La soddisfazione più grande per papà Apostolos fu quando il giovanissimo Stefanos Tsitsipas, all’età di 8 anni e dopo aver vinto un torneo Juniores in Normandia, andò da lui confessandogli l’amore viscerale per il tennis. Qualcosa che si spingeva al di là della semplice passione sportiva di un adolescente, tanto da farne un obiettivo di vita. Di padre in figlio, perché Apostolos, padre, mentore e da sempre coach di Stefanos, è una vecchia stella del tennis

 

Proprio come mamma Julia, ex giocatrice russa del circuito WTA: per questo sarebbe stato difficile immaginare una carriera diversa per Stefanos Tsitsipas, sempre con quella racchetta in mano dall’età di tre anni. Rovescio a una mano, ottimo servizio, diritto potente e carico di top spin oltre a un accecante talento che gli permette veri e propri “numeri” che lo issano in breve tempo tra le stelle del tennis greco. Andiamo a vedere allora come si sviluppa la carriera di Stefanos Tsitsipas, tra curiosità, risultati storici e momenti indelebili.

 

La storia di Stefanos Tsitsipas: dal rischio annegamento alla Top 10 del ranking

 

Sono tanti i figli speciali della Grecia del tennis: Stefano Tsitsipas è solo l’ultimo dei gioielli ellenici a fare seguito a mostri sacri come Petros Sampras (statunitense ma di origine greca) e Marcos Baghdatis. Eppure il Dio greco biondo, come amano definire Tsitsipas in patria, rischiò di morire all’età di 18 anni, insieme ad un amico, al largo dell’isola di Creta. Fu il padre Apostolos a salvare entrambi dall’annegamento con un gesto eroico. 

 

Da lì qualcosa in Stefanos cambia, arriva al punto di capire che non è in campo che si può avere paura: classe 1998, Tsitsipas ha vinto il suo primo torneo ITF a Nicosia, nel novembre del 2015, il primo trofeo challenger a Genova, a settembre del 2017, ed il primo titolo Atp a Stoccolma, nell’ottobre del 2018. Nello stesso anno ha trionfato nella seconda edizione delle Next Gen Atp Finals di Milano. Tsitsipas è anche il primo tennista greco a raggiungere una semifinale dello slam, esattamente agli Australian Open 2019, battendo tra gli altri Federer, il suo idolo, prima di fermarsi contro Nadal. 

 

King Roger gli ha negato però la vittoria nella finale raggiunta nell’ATP 500 di Dubai, tappa però che ha permesso a ‘Stef’ di festeggiare l’ingresso nell’élite mondiale. Oggi Tsitsipas figura spesso nella top 10 della classifica ATP, ha conquistato otto titoli, tra i quali le ATP Finals 2019 e consecutivamente le edizioni 2021 e 2022 del Master 1000 di Monte Carlo. Il suo record è attualmente il terzo posto raggiunto nel ranking il 9 agosto 2021.

 

Stefanos Tsitsipas: quali sono le caratteristiche tecniche migliori?

 

La sua strategia di gioco è principalmente offensiva: doti atletiche lo hanno reso in poco tempo una superstar della racchetta, e gli hanno permesso di battere mostri sacri del calibro di Novak Djoković, Roger Federer e Rafael Nadal. Il gioco del greco si è evoluto, esaltato negli anni sulle superfici veloci, attraverso una ricerca più frequente del diritto da sinistra per comandare o chiudere il punto. Il suo celebre rovescio classico a una mano, abbinato alla forza muscolare e alla sua altezza, gli consentono di gestire al meglio le palle alte. Un rovescio che riesce comunque a essere vario, sia in termini offensivi sia nelle soluzioni più difensive come lo slice o la palla corta. 

 

 

Variazioni che gli hanno permesso di evitare un braccio di ferro nel match vinto su un altro mago del rovescio a due mani, Alexander Zverev: un successo cruciale quello per il greco, nel cammino verso il secondo titolo consecutivo a Monte Carlo. Il tennista di Atene ha abbandonato anzitempo l’ultimo Atp 500 di Halle, in Germania, e ora si concentrerà esclusivamente su Wimbledon, terzo torneo del Grande Slam. Il 23enne non ha ancora lasciato il segno sull'erba, quella che arriva è la grande opportunità per imporsi anche nel tabellone londinese.