Inter, nuovo nome e nuovo logo: data, come sarà e le indiscrezioni
Di solito si cambiano i giocatori, a volte perfino gli allenatori, capita che ad andare via siano i presidenti. Ma l‘Inter stavolta fa le cose in grande: nuovo logo e nuovo nome per il club milanese. L’idea di fondo è legata proprio all’espansione all’estero che gli Zhang vorrebbe incrementare, proprio abbandonando il vecchio nome, che non usa mai nessuno, di Internazionale.
Il nuovo nome dell’Inter
Verrà dunque abbandonata la canonica “Football Club Internazionale Milano”, tanto cara ai tifosi nerazzurri, per una più semplice e immediata “Inter Milano”. Più forte il legame con la città, più iconico il logo, che verrà costruito proprio intorno alle due iniziali, I ed M. Un lavoro di restyling che va avanti da mesi, come ricorda la Gazzetta dello Sport, ma che sta entrando nella sua fase culminante. Per le festa del club, in un momento di grande euforia dopo la vittoria contro la Juventus (andata oltre il nostro pronostico), sarà tutto pronto.
Il nuovo logo dell’Inter: come sarà fatto, le indiscrezioni
Il logo dell’Inter dunque sarà totalmente ridisegnato. Già negli ultimi video si notava un processo di svecchiamento del brand, che sta coincidendo con la ricerca di nuovi investitori, in un momento delicato per il calcio italiano. Nuovo logo dell’Inter che verrà lanciato da alcuni giocatori: Lukaku ed altri hanno già provato maglie con la grande novità stampata addosso. Alcuni rumors su come sarà il nuovo logo dell’Inter: niente Duomo di Milano, si dovrebbe puntare ad una grande stilizzazione.
Nuovo logo Inter, ci sarà il Duomo?
Si andrà verso una media company di stampo globale, piuttosto che una normale squadra di calcio. Bisogna immaginarlo vicino al video di Natale nerazzurro: se ricordate, c’era uno skyline di Milano improntato all’ipermoderno, con grattacieli piuttosto che i simboli tradizionali della città. L’immagine del club andrà di pari passo con quella della città, che vuole proporsi come metropoli ipermoderna, vivibile, aperta e ammiccante verso quei mercati asiatici molto sensibili al rebranding in atto.