Hulk, la storia del calciatore
Si chiama Givanildo Vieira de Souza, ma tutto il resto del mondo (e probabilmente anche voi) lo conosce come Hulk. Non è un supereroe della Marvel, non diventa verde ma sicuramente spacca: lo pseudonimo se l’è guadagnato perché qualcuno ha notato la sua somiglianza con Lou Ferrigno, attore americano che ha interpretato proprio l’incredibile Hulk nella serie televisiva degli anni ’70. La sua struttura fisica e il suo sinistro micidiale, poi, hanno senza dubbio contribuito alla narrazione di un calciatore dalla forza sovrumana.
La carriera di Hulk
Di nazionalità brasiliana, Hulk nasce a Campina Grande, cittadina dello Stato del Paraíba, per poi muovere i primi passi da calciatore prima nel settore giovanile del San Paolo e poi tra i professionisti nel Vitória de Salvador. Ma nell’esperienza calcistica del brasiliano c’è molto poco da ricondurre alla sua madrepatria – quantomeno in termini di club, perché sul piano umano Hulk è legatissimo alle proprie origini – e infatti le squadre degli anni successivi sono quasi tutte asiatiche, ad eccezione del Porto e dell’Atletico Mineiro.
Hulk comincia il suo giro del mondo quando viene acquistato dal Kawasaki Frontale (club della J-League) all’età di 19 anni, per poi proseguire la sua esperienza giapponese nelle due stagioni successive con dei prestiti al Consadole Sapporo e al Tokyo Verdy. È in queste due parentesi che Hulk passa da terzino ad attaccante e prende confidenza con la porta, per poi nel 2008 essere notato dal Porto, squadra con cui il brasiliano troverà la definitiva consacrazione a livello internazionale. Le statistiche parlano di 77 gol e 63 assist in 169 presenze con i Dragões oltre a vari trofei di rilievo – l’Europa League del 2011 su tutti – ma non menzionano il segno profondo che Hulk lascia nei tifosi portoghesi, un amore testimoniato anche dalla statua eretta in suo onore nel museo del club.
Arrivati a questo punto ci si aspetterebbe qualche top club europeo tra le squadre di Hulk, e invece no: il brasiliano va in Russia, allo Zenit San Pietroburgo, rifiutando – senza saperlo, secondo quanto poi dichiarato dallo stesso calciatore – l’offerta del Chelsea. Un contratto da 7 milioni l’anno che Hulk onora per quattro stagioni dai risultati altalenanti, sia in termini di trofei che dal punto di vista del rapporto con i tifosi; nel mezzo l’unico titolo vinto con la maglia del Brasile, la Confederation Cup del 2013 svoltasi proprio nel suo paese natìo.
Nel 2016 Hulk decide di riportare il suo potente sinistro a Oriente e lo fa trasferendosi allo Shangai SIPG per 55 milioni di euro, all’epoca l’acquisto più costoso di una Chinese Super League che in quel periodo aveva decisamente soldi da spendere e attraeva infatti diversi profili di rilievo del calcio europeo. Non solo, a Shangai Hulk diventa anche il calciatore più pagato del mondo – insieme a Messi e Cristiano Ronaldo – grazie ai 22 milioni di dollari guadagnati ogni anno. Nel gennaio del 2021 infine l’attaccante decide di lasciare la Cina e chiudere la carriera in Brasile, accasandosi all’Atlético Mineiro dove vince subito da protagonista campionato e coppa nazionale.
Le statistiche di Hulk
Il dato più rilevante che viene associato al calciatore Hulk è senza dubbio la potenza con cui riesce a colpire il pallone, con l’impressionante velocità di 214 km/h che ha fatto raggiungere alla sfera nel gol segnato contro lo Shakhtar Donetsk in Champions quando vestiva la maglia del Porto. Al di là di questa statistica, che lo piazza probabilmente in testa ai calciatori più potenti di sempre, Hulk nel corso della sua carriera ha segnato finora un totale complessivo di 361 reti, che gli sono valse tre campionati portoghesi, tre Coppe del Portogallo, tre Supercoppe di Portogallo, una Europa League, un campionato russo, una Coppa di Russia, una Supercoppa di Russia, un campionato cinese, una Supercoppa di Cina, un campionato brasiliano, una Coppa del Brasile, una Supercoppa del Brasile e una Confederations Cup. A livello individuale, inoltre, Hulk è stato capocannoniere una volta sia in Portogallo, sia in Russia, sia in Brasile.