Vincere una medaglia per un qualsiasi atleta può significare raggiungere un obiettivo importante. Vincerla alle Olimpiadi, però, può voler dire ancora di più: è la coronazione di un sogno, la risposta a tutti i sacrifici accumulati nei quattro anni precedenti. Un momento iconico, bellissimo, che spesso viene immortalato in una fotografia in cui gli atleti mordono le medaglie stesse. Ma perché lo fanno? Ecco, la risposta che ha a fare proprio con gli scatti fotografici.  

 

 

Il motivo per cui gli atleti mordono le medaglie 

 

 

Partiamo dalla risposta principale che daremmo oggi: gli atleti mordono le medaglie perché oramai è un gesto diventato iconico nel mondo dello sport. Tutti lo fanno da tempo e, di conseguenza, tutti gli sportivi continueranno a farlo in qualsiasi competizione. Ma c’è un motivo specifico per il quale in un certo momento storico si è iniziato a mordere le medaglie sul podio ed è tutto ricollegabile alle fotografie effettuate durante la cerimonia di premiazione.  

 

 

I fotografi, infatti, hanno bisogno di creare degli scatti immortali e che racchiudano all’interno di una cornice sia il volto in primo piano del vincitore, sia la medaglia appena ottenuta. Ma quest’ultime si appendono al collo ed escono fuori dall’inquadratura, appoggiandosi sul petto. Uno scatto in primo piano, dunque, non riuscirebbe a prendere il viso dell’atleta e l’oro, l’argento o il bronzo appena vinto. Ecco perché, dunque, è divenuta tradizione portare sulla bocca e mordere le medaglie.  

 

 

Secondo altre ipotesi, inoltre, gli atleti mordono le medaglie per verificare l’autenticità dell’oro con cui sono composte. Ma questo non è possibile per ben tre motivi: la prima è che le medaglie d’oro sono medaglie d'argento placcate con circa 6 grammi d'oro; la seconda è che questo gesto viene effettuato anche con le medaglie d’argento o di bronzo; la terza è che, diciamocelo chiaramente, non tutti gli atleti si metterebbero a verificare l’autenticità del materiale vinto proprio sul podio, proprio davanti alle telecamere del mondo intero.