
I portieri più forti al mondo: la classifica del 2025
Da sempre figura fondamentale nello scacchiere tattico di ogni squadra, il portiere è molto più di un semplice estremo difensore. Se un tempo il suo compito principale era quello di neutralizzare i tiri avversari, oggi il numero uno è chiamato a essere un regista aggiunto, spesso il primo a impostare l’azione con piedi educati e visione di gioco. Riflessi, personalità e capacità di leadership sono qualità imprescindibili per chi difende i pali ai massimi livelli. Ma chi sono i migliori interpreti di questo ruolo nel 2025? Ecco la classifica dei portieri più forti al mondo, tra parate decisive, prestazioni da fuoriclasse e impatti determinanti sulle sorti delle proprie squadre.
Chi sono i portieri più forti al mondo? La classifica
- Courtois
- Donnarumma
- Alisson
- Oblak
- Ederson
- Ter Stegen
- Neuer
- Maignan
- Martinez
- Mamardashvili
Classifica portieri più forti al mondo: tutti i nomi
Primo di questa speciale Top 10 inseriamo Courtois, portiere di quella che è,perlomeno ad oggi, la squadra più forte d'Europa: il Real Madrid. Il belga, classe '92, è ancora perno della formazione di Ancelotti: 24 presenze nell'attuale edizione della Liga, a cui si aggiungono le 10 in Champions League. Una carriera trascorsa tra Genk, Chelsea e Atletico Madrid, ma sempre da titolarissimo. Il secondo posto scegliamo di assegnarlo a Donnarumma, che alle recenti critiche ha risposto con la super-prestazione contro il Liverpool, che ha consentito al suo PSG di superare il turno e conquistare il pass per i quarti di Champions League in modo del tutto inaspettato. Dopo un avvio di carriera con la maglia della Roma, da quando Alisson si è trasferito al Liverpool si è confermato tra i primissimi nel ruolo. Oltre alle sue capacità coi piedi in fase di impostazione, l’estremo difensore brasiliano è una garanzia di rendimento. Non a caso, in tutti questi anni tra le fila dei Reds nessuno ha mai messo in discussione la sua titolarità.
Migliori portieri al mondo: Neuer e la nuova generazione
Quarto posto per Oblak. Molti ex portieri, interrogati su chi sia il più affidabile tra i pali, nel corso degli anni hanno quasi sempre il nome dello sloveno. La sua carriera all’Atletico Madrid parla da sé: aiutato da una fase difensiva come poche altre al mondo, Oblak rappresenta il numero 1 “vecchio stile” che non rischia mai di poter tramontare. Non proprio quella che si definisce una “saracinesca”, eppure Ederson – al quinto posto – grazie alle sue incredibili abilità con i piedi, è stato e continua ad essere un insostituibile di Guardiola. Il maestro del palleggio e filosofo del Tiki Taka ha deciso fin dal primo giorno di puntare sul brasiliano come primo costruttore di gioco. Proseguiamo con Ter Stegen in sesta posizione. Chiusa l’era Victor Valdes, il Barcellona aveva bisogno di un portiere capace di garantire un ottimo rendimento tra i pali, ma anche in grado di far partire le azioni dal basso. Figlio della “scuola Neuer”, il tedesco, dal 2014, è un intoccabile in casa blaugrana.
Rimanendo in tema, arriviamo a colui che ha cambiato il ruolo: Manuel Neuer. Per buona pace di chi afferma che il portiere debba solo saper parare, il capitano della nazionale tedesca ha cambiato la concezione dell’estremo difensore. Non più un’entità a sé state ma il primo a dover giocare il pallone con i piedi. Le sue uscite a croce l’altro capolavoro in grado di ispirare una generazione intera. Classe '86, è destinato a essere uno dei migliori portieri della storia del calcio. Chiudiamo con gli ultimi tre: nonostante qualche errore grossolano di troppo, in pochi possono contare sul talento e sulle doti atletiche di Mike Maignan. Un posto in questa Top 10 non può non prenderselo il portiere diventato “meme”: ‘Dibu’ Martinez. Dalla parata mondiale su Kolo Muani che ha regalato il trionfo all’Argentina nel 2022, all’esultanza “oscena” che ha fatto il giro del mondo. Terminiamo con il Kvaratskhelia della porta: Giorgi Mamardashvili, arrivato a Valencia da semi-sconosciuto, in poco tempo ha lasciato tutti a bocca aperta con le sue prestazioni e con la sua agilità non comune per un ragazzone di 199 cm.