Migliori film sportivi da vedere: la classifica dei 10 più belli
Lo sport giocato è bello, ma pure quello visto al cinema non scherza mica: nelle sale cinematografiche nel corso degli anni sono usciti titoli memorabili, che sono rimasti impressi nella storia. Lo sport ispira i registi, che da dietro la cinepresa hanno diretto grandissimi attori in interpretazioni memorabili. Alcuni hanno meritatamente vinto Oscar e altri premi. Altri hanno semplicemente emozionato, ma non è questo quello che conta, in fondo?
Di seguito vi proponiamo una lista dei 10 migliori film sullo sport in formato classifica, anche se non è semplice stilare una graduatoria, visto che sono davvero tanti i titoli sul mondo dello sport. Abbiamo provato a inserire sport diversi, registi differenti e variare i periodi storici. In lista abbiamo inserito anche un film italiano che merita di stare tra i big, secondo noi, perché è realizzato davvero alla grande.
La classifica dei migliori film sullo sport: ecco i migliori
Di seguito, la nostra personale classifica dei migliori film sportivi. Si parte con il mitico Sylvester Stallone e si arriva al nostro Stefano Accorsi. Ecco l’elenco completo:
- Rocky (1976)
- Rush (2013)
- Ogni maledetta domenica (1999)
- Fuga per la vittoria (1981)
- Million Dollar Baby (2004)
- Invictus (2009)
- Tonya (2017)
- The Wrestler (2008)
- He Got Game (1998)
- Veloce come il vento (2016)
Il film sullo sport più bello di sempre è senza dubbio Rocky
Rocky è forse una delle pellicole più belle di sempre, non solo del mondo dello sport. Sylvester Stallone at his best, una prova attoriale formidabile e una storia bellissima, scritta dallo stesso Stallone (che ha curato soggetto e sceneggiatura) e diretta da John G. Avildsen. Rocky Balboa è un pugile trentenne che cerca gloria e che vuole trovarla sfidando il più grande di tutti: il campione dei pesi massimi Apollo Creed. Rocky ha reso celebre Stallone, che grazie a questa pellicola è entrato di diritto nei miti di Hollywood. Rocky ha vinto tre Oscar, tra cui quello per il miglior film.
Il secondo film più bello sullo sport è Rush
Lo abbiamo inserito al secondo posto per tanti motivi, ma soprattutto perché racconta una storia intensa, drammatica ma allo stesso tempo appassionante, e lo fa in maniera cruda, senza retorica. Rush è una corsa potente e intensa: parla della rivalità tra James Hunt e Niki Lauda, e quindi di due modi di affrontare la Formula 1 (ma soprattutto di vivere) completamente differenti. Dalle corse sfrenate al tragico incidente di Lauda, fino al suo ritorno e alla continua lotta a distanza con Hunt. Film meraviglioso.
Il terzo miglior film sportivo di sempre è Ogni maledetta domenica
Interpretazione magistrale di Al Pacino, che veste i panni di un allenatore di football americano: i Miami Sharks sono in crisi e si affidano all’esperto e carismatico Tony D’Amato per tornare grandi. Memorabile soprattutto il discorso motivazionale di D’Amato, che viene spesso richiamato come uno dei migliori del mondo del cinema, ma anche del mondo dello sport, seppur di finzione. Vale la pena rivederlo ancora.
E andiamo quindi a giustificare tutte le altre posizioni.
Perché Fuga per la vittoria? Ma veramente va giustificato? Mitologico film sul calcio, partecipa attivamente anche Pelé! Parla della partita tra i prigionieri di un campo di concentramento e i nazisti. I primi accettano la sfida, e organizzano una fuga, per l’occasione…
Perché Million Dollar Baby? Perché quando dietro la cinepresa c’è Clint Eastwood, di solito il film (sportivo e non) riesce bene. Clint è anche attore protagonista insieme a Hilary Swank: si parla di boxe ancora una volta, Eastwood allena la promettente Swank, il film è… memorabile. C’è anche Morgan Freeman.
Perché Invictus? Anche qui dietro ci sono Clint Eastwood dietro la cinepresa e davanti Morgan Freeman, in questo caso insieme a Matt Damon. Il rugby diventa la chiave per scardinare le ultime resistenza dell’Apartheid in Sudafrica. Obiettivo: vincere contro tutti, battendo pure gli All Blacks.
Perché Tonya? Per variare, cambiando sport e scegliendone uno non “da copertina”. E anche perché il film è da vedere, ovviamente: una formidabile Margot Robbie interpreta Tonya Harding, pattinatrice artistica americana che negli anni ‘90 ha fatto parecchio parlare di sé, e non solo per lo sport.
Perché The Wrestler? Perché è stupendo, struggente, una perla che Darren Aronofsky ci ha voluto regalare e ce la godiamo tutta. Trama, in breve: un wrestler ormai sul viale del tramonto fa i conti con la sua vita disastrata. Il ritorno in grande stile di Mickey Rourke si è fatto attendere ma col senno di poi ne è valsa pure la pena: interpretazione di assoluto livello per un film che gli calza a pennello. La colonna sonora di Bruce Springsteen fa il resto.
Perché He Got Game? Perché mancava un titolo sul basket! E c’è Denzel Washington, che di film sportivi ne ha fatti diversi, almeno uno dei suoi andava inserito. C’è pure Ray Allen che recita, e lo fa bene. La storia è dura e tosta, vale la pena recuperarlo se non l’avete ancora visto.
Perché Veloce come il vento? Perché volevamo chiudere con l’Italia, inserendo almeno una pellicola nostrana. C’è uno Stefano Accorsi straordinario, che interpreta il ruolo del fratello di Giulia De Martino (nella vita reale conosciuta col nome di Matilda De Angelis, astro nascente del cinema italiano). La pellicola parla dell’ascesa della De Martino nel mondo delle corse automobilistiche. L’obiettivo è quello di vincere per salvare la casa di famiglia: suo fratello Loris, ex stella delle corse ormai in declino, farà di tutto per aiutarla. A modo suo.