Ci sono quei giocatori i cui genio e talento rimangono indelebili nella memoria di un tifoso. È il caso di Kakà, il numero 22 brasiliano più importante della storia del Milan. A chi non è mai capitato di rivedere nostalgicamente quel famoso gol al Manchester United sotto la pioggia incessante di San Siro nel 2007, uno dei momenti più iconici nella carriera calcistica di Kakà, non a caso eletto pallone d’oro in quella stessa annata.  

 

Sei anni di Milan tra il 2003 e il 2009, prima di sposare il Real Madrid e dedicarsi, quattro stagioni dopo, a una nuova romantica parentesi rossonera di un solo anno, nel 2013.  Una carriera incredibile, con quel sinistro incantato, le movenze da fenomeno, un istinto del gol capace di conquistare trofei in ogni punto del mondo. In carriera conquisterà una Champions League, due Supercoppe europee, uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Liga e una coppa di Spagna, prima di terminare la carriera in America, a 35 anni negli Orlando City, con un bilancio complessivo di 737 partite e 243 reti segnate. Riviviamoli allora gli ultimi anni di carriera di Kakà: che fine ha fatto l’ex Milan?

 

Ricardo Kakà, gli hobby e la famiglia dopo l’addio al calcio

 

41 candeline spente lo scorso 22 aprile, Kakà oggi non si vede di frequente sui campi di calcio, anche perché negli ultimi anni ha deciso di cambiare notevolmente stile di vita. L’ex talento di Milan e Real, dopo la fine della carriera calcistica nel 2017 agli Orlando City, ha deciso di dedicare tanto tempo alla sua numerosissima famiglia, con la quale trascorre gran parte delle sue giornate praticando svariati sport oltre a godersi viaggi in giro per il mondo.  

 

Dopo l’addio definitivo ai colori rossoneri, al termine di una seconda tornata non fortunatissima come la prima, rescinde consensualmente il suo contratto salutando i tifosi milanisti con il nono posto in classifica dei migliori marcatori della storia del club. Kakà lascia l’Europa per sposare gli Orlando City, ma viene girato in prestito per sei mesi al San Paolo in attesa che cominci la MLS. L’8 marzo 2015, Kakà esordisce nel campionato americano con la fascia di capitano al braccio e un gol di punizione che regala il pareggio ai suoi contro il New York City. Dopo 79 presenze e 26 gol segnati con Orlando, il 16 ottobre 2017 decide di lasciare definitivamente la squadra, prima di comunicare il definitivo addio al calcio nel dicembre dello stesso anno.

 

Il Kakà opinionista: un altro modo di raccontare il calcio

 

Ricardo Kakà ha raccontato calcio con magie e gol, oggi si diverte a seguirlo dietro a un microfono. Almeno per ora, il classe ’82 si limita a guardare le partite da studio, facendo l’opinionista. Nel 2022 è stato uno dei volti noti per i Mondiali in Qatar, lavorando come commentatore tecnico per il canale beIN Sports. Il brasiliano è sempre stato curioso e poliedrico, non a caso nel 2018, poco dopo il ritiro, decise di tornare a vestire i panni dello studente sedendosi tra i banchi della prestigiosa università di Harvard per seguire un corso di «Business of Entertainment, Media, and Sports».  

 

Kakà non ha mai nascosto il desiderio di avviare una carriera manageriale nel calcio, anche se oggi l’ex numero 22 vive a San Paolo, dove nel 2022 ha iniziato un percorso da allenatore nella squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Al momento, però, Kakà non sembra avere alcuna intenzione di avviare definitivamente la carriera da tecnico, continuerà a godersi una “pensione” da icona di grande ex calciatore, nella storia del Milan e di ogni altro club in cui ha disegnato magie e trionfi.