Il tennis è uno degli sport più seguiti al mondo, su questo non c’è dubbio: sono tantissimi gli appassionati che mese dopo mese seguono i tornei, facendo il tifo per i loro giocatori preferiti. I campioni scendono in campo e si sfidano con un obiettivo ben preciso: vincere, oppure andare avanti il più possibile in questa o quella competizione. Anche perché è così che si scala la classifica del tennis mondiale.

 

A proposito: come funzionano le classifiche nel tennis? Ce ne sono varie, dedicate in maniera specifica alle varie categorie, per gli uomini la classifica mondiale è quella dell'ATP (Association of Tennis Professionals): di seguito cerchiamo di vederci chiaro, spiegando come si calcola il punteggio nelle classifiche del tennis. 

 

Come funziona la classifica tennis ATP

 

La classifica ATP del tennis ha un funzionamento particolare: i punti vengono assegnati in base ai vari tornei ufficiali dell’ATP Tour che si giocano durante nel corso dell’anno, come ad esempio Wimbledon (che è uno dei quattro Grandi Slam). I tennisti del circuito che prendono parte alle competizioni mettono in tasca un tot di punti in base al loro piazzamento. I punti restano “conservati” per un anno, poi il tennista deve raggiungere lo stesso risultato dell’edizione precedente per mantenerli, altrimenti li perde.

 

Questo speciale funzionamento della classifica del tennis ATP fa sì che i posti in classifica cambino molto spesso. Di solito gli aggiornamenti della classifica avvengono ogni settimana nella modalità “Entry System”: questo vuol dire che non c’è un momento esatto dell’anno in cui questi vengono azzerati, ma le posizioni scalano di volta in volta. Ciò spiega perché un giocatore infortunato, non partecipando ai tornei, può perdere parecchie posizioni nel giro di qualche mese. Dall’altra parte, c’è chi sale molto in fretta e si ritrova in breve tempo in Top 10

 

A cosa serve la classifica ATP del tennis? Sicuramente per decretare chi sia il migliore tennista al mondo, in un determinato momento storico, ma non solo. Chi è più in alto è considerato testa di serie nei tornei, e questo gli permette di evitare di scontrarsi con i migliori (e quindi potenzialmente di uscire, perdendo di conseguenza punti importanti nella classifica ATP) sin dalle prime fasi della competizione. 

 

Punteggio per la classifica di tennis ATP: come si calcola il ranking

 

A questo punto bisogna capire nello specifico come viene calcolato il punteggio per la classifica tennis ATP. I punti vengono assegnati in base ai risultati raggiunti nei diversi tornei del circuito ufficiale ATP tour: ogni competizione ha un suo massimo che può essere raggiunto in caso di vittoria, poi per i piazzamenti inferiori sono previsti punteggi inferiori. 

 

Di seguito ecco i tornei che premiano i tennisti con punti utili per la classifica ATP, accanto trovate il numero massimo che possono mettere in tasca i partecipanti, in caso di vittoria in finale. 



  • Grand Slam: 2000 pt

  • ATP Finals: 1500 pt

  • ATP Masters 1000: 1000 pt

  • Giochi Olimpici: 750 pt

  • ATP Tour 500: 500 pt

  • ATP Tour 250: 250 pt

  • ATP Challenger Tour: 125 pt

 

ATP Finals: come funziona l’ATP Rate 

 

Capitolo a parte meritano le Finals ATP, che come visto garantiscono ben 1500 punti in caso di vittoria nella classifica ATP: dopo i quattro Grandi Slam sono le competizioni che assegnano il punteggio più alto. 

 

Chi accede al torneo? Per capirlo bisogna guardare una classifica a parte, denominata ATP Rate: a differenza della classifica “normale”, quella ATP Race si azzera ogni anno, e alle Finals accedono gli otto tennisti che nel corso della stagione hanno totalizzato più punti. Per la qualificazione matematica servono 4575 punti, mentre chi non arriva a questa soglia deve sperare che il suo punteggio totale basti per raggiungere una delle prime otto posizioni nella classifica ATP Race.