L’Argentina è campione del mondo: la Nazionale guidata da Scaloni in panchina e trascinata da un meraviglioso Leo Messi in campo si è imposta ai calci di rigore dopo un 3-3 pirotecnico, incandescente e totalmente folle. Nonostante siamo solo nel 2022, si parla già di partita del secolo: era la finale dei Mondiali, con tutta probabilità l’evento calcistico più seguito al Mondo, che tiene incollati al televisore gli appassionati di tutto il pianeta, che avviene solo ogni quattro anni. Ed è stata magnifica.

 

Uno spettacolo incredibile, con l’Argentina che sembrava in totale controllo fino all’ottantesimo. Poi quel minuto di follia, lo spettro dello psicodramma, i supplementari ancora più folli, una lotteria dei rigori dove Emiliano Martinez è stato ancora protagonista. Infine il gol di Montiel e l’esplosione della gioia di un intero popolo. Chi c’era sa: non c’è mai stato niente come Argentina-Francia. 

 

Riviviamo dunque la partita attraverso i cinque momenti fondamentali: momenti che resteranno nella storia di questo incredibile sport, capace ogni volta di superare se stesso in imprevedibilità e bellezza lampante.

 

I cinque momenti di Argentina-Francia

 

In ordine di tempo, dal primo all’ultimo: ecco cosa ricorderemo della finalissima dei Mondiali 2022. 

 

Il meraviglioso gol (corale) di Di Maria

 

Nei tempi regolamentari, la gara per lunghi tratti è stata un assolo argentino: un tango bellissimo ballato a un ritmo diverso, con i giocatori della Francia in bambola e Deschamps chiamato addirittura a fare due cambi prima della fine del primo tempo, sotto di 2-0. Proprio la rete del raddoppio è una meraviglia: 

 

 

Il minuto di fuoco di Mbappé

 

In campo fino al minuto 80 c’è stata solo l’Argentina: chi ha visto la partita sa che la Francia, all’apparenza, non aveva modo di riaprire la gara a dieci minuti dal termine, sotto di due goal, svuotata di ogni verve. Se non con un calcio di rigore. E puntualmente Thuram ha guadagnato il tiro dal penalty, che Mbappé ha trasformato in maniera impeccabile (così come gli altri due che ha tirato, contro il miglior portiere del Mondiale). Il fenomeno francese però non si è fermato lì, anzi: un’ottantina di secondi dopo ha realizzato la sua doppietta personale, di sforbiciata, permettendo alla Francia di pareggiare quando ormai sembrava tutto perduto. Roba da chi è destinato a dominare il calcio, da qui in avanti. 

 

 

L’incredibile secondo tempo supplementare

 

I tempi supplementari sono calcio allo stato più puro ed essenziale: le gambe non tremano, Argentina e Francia accusano la stanchezza ma reggono, solo lucide, cercano di attaccare, di vincerla senza rigori. Passa prima l’Argentina, con Messi sempre protagonista: sua la zampata vincente dopo il tiro di Lautaro respinto da Lloris. Finita? Macché: c’è sempre Kylian pronto a ribaltare tutto. Calcio d’angolo, palla a uscire, Mbappé controlla e tira, deviazione col braccio, rigore, l’attaccante del PSG trasforma ancora. Il tutto quando siamo al 117’ della finale del Mondiale. Follia. 

 

La parata di Emiliano Martinez

 

E quindi i tempi supplementari finiscono così? Neanche per sogno, c’è ancora spazio per la parata più bella del mondiale. Ad effettuarla, ovviamente, Emiliano Martinez: Kolo Muani lanciato a rete tira a botta sicura col destro, il portiere dell’Argentina fa un gesto tecnico incredibile mettendosi “a croce” e coprendo lo specchio della porta. Intervento salva-Mondiale, porta la partita ai calci di rigore. E anche lì si rivela decisivo. 

 

Non a caso, miglior portiere del torneo. 

 

 

Messi che alza la Coppa

 

Non serve aggiungere altro.