Se esiste una nazionale incapace di trovar pace, quella è l’Italia. In una stagione di grandi cicli a livello europeo, specialmente con Spagna e Germania, gli Azzurri hanno fatto fatica, negli ultimi anni, a trovare continuità, complici cocenti delusioni che hanno alterato l’equilibrio dello spogliatoio. Questa è anche la storia dell’Europeo del 2016.

 

Come avvenuto per l’edizione passata, la Nazionale arrivava al via della rassegna, disputatasi in Francia, fresca di eliminazione alla fase gironi dei Mondiali 2014 e con un cambio di guida tecnica e polemica annessa. A saltare, dopo la rassegna mondiale, fu Cesare Prandelli che non riuscì a replicare l’impresa, quasi sfiorata, di Euro 2012. Al suo posto la FIGC chiamò Antonio Conte. Fresco di esperienza trionfale sulla panchina della Juventus, il tecnico pugliese era tra i nomi più blasonati anche per guidare un club. Puntare su di lui significava, per l’Italia, tentare un salto di qualità a livello tecnico. Ennesima rivoluzione tecnica, ma anche a livello di organico con qualche conferma eccellente e obiettivo rilancio, a partire da Euro 2016.

 

Andiamo a scoprire come è andata, scoprendo convocati, formazione e cammino dell’Italia agli Europei 2016.

 

I convocati dell’Italia a Euro 2016

 

L’Italia arrivò agli Europei al termine di un cammino abbastanza lineare nella fase eliminatoria. Primo posto nel girone con 24 punti, davanti alla Croazia, e l’impressione di aver di fronte un nucleo solido su cui puntare. Malgrado l’assenza di alcuni giocatori importanti come Claudio Marchisio e Marco Verratti, le aspettative sono buone. Conte decide di puntare sul blocco Juventus, soprattutto a livello difensivo. In quegli anni la Signora dominava in lungo e largo il campionato italiano, grazie a una solidità raggiunta con Buffon, Barzagli, Chiellini e Bonucci. Qualche perplessità sulla forza del reparto offensivo, con Graziano Pellè, autore di una carriera di livello all’estero, come punta di peso.

 

Le convocazioni furono diramate il 31 maggio e furono chiamati i seguenti giocatori.

 

Portieri: Gianluigi Buffon, Salvatore Sirigu, Federico Marchetti

Difensori: Mattia De Sciglio, Giorgio Chiellini, Matteo Darmian, Angelo Ogbonna, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci

Centrocampisti: Antonio Candreva, Alessandro Florenzi, Thiago Motta, Stefano Sturaro, Daniele De Rossi, Marco Parolo, Emanuele Giaccherini

Attaccanti: Simone Zaza, Ciro Immobile, Graziano Pellè, Eder, Lorenzo Insigne, Federico Bernardeschi, Stephan El Shaarawy

 

Euro 2016, la formazione titolare dell’Italia

 

La formazione tipo di Antonio Conte era la seguente, con qualche variazione specialmente sulle fasce laterali:

 

Italia, (3-5-2): Buffon ©; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva (Florenzi), Parolo, De Rossi, Giaccherini, Darmian (De Sciglio); Eder, Pellé

 

Euro 2016, il cammino dell’Italia: la fase a gironi

 

Il cammino di Euro 2016 dell’Italia inizia dal girone D, all’interno del quale figurano Belgio, Irlanda e Svezia. Si parte il 13 giugno dal Parco Olimpico di Lione, contro la nazionale belga che, sulla carta, è la più pericolosa. Con Eden Hazard, Romelu Lukaku e Kevin De Bruye, il Belgio stava vivendo una fase florida della propria storia calcistica e, secondo alcuni bookmakers, era tra le favorite per il successo. Ma gli azzurri non sono da meno e ottengono una vittoria per 2-0, grazie ai gol di Emanuele Giaccherini, uno dei pupilli di Antonio Conte, schierato fin da subito titolare, e Graziano Pellé che chiude i conti nei minuti di recupero del secondo tempo.

 

Un successo che indirizza il girone in favore degli azzurri, che replicano a Tolosa il 17 giugno contro la Svezia. Decisivo questa volta è Eder che pesca un jolly all’88esimo, al termine di un match tutt’altro che scontato. Nell’altro match, il Belgio batte 3-0 l’Irlanda (che alla prima aveva pareggiato con la Svezia), ma per un discorso di differenza reti il discorso qualificazione è chiuso: l’Italia è certa del primo posto nel gruppo D.

 

L’ultima giornata è una formalità e gli azzurri, con una formazione rimaneggiata, perdono di misura con l’Irlanda. Risultato che permette agli irlandesi di accedere alla fase successiva come migliore terza, alle spalle di Italia e Belgio (vincente contro la Svezia).

 

Euro 2016, la fase a eliminazione diretta

 

Il Campionato Europeo di Francia 2016 è il primo allargato a 24 squadre. Questo fa sì che l’accesso agli ottavi di finale fosse aperto non solo alle prime due dei gironi, ma anche alle migliori terze. Tra queste il Portogallo, che si qualificò con tre pareggi.

 

La fortuna non arride agli azzurri che si trovano in un lato complesso del tabellone, costretti a sfidare la Spagna campione in carica agli ottavi di finale. L’esito, tuttavia, è dei migliori. Nella rivincita della finale del 2012, l’Italia sfoggia una gran prestazione ed elimina le Furie Rosse con i gol di Giorgio Chiellini e, ancora una volta, Graziano Pellé nel recupero del secondo tempo. Una grande festa che, tuttavia, non può durare a lungo perché ai quarti di finale ci attende la Germania. Questa volta l’esito è diverso rispetto agli ultimi anni. I tempi regolamentari si concludono in parità, con Leonardo Bonucci che risponde, su rigore, a Mesut Ozil. Ai supplementari il confronto non si sblocca e si va alla lotteria dei rigori. L’esito è infelice: nelle prime fasi sbagliano Simone Zaza, con una rincorsa passata alla storia, Graziano Pellé, che tentò di ipnotizzare il portierone Neuer facendogli il gesto del ‘cucchiaio’, e anche Bonucci. Anche dall’altra parte sbagliano in tre e si va a oltranza. Al nono tentativo arriva l’errore di Matteo Darmian e l’Italia è fuori dagli Europei.

 

Il torneo prosegue con la Francia padrona di casa che vola in finale dopo aver eliminato la Germania, contro il Portogallo che, clamorosamente, supera Croazia e Polonia rispettivamente ai supplementari e ai rigori e batte il Galles in semifinale. Nel match decisivo i padroni di casa, malgrado l’infortunio a partita in corso di Cristiano Ronaldo, vengono beffati da un gol ai supplementari di Eder. Il Portogallo, con un cammino tutt’altro che trionfale, è Campione d’Europa. Una rivincita, probabilmente, dopo la clamorosa sconfitta per mano della Grecia nel 2004.

 

La fine dell’era Conte

 

L’Italia esce dall’Europeo a testa alta, con la consapevolezza di aver posto le basi per un buon futuro. Sulla graticola finirono Zaza e Pellé per i loro atteggiamenti ai rigori contro la Germania, ma c’era comunque ottimismo. Tuttavia qualche tempo dopo si registra la frattura tra la Figc e Antonio Conte. La panchina sarà quindi affidata a Giampiero Ventura per le qualificazioni ai Mondiali 2018, con l’esito che non fu dei più felici.