Mascotte Euro 2024: come si chiama e cosa rappresenta
Il simbolo di Euro 2024 è un orso: una scelta che vuole rendere omaggio al famoso "Teddy Bear", uno dei più noti giocattoli per bambini, la cui creazione sarebbe avvenuta, peraltro, proprio in Germania. Il suo nome, Albärt, è stato scelto al termine di una votazione a cui hanno partecipato gli utenti di UEFA.com e i bimbi studenti di tutta Europa tramite il programma UEFA Football in Schools. Tra i nomi proposti per la mascotte c'erano anche Bärnardo, Bärnheart e Herzi von Bär (tutti giochi di parole sulla parola tedesca "orso"), ma alla fine ad aggiudicarsi la vittoria è stato Albärt con il 32% dei voti.
Mascotte Euro 2024, ecco Albärt: la presentazione
L'orsetto - che raccoglierà la pesante eredità delle precedenti mascotte delle fasi finali di EURO, ovvero Berni, Goaliath, Rabbit e Kinas - è stato presentato ai tifosi tedeschi nel giugno 2023 prima dell'amichevole contro la Colombia all'Arena AufSchalke, anche se il suo debutto assoluto è stato la mattina stessa in una scuola elementare di Gelsenkirchen. "Da genitore, so quanto sia importante stimolare la fantasia dei bambini", ha spiegato Philip Lahm, direttore del torneo di EURO 2024, in occasione della presentazione di Albärt. "Col lancio della nostra mascotte del torneo, speriamo di creare un personaggio simpatico e divertente che li ispiri a divertirsi giocando a calcio".
Mascotte Euro2024: l'obiettivo ruota intorno allo sport
Ed è proprio questo l'obiettivo dei vertici del calcio europeo: ispirare i bambini di tutta Europa a fare attività fisica e coltivare il loro amore per il calcio e i suoi valori. La mascotte, in effetti, si è resa protagonista di un vero viaggio nelle scuole di tutta Europa, mostrando l'hashtag #MakeMoves, sfidando gli alunni a fare attività fisica per dare vita alla mascotte e farla muovere. I bambini, inoltre, hanno potuto inventare numeri ed esultanze speciali facendo muovere Albärt con i loro passi attraverso una speciale tecnologia di motion capture.
Celia Šašić, ambasciatrice del torneo UEFA EURO 2024 e vicepresidente DFB, ha aggiunto: "Non è mai troppo presto per gettare le basi per l'educazione al movimento, al gioco e allo spirito di squadra. È bello vedere come la UEFA ispiri le nuove generazioni ad avere fiducia in sé stessi, a vivere uno stile di vita attivo e a comprendere l'importanza dello spirito di squadra: tutte lezioni di vita importanti che daranno forma al loro futuro. Questa mascotte ha come compito quello di trasmettere questo potente messaggio".
Europei, le mascotte di tutte le edizioni
L’Italia fu il primo Paese a ospitare nuovamente la fase finale dopo il 1968, record accompagnato dalla comparsa della mascotte come già avveniva per Mondiali e Olimpiadi. Il celebre "Ciao" di Italia ’90 fu preceduto da Pinocchio, munito di pallone, naso tricolore e cappellino "Europa 80". Un galletto fu, invece, il simbolo dell’Europeo giocato in Francia nel 1984 e vinto proprio dai padroni di casa. A Germania '88 toccò invece al coniglietto Berni, a cui fece seguito un altro coniglietto, questa volta di nome Rabbit e vestito di giallo e blù, un omaggio alla Svezia "padrona di casa". Goaliath, leone con la maglia dell'Inghilterra, fu invece la mascotte degli Europei del '96. Un po' leone e un po' diavolo era Benelucky, simbolo degli Europei organizzati da Olanda e Belgio.
Arriviamo, poi, al portoghese Kinas, un bambino in versione cartoon, e agli austriaci e svizzeri Trix e Flix di quattro anni più tardi. Nel 2014 fu il turno di Slavek e Slavko in occasione degli Europei organizzati da Polonia e Ucraina, mentre Super Victor si prese la scena nel 2016, ancora in Francia. Skyllzy fu simbolo della prima versione itinerante degli Europei, un personaggio freestyler in versione cartoon. Ed ecco che finalmente si arriva ad Albärt, un simpatico orsetto gigante, protagonista di Euro2024.