Antonio Cassano è uno dei personaggi più particolari del mondo del calcio, in Italia: irriverente, sempre sopra le righe, sia in campo che fuori. Fantantonio non ha mai risparmiato dichiarazioni forti e uscite che hanno fatto indignare molti: è fatto così, si ama o si odia, prendere o lasciare. 

 

In campo ha incantato con i suoi numeri, di sicuro va annoverato tra i giocatori italiani più talentuosi degli ultimi vent’anni: giocate clamorose, assist da fantascienza e gol pazzeschi, come quello segnato contro l’Inter, quando ancora vestiva la maglia del Bari. Di qualità ne aveva eccome, Cassano.

 

 

Oltre al talento, però, di Cassano si ricordano episodi folli, passati alla storia come “Cassanate”: il termine, come si legge sul sito della Treccani, è stato coniato da Fabio Capello e poi ripreso più volte da stampa e siti web. 

 

Quali sono state le migliori cassanate in assoluto? O meglio, le peggiori, visto che comunque si trattava di episodi non proprio piacevoli, per chi si trovava a che fare col barese in quei momenti… Ecco l’elenco delle 15 migliori, in ordine di tempo.

 

Le migliori cassanate, in ordine di tempo

 

  • 2001: un giovanissimo Cassano si fa conoscere in U21. A marzo, convocato in Nazionale, riceve una comunicazione da Casiraghi: niente posto da titolare, sarà in panchina contro la Romania. Cassano non la prende benissimo, sale in macchina e lascia il ritiro. Sipario.

  • 2001: anche Totti scopre Cassano. I due litigano pesantemente dopo qualche mese passato a vivere insieme. Il motivo lo svela Totti nella sua autobiografia: "Una volta gli era sparito l'assegno dello stipendio e s'era messo in testa che a rubarglielo era stata la nostra domestica, una che stava con noi da anni. Per lei avremmo messo le mani sul fuoco. In più era un assegno intestato ad Antonio e non poteva essere incassato da altri. Provammo a convincerlo, ma niente. Se ne andò. Qualche giorno dopo l'assegno fu ritrovato sotto il sedile della sua macchina".

  • 2003: la prima, vera cassanata. Fantantonio a San Siro viene espulso dall’arbitro Rosetti e gli fa le corna in diretta Nazionale. Sempre nel 2003 ha problemi pure con la Roma e in particolare col presidente Sensi.

  • 2004: una promessa mantenuta. Cassano dice a Capello: se segno contro la Juve, spezzo la bandierina in due. Cassano fa doppietta. Cassano spezza letteralmente la bandierina del calcio d’angolo in due.

  • 2006: altra cassanata famosissima, l’imitazione di Fabio Capello, reo di lasciarlo in panchina troppo spesso causa forma fisica che non c’è. La risposta di Cassano? Una "scimmiottata" del tecnico diventata ormai iconica. Anche se il diretto interessato poi ha smentito…

 

 

  • 2008: di ritorno in Italia, Cassano dà di nuovo il meglio - cioè, il peggio di sé con la maglia della Sampdoria. Bersaglio: l’arbitro Pierpaoli, colpevole di avergli fischiato un fallo contro. Fantantonio sbraita, si dimena, si toglie la maglia, impazzisce. E riceve cinque giornate di squalifica.

  • 2009: Cassano litiga pesantemente con Delneri, che lo tiene fuori per sei partite di fila. Poi i due fanno pace, e raggiungono la Champions League. Perché Cassano era una testa calda, ma pure un fenomeno, quando voleva.

  • 2010: Cassano discute col presidente della Samp Garrone, rivolgendogli parole irripetibili. Rapporto guastato irrimediabilmente: a dicembre va al Milan.

  • 2012, Milan: le cose in rossonero migliorano solo in parte. Dopo lo Scudetto arrivano i problemi al cuore, la società lo aiuta e gli sta vicino ma alla fine anche questo rapporto si rovina. Di Galliani dirà: "Mi ha preso in giro, promette e poi niente: tanto fumo e poco arrosto".

  • 2012, Nazionale: nello stesso anno, in Nazionale dà spettacolo con Balotelli, mentre in conferenza stampa fa discutere parlando degli omosessuali. "Fr... in squadra? Spero di no, sono problemi loro". Risultato: indignazione generale e multa da 15mila euro.

 

  • 2013: Cassano lascia il Milan e si trasferisce all’Inter, diventa famoso il suo legame con Stramaccioni. Il tecnico fa il verso al giocatore, i due pare si vogliano bene, il rapporto sembra idilliaco. E invece Cassano litiga pure con lui, anzi, di più: giocatore e tecnico arrivano alle mani negli spogliatoi, solo i compagni li hanno divisi. Cassano viene multato di 40mila euro e viene messo fuori rosa dall’Inter. 

  • 2016: Cassano torna alla Sampdoria da figliol prodigo e viene accolto bene. Ma come è spesso successo, nel corso della sua carriera, tutto è franato all’improvviso. Nel maggio del 2016, dopo il derby perso col Genoa per 0-3, l’avvocato Romei entra negli spogliatoi per fare un discorso alla squadra. Cassano commenta lapidario: “E tu chi c***o sei?”. Risultato: lettera di licenziamento.

  • 2017: Cassano annuncia il ritiro, anzi no, anzi sì, anzi no. Nell’estate del 2017 il Verona non ci capisce più nulla: ingaggia Fantantonio, che dopo un po’ cambia idea e decide di ritirarsi. Poi ci ripensa e dice che è stato solo un momento di debolezza. Poi ci ripensa ancora e dice che invece vuole ritirarsi davvero. Vallo a capire, Cassano.

 

  • 2018: e poi tocca all’Entella. Il ritirato Cassano ci ripensa, rimette gli scarpini e si allena con l’Entella. Poi però ci ripensa e si ritira, questa volta definitivamente.

  • Dal 2018 ad oggi: Cassano da quando si è ritirato è stato spesso ospite in tv (soprattutto a Tiki Taka), e oggi è una presenza fissa della Bobo TV, lo show di Vieri con Fantantonio, Adani e Ventola. In una delle ultime puntate, Cassano si è scagliato contro Ciro Immobile: "Immobile ha fatto 150 gol con la Lazio ma continuo a dire che non sa giocare a calcio, gioca con la paura, ha paura proprio e si vede. E quando gli dai palla non la vuole, lo avverto io che sono stato ex giocatore, sembra che scotti".

 

Insomma, le cassanate in campo sono finite, ma fuori continuano. Perché Cassano è e sarà sempre Cassano, con i suoi pregi e i suoi difetti. In fondo, gli vogliamo bene così com’è.