"A volte sono un testone, mia madre è sarda e sono capricorno. Cerco sempre di avere ragione anche se non ce l'ho". Dietro alla caparbietà di Francesco 'Pecco' Bagnaia c'è un po' di Sardegna: è da lì che partono le sue origini. Sua mamma si chiama Stefania Atzori ed è figlia di nonno Fausto, nato a Terralba nel 1939 e partito dall'Isola appena ventenne. Fu proprio lui a mettere Pecco sulle due ruote, dando il via a quella che sarebbe stata una gloriosa carriera motociclistica. "Gli ho costruito un triciclo col motore di un cinquantino quando aveva tre anni e mezzo", ha rivelato a Videolina.

 

“Forse è meglio lasciar perdere”

 

La fame era già smisurata, ma quella passione - così dirompente - mal si sposava con la scuola. Arrivarono i tre, anche qualche due. In molti iniziano a ripetergli la stessa frase. Forse è meglio lasciar perdere, dimenticarsi delle moto: “Me lo dicevano a scuola gli insegnanti, me lo diceva qualche team, lo scriveva qualche giornalista e me lo ha detto il medico qui a Torino perché da piccolo soffrivo di asma", ha detto al Corriere della Sera. Niente da fare: Pecco sfreccia sul rettilineo, in attesa della prossima curva. La gavetta è infinita, la voglia di arrivare oltre ogni ragionevole ambizione.

 

Una gavetta infinita

 

Legatissimo alla Sardegna ma nato a Torino, il 14 gennaio del 1997. Cresciuto a Chivasso, si fece notare fin da piccolo per alcune prestazioni in Minimoto e nella MiniGP. Il debutto in Motomondiale arriva nel 2013, in Moto 3. Anni, a dir la verità, avari di soddisfazioni, ma preludio del salto in Moto 2, con la Kalex il mondiale del 2018, e la Moto GP, con la Ducati Pramac nel 2019. Un paio d'anni di apprendistato, poi il secondo posto nel mondiale del 2021 al primo anno in Ducati Factory. Il resto sono titoli a raffica - l'ultimo nel 2023, al termine di un duello colpo su colpo con Jorge Martin, che ha significato anche la sua personalissima "doppietta di titoli" di fila con la classe regina.

 

L’intervento del “Dottore”

 

Certamente non è stato tutto così semplice come si potrebbe immaginare ora, dopo i titoli vinti e i podi raggiunti. Fondamentale, oltre ovviamente al sostegno della famiglia, Valentino Rossi. Il "Dottore" l'ha accolto nell'Academy VR46 nel momento peggiore della carriera. Era il 2013 e, reduce da una stagione particolarmente difficile all'esordio in Moto 3, diede comunque il suo benestare. Ne conosceva il talento - Pecco era un giovane pilota che già si era distinto nei campionati spagnoli -, decise di dargli fiducia in un momento piuttosto impegnativo. Mai scelta fu più giusta.

 

Una famiglia “mondiale” per un vero campione

 

Quello che il futuro ha in serbo per Pecco ancora non è chiaro, quel che è certo è l'appoggio di una famiglia che non l'ha mai lasciato solo. Al piccolo (e grande) Bagnaia non è mai mancato l'appoggio di papà Pietro, oltre a quello della fidanzata Domizia Castagnini - i due sono legati sentimentalmente dal 2016 - e della sorella Carola. Proprio a quest'ultima si deve il soprannome più noto del pilota: da piccola, non riuscendo a chiamarlo Francesco poiché le risultava complesso pronunciarlo, scelse Pecco. Allo stesso modo viene chiamato e festeggiato dai suoi fan - numerorissimi -, rendendolo famoso in tutto il mondo. E poi c’è il fratellino Filippo, nove anni in meno di Pecco. Tra di loro tante prese in giro e parecchi scherzi, come quello fatto da Francesco, nascosto nel lettone dei genitori con la maschera del serial killer di “Scream”. Grande appassionato di motori, Filippo sta parzialmente seguendo la strada del fratello scegliendo il Supermotard.

 

L’amore per Domizia

 

E poi c’è l’amore. La storia di Francesco e Domizia nasce, per l'appunto, nel 2016. In realtà, tuttavia, i due si conoscono fin da piccoli, hanno fatto le scuole insieme. Poi Pecco, tramite la sorella Carola, "amica" in comune, ha trovato il coraggio di farsi avanti. E da lì è nato un amore profondo, che si trasformato in una convivenza - prima Bagnaia viveva con il collega pilota Lorenzo Baldassarri - e che culminerà nelle nozze in programma il prossimo 20 luglio. "Lei mi rimrpovera sempre quando vede che non riesco a dare il massimo. Le sue parole mi aiutano tanto, per chi come me ha bisogno di una vicinanza mentale", ha detto a Sky.

 

Insieme al bassotto Turbo – vera mascotte di casa Bagnaia – compongono una famiglia unita, ma discreta. Poche copertine o paparazzate: non amano stare al centro della scena mediatica. Il focus è tutto su quei sorpassi da colpo al cuore, sulle curve più complicate, i rettilinei “a tutto gas”. E - non da ultimo - su un amore grande come il cielo per una famiglia che si comporta da vero “team”. “Nuvola Rossa c’è!”.