Luca Warrick Daeovie Koleosho, per tutti semplicemente Luca Koleosho, è uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico italiano. Nato negli Stati Uniti, in cui convivono molteplici culture, tra cui quella che gli ha consentito di scegliere l'Italia e di difendere la maglia azzurra con l'Under 21 di Carmine Nunziata. L'esordio tra i grandi non sembra comunque lontano, tant'è che Spalletti l'ha già menzionato come uno dei possibili sostituti di Zaccagni, non al meglio dal punto di vista fisico, per gli ultimi impegni in Nations League. L'interesse da parte del tecnico è indubbio, ma andiamo a conoscere meglio Koleosho e il sogno della Nazionale, le sue origini e dove gioca.

 

Luca Koleosho, le sue origini e la Nazionale italiana

 

Classe '04, compirà 21 anni il prossimo 15 settembre. America, Europa ed Africa: ha origini e (quattro) passaporti da tre continenti diversi. È nato negli Stati Uniti, in Connecticut, suo padre è nigeriano e la madre italo-canadese. Con la sua prima presenza in azzurro nelle giovanili, ha vestito le maglie di tre nazionali diverse. Forse, l'unico nella storia. Prima le Under con gli USA, poi due stage con la prima squadra del Canada. Infine, l'Italia.

 

Nel 2023 è stato convocato per il raduno dell'Under 19, in vista delle fasi élite di qualificazione all'Europeo. Ma le cose andarono diversamente. La Federazione, rimasta impressionata dai suoi allenamenti, decise di spostarlo immediatamente in Under 20. "Ho detto subito sì, avevo sempre sognato di giocare per l'Italia, ho colto al volo l'occasione", le sue parole post-convocazione a La Gazzetta dello Sport. E ora Spalletti lo ha messo in pre-allarme qualora Zaccagni non dovesse recuperare. Intanto, Koleosho incanta all'estero e promette grandi cose anche in Italia. La Nazionale sembra attenderlo.

 

Dove gioca Koleosho

 

Esterno offensivo di piede destro, fa della velocità e del dinamismo i suoi punti di forza. "Ho preso il pallone tra i piedi a due anni e praticamente non ho mai smesso. Neymar era il mio idolo ed è ancora il mio punto di riferimento", le dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport. Talento cristallino, ha esordito da giovanissimo con la maglia dell'Espanyol in Liga, dove ha completato tutta la trafila a partire dall'estate del 2020. Con i catalani, ha collezionato sei presenze e un gol in prima squadra, dopo aver messo a referto 14 apparizioni e due marcature con la formazione B del club.

 

Numeri (e soprattutto) prestazioni che gli hanno permesso di attirare su di sé i riflettori del Burnley, società che attualmente milita in Championship, ma che conserva l'obiettivo di centrare una nuova promozione in Premier. Vincent Kompany lo convinse di persona ad accettare la proposta. In Inghilterra, due gol in 28 partite, oltre a un interesse crescente da parte degli addetti ai lavori nei suoi confronti.

 

Germania-Italia, Spalletti chiama Koleosho?

 

Attualmente, Koleosho si trova con l'Under 21 di Carmine Nunziata a Galzignano Terme, in provincia di Padova. Gli azzurrini, infatti, saranno impegnati venerdì a Venezia nel match amichevole contro i Paesi Bassi e lunedì a Cittadella con la Danimarca. Tuttavia, se le sensazioni attorno alle condizioni di Zaccagni non dovessero migliorare, per l'azzurro potrebbe arrivare la chiamata, quella con "c" maiuscola. Spalletti ha avuto il compito di riformare una Nazionale pesantemente in crisi: l'ha fatto con scelte inaspettate e rischi calcolati che sono diventate certezze. La convocazione di Koleosho può essere il prossimo pezzo del puzzle.

 

Calciomercato, Koleosho e l'approdo in Serie A: cosa c'è di vero

 

Nel caso in cui la convocazione dovesse davvero arrivare, la maglia azzurra gli consentirebbe una maggior attenzione anche da parte dei club italiani, e a quel punto potrebbe concretizzarsi l'approdo in Serie A. Per il momento si parla di supposizioni, ipotesi, quasi fantamercato. Tuttavia, lui stesso ha parlato del trasferimento in nel massimo campionato italiano in una precedente intervista a La Gazzetta dello Sport: "In Premier mi vedrei bene, è il miglior torneo al mondo e giocarci sarebbe favoloso, ma anche la A è competitiva e mi piace, le squadre italiane hanno fatto benissimo in Europa".