Il mondo dei motori è uno tra i più seguiti dagli appassionati di sport. Formula 1 e MotoGP sono le classi regine, che dominano per fascino e tradizione, con ogni pilota che si porta dietro, in ogni gran premio, un buon numero di tifosi. Non sono però le uniche a suscitare l’interesse degli appassionati. Tra i campionati più seguiti c’è infatti anche quello della Superbike, che molti, erroneamente, associano alla MotoGP. Nonostante ci siano evidenti punti in comune, i due sono sport completamente diversi, che richiedono un diverso tipo di preparazione e che non sempre sono intercambiabili. Ma quali sono le principali differenze tra MotoGP e Superbike? Scopriamole.

 

MotoGP e Supebike, le differenze: il design e la cilindrata

 

La prima e sostanziale differenza tra MotoGP e Superbike sta nella diversa prestazione offerta dalle moto, ma anche nel design stesso dei veicoli da gara. La MotoGP può essere infatti paragonata alla Formula 1: qui le moto utilizzate vengono pensate, disegnate e costruite solo ed esclusivamente in ottica competitiva. Si tratta dunque di prototipi unici, creati esclusivamente per la gara e non quindi per la successiva vendita sul mercato.

 

La Superbike invece si basa su moto derivate da modelli di produzione, sebbene modificati per aumentarne le prestazioni nell’arco della gara e dell’intero campionato. Questa differenza sostanziale nella filosofia con cui vengono pensate le moto per la gara si ripercuote poi sui motori delle stesse. Le moto utilizzate in MotoGP si servono di motori da 1000cc, con potenze che possono arrivare fino a 260 CV. In Superbike invece, pur avendo motori con cilindrate simili (1000cc per quattro cilindri e 1200 per i bicilindrici), non possono arrivare a offrire le stesse prestazioni. Le moto utilizzate in Superbike si fermano infatti intorno ai 230 CV.

 

MotoGP e Supebike: cosa cambia nel il regolamento?

 

MotoGP e Superbike differiscono anche per quanto riguarda regole e formati delle competizioni. In MotoGP infatti, dopo le prove libere, c’è un’unica sessione di qualificazione con cui si determina la griglia di partenza del gran premio. Dal 2023 è stata poi introdotta la Sprint Race, una gara breve che si svolge il giorno precedente alla gara, con l’obiettivo di aggiungere spettacolo al circuito.

 

In Superbike invece il processo di qualificazione è più articolato e suddiviso in quattro fasi, che culminano con la cosiddetta Superpole 3, determinante per stabilire le prime due file alla partenza del GP. Le scuderie quindi devono pensare a una strategia molto più articolata e complessa, oltre che a una preservazione di gomme e moto. Inoltre, le gare in Superbike sono divise in Gara 1 e Gara 2, con nel mezzo una Superpole Race, che permette ai piloti di aumentare i propri punti e migliorare la propria posizione in griglia in vista della partenza della seconda gara.

 

Come cambiano i costi in MotoGP e Supebike

 

La differenza sostanziale di filosofia tra MotoGP e Superbike si ripercuote anche sui prezzi delle moto e sul marketing. In MotoGP un prototipo di moto può arrivare a costare anche fino a 1 milione e mezzo di euro, mentre uno di Superbike, derivando come detto da una moto di serie, ha un costo che può oscillare tra i 100 e i 300 mila euro.

 

C’è quindi un’evidente differenza di filosofia che trascende la pista e abbraccia il marketing. In MotoGP il valore più grande da perseguire è la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzata alla gara. In Superbike invece rimane centrale una finalità commerciale, volta alla sponsorizzazione e alla successiva vendita del prodotto.