Cosa c’è di meglio di vincere uno Scudetto? Vincerlo di rincorsa, partendo dalle retrovie quando tutti ti danno ormai per spacciato. Ci sono riuscite parecchie squadre nella storia della Serie A, ma una delle rimonte più ricordate è senza dubbio quella della Juve nel 2016, che si è aggiudicata così il suo quinto scudetto di fila dell’era Conte-Allegri. Riviviamo quella stagione per i bianconeri e diamo un’occhiata a tutte le altre rimonte che hanno scritto la storia del campionato italiano. 



Rimonta Juve nel 2016: il quinto scudetto di fila dei bianconeri



I bianconeri iniziano la stagione con alcuni cambiamenti: è il secondo anno di fila con Max Allegri, ma la rosa viene stravolta da alcune uscite e ingressi di spessore. Salutano Pirlo, Vidal e Tevez, ma arrivano Dybala, Mandzukic, Cuadrado, Alex Sandro e Khedira. Una serie di trasformazioni che hanno portato i bianconeri a partire a rilento, con l’Inter di Mancini e, soprattutto, il Napoli di Sarri che partono invece alla grande. In questo contesto c’è stata la rimonta della Juve nel 2016, realizzata grazie a una grande risalita e a un gioco solido ritrovato, nonostante avversari da record. 



Sì, perché in quella stagione Higuain riscrive la storia con il suo Napoli, poco prima di accasarsi proprio a Torino. L’argentino realizza 36 reti, diventando così il giocatore ad essere stato in grado di segnare più gol in un intero campionato italiano. Nella Juventus, invece, il capocannoniere e giocatore decisivo sarà un altro argentino: Paulo Dybala con 19 reti. Anche Buffon sigla un super record personale, quello legato ai minuti di imbattibilità per un portiere della Serie A. Saranno 973' complessivamente: una cifra mostruosa, ancora oggi imbattuta.



La formazione di Max Allegri, nonostante tutto, riuscì a recuperare uno svantaggio di 11 punti grazie soprattutto alle 15 vittorie di fila centrate a partire dall’undicesima giornata di campionato. Tra queste la più importante è quella legata allo scontro diretto con il Napoli, in cui è risultato vincente un gol di Simone Zaza all’88’.

 

 

Rimonte scudetto in Serie A: le migliori della storia 



Oltre alla Juventus del 2016, anche altre squadre sono state in grado di fare delle grandi rimonte scudetto nella storia del calcio italiano. Molte delle formazioni che ce l’hanno fatta appartengono al passato, le ultime in grado di compiere questa impresa invece le troviamo a inizio anni 2000. Partiamo dall’Inter di Helenio Herrera, che nell’epoca dei due punti a vittoria si fa rimontare dalla Juventus a quattro giornate dalla fine, perdendo proprio contro i bianconeri uno scontro diretto fondamentale. I nerazzurri, complice un errore del portiere Sarti, perdono il primato all’ultima giornata mentre i bianconeri vincono contro la Lazio.



Nel 1973 c’è invece la “Fatal Verona” per il Milan di Cesare Maldini. Mancano sei giornate dalla fine e i rossoneri hanno un discreto vantaggio su Juventus e Lazio (rispettivamente cinque e tre). Dopo una serie di brutti risultati dei rossoneri (tra cui una sconfitta contro i biancocelesti), si arriva all’ultima giornata di campionato con Milan e Juve a pari punti, mentre la Lazio è a -1. I biancocelesti vanno a Napoli, dove perdono, mentre la Juventus riesce a vincere contro la Roma. A Verona, invece, succede l’incredibile: i rossoneri perdono 5-3 contro una squadra a rischio retrocessione, consegnando così un altro scudetto in rimonta alla formazione torinese. 




Arriviamo a giorni più recenti, con i campionati del 1999, 2000 e 2002 tutti vinti grazie a una rimonta. Nel 1999 la Lazio di Cragnotti è a +7 a sette giornate dalla fine, pareggiando poi lo scontro diretto contro il Milan inseguitrice. Sembra tutto fatto per la vittoria del secondo Scudetto, ma il Derby e la Juventus fermano i biancocelesti, che si fanno così rimontare dalla squadra di Zaccheroni. L’anno successivo è però la Lazio a farsi beffe della Juve, che aveva nove punti di vantaggio a otto giornate dalla fine. Dopo una serie di risultati poco brillanti i bianconeri vanno a Perugia con due punti di vantaggio: la Lazio vince contro la Reggina, ma i bianconeri vengono fermati da un nubifragio (partita sospesa e poi ripresa nel pomeriggio) e da una rete di Calori. La Juve si riprende la sua rivincita nel 2002, in un campionato combattuto tra loro, l’Inter di Ronaldo e la Roma di Capello. Proprio le immagini del brasiliano in lacrime saranno l’emblema della rimonta bianconera, che a cinque giornate dalla fine si trovava a sei punti dai nerazzurri. L’Inter perde all’Olimpico, la Juve vince a Udine e diventa campione d’Italia.