specialità, la seconda per l’arciere italiano più premiato di sempre alle Olimpiadi.
A questi successi se ne aggiungeranno altri nella carriera Galiazzo, ma è indubbio che gli allori olimpici rappresentino il momento più alto mai raggiunto dallo specialista italiano. È soprattutto grazie all’Oro di Atene 2004, l’Argento di Pechino 2008 e il nuovo trionfo di Londra 2012 che nell’ottobre del 2023, Marco Galiazzo è stato meritatamente inserito nella Walk of Fame dello sport italiano.