Nel calcio, il capitano è molto più di un semplice ruolo. È il punto di riferimento per i compagni, la voce della squadra nei confronti dell’arbitro e spesso il primo a dare l’esempio, dentro e fuori dal campo. Indossa la fascia, ma soprattutto porta sulle spalle la responsabilità di rappresentare il gruppo nei momenti decisivi. Non sempre è il più forte tecnicamente, ma di solito è il più rispettato: per esperienza, atteggiamento, continuità o attaccamento alla maglia. Ogni squadra sceglie il proprio capitano secondo criteri diversi, ma tutti condividono l’importanza di avere una figura di riferimento in campo.

 

 

Capitani Serie A 2024/2025: tutti i nomi

 

Di seguito, l’elenco dei capitani delle squadre di Serie A per la stagione 2024/25:

 

  • Atalanta: Rafael Toloi
  • Bologna: Lewis Ferguson
  • Cagliari: Leonardo Pavoletti
  • Como: Alessandro Gabrielloni
  • Empoli: Alberto Grassi
  • Fiorentina: Luca Ranieri
  • Genoa: Milan Badelj
  • Hellas Verona: Darko Lazovic
  • Inter: Lautaro Martinez
  • Juventus: Manuel Locatelli
  • Lazio: Mattia Zaccagni
  • Lecce: Federico Baschirotto
  • Milan: Mike Maignan
  • Monza: Matteo Pessina
  • Napoli: Giovanni Di Lorenzo
  • Parma: Enrico Delprato
  • Roma: Lorenzo Pellegrini
  • Torino: Samuele Ricci
  • Udinese: Florian Thauvin

 

I capitani della Serie A: crescita e leadership ed esperienza

 

Osservando l’elenco dei capitani della Serie A 2024/25, emerge un quadro variegato, che riflette bene la diversità delle squadre e delle loro scelte. Ci sono giocatori di lunga militanza come Rafael Toloi all’Atalanta o Giovanni Di Lorenzo al Napoli, simboli di continuità e leadership riconosciuta. Altri, come Lewis Ferguson al Bologna o Mattia Zaccagni alla Lazio, rappresentano invece una nuova generazione di capitani, scelti per il loro ruolo sempre più centrale all’interno della squadra.

Alcuni club puntano su figure carismatiche e già consolidate, come Lautaro Martinez all’Inter o Lorenzo Pellegrini alla Roma, mentre altri hanno optato per scelte meno attese ma significative, come Mike Maignan al Milan, primo portiere a indossare la fascia dopo molti anni in rossonero, o Alessandro Gabrielloni al Como, premiato per il percorso di crescita con il club. Non mancano poi capitani dal profilo più “operaio” e concreto, come Enrico Delprato al Parma o Alberto Grassi all’Empoli, a conferma che il ruolo si guadagna con l’impegno, oltre che con il talento.

Va anche detto che, per scelta tecnica o rotazioni, alcuni di questi capitani non partono sempre titolari. Tuttavia, il loro ruolo resta centrale: continuano a essere punti di riferimento nello spogliatoio, contribuendo alla coesione del gruppo e all’identità della squadra.