Il derby di Milano tra Inter e Milan ha il suo fascino leggendario, anche senza la cornice di pubblico: lo stadio Meazza in San Siro sarà vuoto, ma sono tantissime le leggende che affolleranno i ricordi e la testa dei tifosi rossoneri e nerazzurri. Hanno fatto la storia di questa partita e delle loro squadre con gol e giocate sopraffine, centinaia di presenze e trofei incredibili: abbiamo selezionato i 10 migliori attaccanti che hanno giocato con l’Inter.

Sono bomber da centinaia di gol o grandissime icone dell’Inter, li abbiamo scelti prendendo la classifica stilata da 90min.com. La differenza a volte è minima, ma il minimo comun denominatore è lo stesso: sono leggende, sono i migliori attaccanti dell’Inter.

Inter-Milan, i migliori 10 attaccanti del derby di Milano

Gol a raffica e giocate divine: abbiamo scelto quelli che, nella storia dell’Inter, hanno fatto battere i cuori dei tifosi e hanno reso celebre la maglia nerazzurra nel mondo intero. Qualche posizione in classifica desterà perplessità, ma crediamo di aver ponderato con attenzione reti fatte, imprese leggendarie e anni di militanza nel club di Milano. Di seguito la classifica dei 10 migliori attaccanti della storia dell’Inter, tra gol e giocatori leggendari:

1.      Meazza

2.      Mazzola

3.      Ronaldo

4.      Altobelli

5.      Boninsegna

6.      Milito

7.      Nyers

8.      Serena

9.      Vieri

10.   Icardi

Meazza

Giuseppe Meazza dà il nome allo stadio in San Siro in cui giocano Inter e Milan ogni domenica: questo già dovrebbe dare idea della leggenda che è stato per l’Internazionale (che a breve dovrebbe cambiare nome). 382 presenze e 253 con l’Inter, il capocannoniere più prolifico di sempre: una leggenda, senza se e senza ma. Calciatore, dirigente sportivo, allenatore: secondo alcuni è stato il giocatore italiano più forte di tutti i tempi. Per noi sicuramente è l’attaccante più forte che abbia mai avuto l’Inter.

Mazzola

Un altro per cui i numeri parlano da soli: 566 presenze all’Inter condite da 162 reti, il suo baffetto è diventato leggendario. Celebre la sua rivalità in azzurro con Gianni Rivera, bandiera del Milan: nel 1971 ha sfiorato il Pallone d’Oro, dietro solo a Johan Cruijff. 7 stagioni da capitano, 2 Coppe dei campioni vinte, celebri le sue serpentine. A trasformarlo in attaccante una geniale intuizione di Helenio Herrera.

Ronaldo

Per tutti, semplicemente, il Fenomeno. Luis Nazario da Lima ha incantato i tifosi italiani troppo poco: 99 presenze in A e 59 gol, ma, a dirla alla Cannavaro: “Per la mia generazione è stato come Pelè o Maradona per le precedenti”. I gravi infortuni al ginocchio ne hanno condizionato la carriera luminosa. Celebre la sua innaturale conduzione palla ad altissima velocità e la sua tecnica sopraffina ma sempre essenziale: all’attivo ha 2 Palloni d’Oro, oltre che quasi tutto quello che si poteva vincere.

Altobelli

Altro bomber davvero importante della storia dell’Inter: è il secondo attaccante più prolifico dell’intera storia nerazzurra. “Spillo” Altobelli ha segnato 209 gol in 465 partite, viene considerato uno dei migliori attaccanti del dopoguerra ed è stato all’Inter per 11 stagioni. Segna un gol decisivo nella storica finale del ‘Mundial’ ’82 contro la Germania Ovest, è ancora il miglior marcatore della storia della Coppa Italia ed è stato sempre in lizza per vincere la classifica marcatori in Serie A (impresa che non gli è mai riuscita).

Boninsegna

Roberto Boninsegna è il terzo marcatore di sempre dell’Inter: 173 reti in 283 presenze, una tassa per le difese avversarie. Vero e proprio attaccante di sfondamento, venne chiamato da Brera “Bonimba” (nome non molto apprezzato dall’attaccante) per via della sua altezza non eccezionale, che però superava con uno stacco imperioso e vincente (la crasi è tra il suo nome e Bagonghi, come veniva indicati a volte i nani da circo).

Milito

Altra leggenda del club nerazzurro, di cui è stato bomber e capitano: ‘El Principe” Diego Milito ha legato il suo nome al leggendario “triplete” dell’Inter di Mourinho, capace di vincere Coppa Italia, campionato e Champions League. 75 gol in 171 partite parlano per lui: potente ma capace di giocate sopraffine, l’ex Genoa ha partecipato ad una delle imprese più luminose della storia dell’Inter.

Nyers

Facciamo un salto nel passato e riscopriamo questo attaccante francese naturalizzato ungherese, sesto marcatore di sempre della storia dell’Inter, miglior marcatore straniero della Serie A e terzo di sempre nel girone unico. Alla Gazzetta dello Sport Brighenti lo racconta così: “aveva uno stile di vita particolare. Agli allenamenti si presentava a bordo di auto americane. Le cambiava spesso, al pari delle fidanzate. Naturalmente gli anziani del gruppo se ne approfittavano. Bastava chiamarlo “Grand Etienne” oppure “Enfant terrible” che lui si galvanizzava e al tavolo del poker si faceva pelare a causa dei suoi continui azzardi”. Celebre anche per le sue giocate, è morto in solitudine nel 2005.

Serena

Serena è uno dei 6 attaccanti ad aver vinto lo Scudetto con 3 società diverse (Inter, Juventus e Milan). Gran colpitore di testa, ha partecipato alla sfortunata spedizione di Italia ’90, sbagliando un rigore contro l’Argentina. Ha vinto 4 Scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Intercontinentale, 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe italiane. Viene insignito come Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana” da parte del presidente della Repubblica.

Vieri

Altro attaccante moderno, Vieri ha segnato tantissimo con la maglia dell’Inter. Centravanti d’area di rigore, ha segnato 122 reti in 190 partite con i nerazzurri. Viene considerato uno dei migliori centravanti della storia del calcio italiano, ha giocato in tantissime squadre (ben 13), e ovunque ha segnato carrellate di gol. Pelé lo ha inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. Viene comprato dalla Lazio per 90 miliardi più Diego Pablo Simeone. Segna gol a raffica, è anche uno degli sfortunati protagonisti di una delle pagine più buie della storia dell’Inter, lo Scudetto perso all’ultima giornata proprio contro la sua ex squadra, la Lazio, il 5 maggio 2002.

Icardi

A qualche tifoso dell’Inter magari il decimo posto in classifica di Mauro Icardi potrebbe non andare giù: le modalità di divorzio dalla causa nerazzurra ancora bruciano nella testa e nei cuori dei tifosi più appassionati. L’argentino ha segnato però 124 reti in 219 presenze, è stato capitano dell’Inter dal 2015 al 2019 e si è imposto come uno dei migliori bomber del mondo. Il trasferimento al Psg, per modalità e cause, ha lasciato l’amaro in bocca al popolo nerazzurro. Classico centravanti con raffinatissimo fiuto del gol, Icardi si è saputo anche trasformare in raffinato rifinitore d’area e attaccante di manovra.