La top 10 dei migliori acquisti di Marotta
Cosa rende così speciale Beppe Marotta? L’attuale amministratore delegato dell’Inter si è consolidato negli ultimi anni come una garanzia assoluta nei club in cui ha operato. Manager trasversale, direttore sportivo visionario e una passione politica che lo ha reso tra i migliori dirigenti del panorama italiano. Una serie infinita di acquisti e operazioni alla ‘Marotta’, così ribattezzate perché il ds di Varese ha sempre saputo agire nell’ombra per portare a termine colpi brillanti e sostenibili. Non a caso, l’individuazione di molti parametri zero negli anni si è rivelata alla lunga geniale e decisiva per le vittorie delle sue squadre, soprattutto se paragonate al successivo rendimento e - ancora di più - al prezzo di rivendita di alcuni di loro.
Un generatore attivo di ricchezza, Beppe Marotta. Nell’area manageriale, poi, difficilmente sbaglia certe scelte: ha lui l’ultima parola su ogni tipo di decisione, in qualsiasi ambito sportivo per un club, dall’allenatore alla squadra, fino alla composizione dirigenziale. Non è un caso che Marotta rappresenti un vero e proprio rimpianto per i tifosi della Juventus dopo la sua dipartita da Torino, per via di una visione non in linea con i cambiamenti dell’asset societario bianconero, oltre all’acquisto di Cristiano Ronaldo, un’operazione mai pienamente condivisa da lui. Qualche mese più tardi è nata la sua attuale esperienza all’Inter, impreziosita dallo scudetto conquistato un anno dopo grazie anche al ritorno, da lui architettato, di Antonio Conte, il suo più fedele allenatore. Ma la carriera di Beppe Marotta vede la sua ascesa più importante a Genova, negli otto anni alla Sampdoria, condotta fino al quarto posto e a un insperato preliminare di Champions League.
Quali sono i 10 migliori acquisti di Beppe Marotta
Sampdoria, Juventus e Inter dunque le esperienze più importanti in carriera di Marotta. Che può vantare una collezione lunghissima di colpi low cost, subito valorizzati, puntualmente funzionali e alcuni di loro rivenduti al triplo rispetto al costo d’arrivo. L’operazione simbolo dell’estate di Marotta potrebbe essere la cessione di Onana, ingaggiato a costo zero solo un anno fa e oggi ceduto a una cifra vicina ai 60 milioni richiesti inizialmente al Manchester United. In attesa di conoscere il prossimo futuro del calciomercato dell’Inter, godiamoci le migliori 10 intuizioni di Beppe Marotta:
- Paul Pogba
- Romelu Lukaku
- Andrea Pirlo
- Cassano-Pazzini
- Andrea Barzagli
- Gonzalo Higuain
- Hakan Calhanoglu
- Arturo Vidal
- Carlos Tevez
- Christian Vieri
Tutti i migliori colpi di Beppe Marotta
Paul Pogba: nessuna spesa, massima resa. E 100 milioni di plusvalenza. Questo è stato, in breve, il lavoro di Marotta con il centrocampista francese. Prelevato, ai tempi della Juventus, a parametro zero dopo la fine del contratto col Manchester United, sbaragliando una concorrenza agguerrita e rivendendo Pogba agli stessi Red Devils per una tripla cifra da capogiro, vista raramente all’epoca.
Romelu Lukaku: attenzione, ci riferiamo al ritorno all’Inter di Big Rom, quello della scorsa estate per intenderci. Certo, se valutassimo solo le prestazioni del belga non potrebbe definirsi una grande operazione, ma a noi, in questa sede, interessa giudicare la genialità della trattativa confezionata da Marotta. Che nel 2018 acquista Lukaku dal Manchester United per 74 milioni, lo rivende al Chelsea due stagioni dopo per 120 e lo riprende in prestito l’anno successivo per soli 8 milioni di euro. Le casse dell’Inter sorridono e ringraziano.
Andrea Pirlo: forse nessun altro avrebbe potuto convincere il ‘Maestro’, messo alla porta dal Milan alla fine del contratto, a sposare un’altra squadra italiana. Pirlo invece scommette sul progetto Marotta e in quella Juventus da ricostruire con il lavoro di Antonio Conte. Ne diventa in poco tempo l’architrave principale, facendo ricredere anche Massimiliano Allegri, colui che lo scartò al Milan prima di rimetterlo inevitabilmente al centro del progetto in bianconero.
Cassano-Pazzini: impossibile non schierarli in coppia anche in questa speciale classifica. Un tandem d’attacco organizzato da Marotta nel 2018 che porto la Samp a vette inesplorate da diversi anni. Andò a prendere Cassano a Madrid, lo riportò in Italia e in due stagioni, grazie all’estro del barese (21 reti), Pazzini accumulò 44 gol, valsi alla Doria una finale di Coppa Italia e il 4° posto utile ad affrontare il preliminare di Champions.
Andrea Barzagli: a fine carriera per molti, non per Marotta. Solo 300.000 euro al Wolfsburg per assicurarsi quello che nei successivi sette anni sarebbe stato il vero e proprio pilastro nei successi della Juventus di Conte e Allegri. Barzagli deve tutto a una delle più incredibili intuizioni di Marotta.
Gonzalo Higuain: non il suo miglior acquisto in termini di rendimento, ma quella del Pipita fu l’operazione che fece più scalpore per la considerazione dell’argentino a Napoli. Prima la solita bugia bianca ("Non pagheremo la clausola di Higuain, è un discorso chiuso”) per depistare curiosi e giornalisti, per poi lavorare nell’ombra tra visite mediche svolte a Parigi e un pagamento da 90 milioni fatto recapitare all’ombra del Vesuvio. Higuain da lì fu libero di sposare la Juventus: il colpo dell’estate del 2016 è ancora a firma Marotta.
Hakan Calhanoglu: come convincere un parametro zero in uscita dal Milan a sposare l’altra sponda del naviglio? Chiedere a Beppe da Varese. Calhanoglu sceglie clamorosamente l’Inter nel 2021, persuaso proprio dall’ad nerazzurro nonostante il recente passato così marcatamente rossonero.
Arturo Vidal: nel cileno, Marotta, intravedeva qualcosa di speciale: da qui l’offerta che convince il Bayer Leverkusen, 10 milioni per portarlo alla Juventus. Vidal diventa immediatamente il miglior centrocampista della Serie A, attirando l’interesse europeo con prestazioni incredibili anche in Champions League. Le stesse che convincono il Bayern Monaco ad acquistarlo per 37 milioni di euro quattro anni dopo.
Carlos Tevez: nove milioni bastarono per assicurarsi la stella argentina dal Manchester City. Tevez impiega pochissimo anche per mettere le mani sulla Juventus e traghettarla ai successi in Italia e in Europa. I suoi gol allungano il dominio bianconero, prima di terminare degnamente la carriera in Argentina.
Christian Vieri: avete capito bene, proprio Bobo Vieri. In pochi sanno che Marotta fu il suo primo vero scopritore: lo vide nelle giovanili del Torino e fece di tutto per portarlo al Ravenna, di cui era dirigente nel 1990. Riuscì a comprarlo per un miliardo di vecchie lire, per poi rivenderlo a cinque. Chapeau.