Anelli Olimpici: storia e significato
Gli Anelli Olimpici sono uno dei simboli più riconoscibili al mondo e rappresentano da più di un secolo una delle manifestazioni sportive più famose del mondo. Questi anelli sono diventati il simbolo distintivo dei Giochi Olimpici grazie all'iniziativa del barone francese Pierre de Coubertin, nonché il fondatore dei moderni Giochi Olimpici. Ma cosa rappresentano gli Anelli delle Olimpiadi? E perché sono cinque in totale? Diamo un’occhiata al nostro approfondimento per tutte le risposte.
Storia e origini degli Anelli Olimpici
L'idea di simboleggiare i Giochi con gli Anelli delle Olimpiadi fu concepita da Pierre de Coubertin nel 1913. Il barone è stato un pedagogo, uno storico francese, ma anche e soprattutto un dirigente sportivo che ha fondato i Giochi Olimpici moderni (quelli iniziati nel 1896). Lui voleva creare un simbolo che rappresentasse l'universalità del movimento olimpico e, proprio per questo, ideò e realizzò a mano questo vessillo. Gli anelli furono ufficialmente presentati al Congresso Olimpico di Parigi nel 1914, ma la prima apparizione della bandiera olimpica con gli anelli avvenne durante i Giochi di Anversa nel 1920: ben sei edizioni dopo quella iniziale in Grecia (quella del 1914 venne cancellata a causa della Prima Guerra Mondiale).
Pierre de Coubertin fu anche il promotore delle Olimpiadi Invernali, la cui prima edizione si tenne in Francia nel 1924: lo stesso anno in cui si tennero anche i Giochi estivi (cosa accaduta fino al 1994, quando poi Giochi estivi e invernali vennero sfasati di due anni). Anche per la manifestazione degli sport sul ghiaccio venne, e viene tutt’ora, utilizzato il simbolo dei cinque anelli olimpici. In Italia lo abbiamo potuto utilizzare solamente per quattro manifestazioni che, a breve, diventeranno cinque: Roma 1960 (Giochi Estivi); Cortina d’Ampezzo 1944, Cortina d’Ampezzo 1956, Torino 2006 e Milano-Cortina d’Ampezzo 2026 (Giochi invernali).
Perché gli Anelli delle Olimpiadi sono cinque? Il significato dei colori
Gli Anelli Olimpici sono cinque perché simboleggiano il numero totale dei continenti del mondo, tutti riuniti durante le Olimpiadi. Proprio per simboleggiare questo spirito di unione tramite le discipline sportive, gli anelli appaiono tutti intrecciati tra di loro: è un simbolo che vuole incarnare gli ideali di pace e coesione attraverso la competizione.
Ma non finisce qui, perché ciascuno di questi anelli ha un colore diverso: blu, giallo, nero, verde e rosso. Questi colori, insieme al bianco dello sfondo della bandiera olimpica, rappresentano i colori delle bandiere di tutte le nazioni del mondo, come spiegato dallo stesso de Coubertin. Ogni colore, infatti, è associato a un continente specifico:
- Blu: Oceania
- Giallo: Asia
- Nero: Africa
- Verde: Europa
- Rosso: Americhe
L’attuale interpretazione ufficiale del CIO ci dice che questo simbolo rappresenta l’universalità dei giochi e quindi, di conseguenza, l’unione tra tutti i popoli del mondo. Questo è quello che si può leggere nel preambolo della Carta Olimpica: “La bandiera olimpica presentata da Pierre de Coubertin fu adottata al Congresso Olimpico di Parigi del 1914. Include i cinque cerchi intrecciati, che rappresentano l'unione dei cinque continenti e l'incontro degli atleti di tutto il mondo ai Giochi Olimpici”.
L’utilizzo di tale vessillo, però, non è aperto a chiunque. Infatti, la bandiera olimpica e i suoi cinque anelli possono essere utilizzati solamente dal CIO e dagli enti associati, come: il CONI e tutti i comitati olimpici internazionali; la città di Losanna (definita città olimpica poiché sede del CIO); tutte le città che hanno presentato una candidatura olimpica; gli sponsor e le emittenti radiotelevisive aventi diritti.