
Totti-Spalletti, storia di un rapporto complicato: cosa accadde e perché non lo faceva giocare
Francesco Totti e Luciano Spalletti. Due uomini dalla fortissima personalità, il cui rapporto può dividersi in due stagioni: quella dell’amore e quella dell’odio. Nella prima esperienza alla guida della Roma, Spalletti aveva costruito un buon rapporto con il Pupone, che in lui aveva trovato anche un allenatore congeniale per il suo stile di gioco. Qualcosa poi però si è incrinato, quando il tecnico è tornato nella Capitale. Il rapporto, da che era di complicità e rispetto, si è ben presto costellato di confronti durissimi, esclusioni, dichiarazioni pesanti e, inevitabilmente, moltissimi retroscena.
Ora che la pace tra i due sembrerebbe essere tornata, vale la pena ricostruire tutto quello che è accaduto tra Totti e Spalletti, una vicenda che ha infiammato il tifo romanista e che ha fatto parlare tutta l’Italia.
Totti e Spalletti, solo amore nella prima esperienza del tecnico in giallorosso
Spalletti arriva a Roma per la prima volta nel 2015. Una scelta quella della dirigenza giallorossa molto apprezzata proprio da Totti, convinto che il tecnico fosse in grado di proporre un calcio divertente. Tra i due nasce sin da subito una grande alchimia: Spalletti lo schiera sempre titolare come prima punta e Il Capitano ricambia a suon di gol e ottime prestazioni, conquistando anche la Scarpa d’Oro. In quegli anni, i due vincono due Coppe Italia e una Supercoppa.
Addirittura, nel 2006, quando Totti rischia di saltare i Mondiali per un infortunio, Spalletti lo va a trovare costantemente in ospedale, parlando con lui anche della squadra e della gestione. Nel 2009 i due sono costretti a separarsi, dopo la rescissione consensuale del tecnico in seguito a una serie di risultati negativi.
Totti e Spalletti si rincontrano: tutto è cambiato
Le strade di Francesco Totti e Luciano Spalletti si incrociano nuovamente nel gennaio 2016, quando il tecnico torna sulla panchina della Roma per sostituire Rudi Garcia. Totti è ormai sul finire della carriera e, nel suo libro ‘Un Capitano’, rivelerà di aver percepito sin da subito che qualcosa fosse cambiato: “L’altra volta ti ho permesso tutto, ora non più. Devi correre come gli altri, anche se ti chiami Totti", è il succo del discorso che gli fa Spalletti al suo arrivo.
Il feeling fra i due è ormai storia passata ed è evidente già a tutti, ma a febbraio Totti esce allo scoperto e in un’intervista alla Rai afferma: “Spalletti? Con lui buongiorno e buonasera. Speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia, anche se come tecnico lo stimo”. Dichiarazioni che sollevano un polverone a Trigoria, con il tecnico che esclude Totti dalla lista dei convocati per il match successivo e il numero 10 che lascia il centro sportivo.
Ad aprile, i loro dissidi raggiungono il culmine in occasione della sfida tra Roma e Atalanta, nella quale Totti è protagonista con il gol in extremis del definitivo 3-3. Nonostante questo, al termine della partita Spalletti si scaglia contro Totti negli spogliatoi, colpevole di essere stato sveglio fino a notte fonda con Pjanic e Nainggolan. I due vengono quasi alle mani e ci sarebbero riusciti se non fossero stati divisi dagli altri giocatori.
Ormai il rapporto è definitivamente compromesso, con Totti che continua a sfruttare gli spezzoni di partita che il suo allenatore gli concede, come quando contro il Torino ribalta il risultato nel finale con una storica doppietta. A buttare benzina sul fuoco ci pensa poi Ilary Blasi, allora ancora sposata con il Pupone. “È stato cacciato da casa sua. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano e Spalletti è stato un uomo piccolo, punto. Lo subisce", dichiara la conduttrice in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Si arriva così all’ultima giornata contro il Genoa. Spalletti concede a Totti poco meno di 40 minuti, nonostante Il Capitano fosse pronto al termine del match a dare l’addio al calcio. Un addio che commuove lo stadio Olimpico, tutti gli appassionati e, in generale, tutta Italia. Totti saluta con il tifo romanista, ancora una volta e come è sempre stato, dalla sua parte. Dal canto suo, anche Spalletti saluta definitivamente la Roma, lasciando con il record di punti conquistati in campionato nella storia della società giallorossa.