Il mondo del calcio maschile è fatto di grandi nomi, che lasciano un solco nella storia di questo sport perché chi viene dopo possa percorrere le stesse orme. È ancor più speciale però quando le nuove generazioni sono fatte da figli d’arte, giocatori i cui padri avevano calcato magari proprio quegli stessi campi da calcio qualche anno prima e che magari riescono a conquistare anche qualcosa in più in termini di trofei e risultati. Il DNA vincente che si trasmette e si amplifica, quelle facce così simili che scorgiamo di nuovo dietro un sorriso che somiglia tremendamente a un altro visto una ventina di anni prima….

 

Vediamo dunque una rassegna dei più famosi figli d’arte nel calcio, che siano ancora in attività oppure che si siano ritirati. Perché se tuo papà ha fatto il calciatore professionista, è inevitabile che anche tu ti avvicini a quel mondo, ed è possibile che tu raggiunga quei livelli. O addirittura che li superi…

 

I figli d’arte ancora in attività 

 

Cominciamo dai giocatori ancora in attività e ben conosciuti nel nostro paese. Il primo esempio che viene in mente come figlio d’arte, neanche a dirlo, è quello di Federico Chiesa: bella speranza non solo della Juventus ma anche e soprattutto della Nazionale italiana – che ha già guidato alla conquista dell’Europeo nel 2021 – il classe 1997 Federico è figlio di Enrico Chiesa, giocatore che si è fatto notare nella Serie A degli anni ’90 e 2000 indossando le maglie di Sampdoria, Parma, Fiorentina, Lazio e Siena. Entrambi sono attaccanti, entrambi decisivi, entrambi beniamini dei tifosi: Federico davanti a sé ha ancora una lunga carriera, papà Enrico fa il tifo per lui. Non potrebbe essere altrimenti.

 

Maldini, il Cholito e i fratelli Milinkovic 

 

Nel Milan c’è Daniel Maldini, trequartista figlio della leggenda rossonera Paolo (che tornerà anche nel prossimo capitolo), mentre in casa Napoli c’è il Cholito Giovanni Simeone, il cui papà è l’ormai storico allenatore dell’Atletico Madrid Diego Simeone che in Italia giocò per Inter e Lazio (da allenatore sedette invece sulla panchina del Catania, ai suoi esordi). 

 

Federico Di Francesco, ora in forza al Lecce, è il figlio di Eusebio Di Francesco, centrocampista – tra le altre squadre – della Roma quando era in attività; al Milan c’è Theo Hernandez, fratello di Lucas (Bayern Monaco) e figlio di Jean-François Hernandez, difensore con un passato in Ligue 1 e Liga spagnola; Vanja e Sergej Milinkovic-Savic, che giocano rispettivamente nel Torino e nella Lazio, sono figli di Nikola Milinkovic-Savic, che ha militato nei campionati di Serbia, Portogallo e Spagna. Anche lui parecchio alto (190 cm), giocava come trequartista. 

 

Haaland e i figli d’arte “esteri” 

 

Tra i figli d’arte in attività all’estero il più famoso al momento è senza dubbio Erling Haaland, che sta frantumando qualsiasi record di gol con una facilità disarmante e il cui padre, Alf-Inge Rasdal Haaland, ha passato una carriera da difensore in Premier League, rimasto negli annali però principalmente per aver subito un intervento violentissimo da Roy Keane quando militava nel Manchester City. 

 

Rimanendo in Premier c’è poi Kasper Schmeichel, che il campionato inglese lo ha vinto con la maglia del Leicester nella famosa cavalcata del 2016 e che è figlio dello storico portiere del Manchester United Peter Schmeichel, che tra l’altro ha vinto lo storico Europeo con la Danimarca nel 1992

 

In Olanda il figlio d’arte per eccellenza è Daley Blind, figlio del Danny Blind che vinse la Champions League con l’Ajax e attualmente secondo allenatore della nazionale olandese. Da menzionare anche Timothy Weah, figlio di George Weah, Justin Kluivert, figlio di Patrick Kluivert, e Marcus Thuram, figlio di Lilian Thuram. Gli ultimi tre diranno sicuramente qualcosa a chi ha seguito la Serie A di qualche anno fa…

 

I calciatori figli d’arte ritirati 

 

Già nominato in precedenza, il figlio d’arte per eccellenza del calcio italiano per quanto riguarda i giocatori non più in attività è probabilmente Paolo Maldini, il cui padre Cesare fu a suo tempo molto più che una bandiera per il popolo milanista. Sulla sponda nerazzurra di Milano c’è stato Christian Vieri, figlio di Roberto “Bob” Vieri a cui, oltre che alla passione per il calcio (Roberto Vieri militò in Serie A tra Fiorentina, Sampdoria, Juventus e Bologna), Bobo deve anche il suo storico soprannome. 

 

 Nerazzurro è stato anche Juan Sebastian Veron, centrocampista indimenticabile anche per i tifosi della Lazio il cui papà Juan Ramos Veron era stato bandiera dell’Estudiantes prima ancora che lo diventasse la Brujita; i tifosi del Cagliari ricorderanno invece Daniele Conti, figlio di quel Bruno Conti che è uno dei nomi storici della Roma. 

 

Mazzola, Lampard, Klose e Trezeguet 

 

Da ricordare in Italia anche Sandro Mazzola, figlio d’arte del leggendario Valentino Mazzola che giocava nel Grande Torino e che morì nella tragedia di Superga, mentre guardando alla Premier League c’è un’altra bandiera importante che il calcio lo aveva nel sangue: si tratta di Frank Lampard, simbolo del Chelsea il cui padre Frank Richard George Lampard è uno dei calciatori con il più alto numero di presenze con la maglia del West Ham, club in cui militò per quasi vent’anni. 

 

Un altro esempio è Miroslav Klose, figlio dell’attaccante polacco Josef Klose che giocò anche nel club francese dell’Auxerre, mentre la Francia può vantare David Trezeguet, il cui padre Jorge Trezeguet militò in diverse squadre argentine e nel Rouen. 

 

Tanti nomi, generazioni unite da una sola passione: il calcio. C’è da aspettarsi che vedremo altri figli d’arte seguire le orme dei padri, negli anni a venire. Perché se il pallone ce l'hai nel sangue, è possibile che il mestiere del padre diventi anche quello del figlio. E così via, di generazione in generazione…