I pallavolisti italiani più forti: l'elenco dei migliori della storia
Le potenti schiacciate di Cantagalli, l’istrionico Lucchetta, fino alla classe di ‘Lollo’ Bernardi. Quella generazione di fenomeni che ha portato il volley italiano sul tetto del mondo resta ancora negli occhi e nel cuore di tantissimi appassionati. Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i più forti pallavolisti italiani di tutti i tempi.
Pallavolisti italiani più forti: l’elenco dei migliori
La storia della pallavolo italiana maschile è contraddistinta da giocatori di spessore internazionale, rimasti negli annali e nel cuore dei tifosi alla luce di imprese senza tempo e trionfi insperati: il volley azzurro ha raggiunto il suo apice negli anni ’90, vincendo tre mondiali consecutivi, in Brasile nel 1990, in Grecia nel 1994 e in Giappone nel 1998. Tra record frantumati e giocatori universali, i pallavolisti italiani più forti sono stati i protagonisti di epoche d’oro, compresa quella che viene definita la “Generazione di fenomeni” degli anni ‘90. Abbiamo selezionato allora alcuni dei migliori pallavolisti italiani di sempre, ripercorrendo parte della loro straordinaria carriera. Questo l’elenco.
- Lorenzo Bernardi
- Andrea Lucchetta
- Samuele Papi
- Andrea Zorzi
- Luca Cantagalli
Lorenzo Bernardi
L’appellativo di Mister Secolo ci costringe a partire da Lorenzo ‘Lollo’ Bernardi: il giocatore, a detta di molti, più forte che la pallavolo maschile italiana ricordi ancora oggi. “Miglior giocatore del XX secolo”, è stato eletto così in quella che è stata la famosa “Generazione di fenomeni” degli anni ’90, di cui Bernardi rappresenta l’emblema. Insieme al coach Velasco hanno segnato un’epoca, in un feeling maturato a partire dall’esperienza con la Panini Modena, vera e propria svolta della carriera di Bernardi, che oggi vanta un palmares incredibile fatto di 9 scudetti, 4 Coppe dei Campioni, le 5 World League e tantissimi altri trofei. Prima palleggiatore, poi passato al ruolo di schiacciatore, oggi Bernardi è coach della You Energy Piacenza dal settembre 2020, squadra che compete nel campionato di Superlega.
Andrea Lucchetta
Senza schemi, con quella capigliatura a spazzola in diagonale, un’esperienza televisiva che nel post carriera ha reso ‘Crazy Lucky Lucchetta' celebre anche ai non appassionati della pallavolo italiana. Inizia la sua carriera nelle file della seconda divisione dell'Astori Mogliano Veneto nel 1979-80, per poi passare a Treviso nel 1980-81 in A2. L'anno successivo, il centrale approda nella massima serie nelle file della Panini Modena dove giocherà per ben 9 stagioni fino al 1990, anno in cui passa a Milano, vincendo due Mondiali per club nel 1990 e nel 1992. Conta 292 presenze in Nazionale, trionfando in campo europeo e internazionale con ben 3 World League consecutive nel 1990, 1991 e 1992.
Samuele Papi
Tredici anni di amore e di schiacciate a Treviso in cui vince praticamente tutto: Papi è il giocatore più longevo tra i suoi colleghi degli anni ’90, in una carriera iniziata a soli 17 anni e conclusa nel 2017 a Piacenza, squadra nella quale ha giocato, tra l’altro, anche nel ruolo di libero. Tornando agli anni d’oro di Treviso, Papi sblocca le vittorie in Europa attraverso tre Champions League, una Supercoppa Europea e una Coppa CEV nella stagione 2002/2003. Ma è con le Olimpiadi che Samuele Papi è entrato nella storia: argento ad Atlanta ’96, bronzo a Sydney 2000, argento ad Atene 2004, già un bel bottino. Lo schiacciatore nel 2004 lascia la Nazionale, ma otto anni dopo quando il coach Berruto lo chiama per l’appuntamento con la storia, conquista il bronzo che lo issa a pallavolista più medagliato alle Olimpiadi (4 medaglie) insieme al russo Tetyukhin e al brasiliano Santos.
Andrea Zorzi
“Zorro” ha rappresentato per diverso tempo il simbolo della pallavolo italiana in campo internazionale. Una popolarità che lo ha spinto a celebrità fino al Giappone, un po’ come per gli adolescenti europei alla vista di David Beckham negli stessi anni. Zorzi ha esordito in nazionale nel 1986 a Bormio in una partita in cui gli azzurri rimandano a casa la Grecia per 3-0: da quel giorno ha vestito la maglia azzurra 325 volte, risultando determinante in molte delle vittorie ottenute dall'Italia (allenata da Julio Velasco) nel suo eccezionale ciclo d’oro. Di ruolo opposto, oggi è commentatore tecnico televisivo.
Luca Cantagalli
Per la potenza del suo attacco e l’incisività delle sue schiacciate, Cantagalli per molti è “Bazooka”, anche se i tifosi del Modena lo amano definire il “Sindaco” per i tanti anni di militanza in Emilia con 7 Campionati, 8 Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Punto cardine del sestetto modenese, completa la propria struttura fisica, che lo vede sfiorare i 2 metri di altezza per 94 chilogrammi, corporatura ideale per il ruolo di opposto.