Soprattutto in questi giorni più affollati di gare di calcio, tra gli Europei e la Copa America, capita spesso di notare una pratica particolarmente curiosa tra i calciatori. Come mai bevono dalla borraccia e subito dopo sputano fuori tutta l'acqua? A prima vista appare senz'altro una scelta controintuitiva: com'è possibile reidratarsi in questo modo? In realtà il gesto, non particolarmente elegante, corrisponde a una tecnica molto nota, chiamata "mouth rinsing". Lo scopo è, in altre parole, quello di ingannare il cervello e migliorare la performance degli atleti. 

 

Perché i giocatori sputano acqua? Il segreto è nella borraccia

 

Ma cosa contiene la borraccia dei calciatori? Si tratta di una soluzione isotonica, a base di acqua, carboidrati e sali minerali. Una sorta di bevanda energetica che dà supporto ai muscoli durante uno sforzo fisico prolungato, ma senza doverla effettivamente ingerire. "Questi carboidrati hanno la capacità di essere direttamente assorbiti sia a livello della mucosa orale che di quella intestinale e utilizzati a fini energetici senza l’attivazione dei processi digestivi, che altrimenti potrebbero influire sulla performance", ha spiegato al Fatto Quotidiano Rolando Bolognino, biologo ed esperto in alimentazione sportiva.

 

Sul funzionamento dettagliato di questa tecnica si è espresso un altro collega. Il noto nutrizionista sportivo e atleta, Asker Jeukendrup, in un'intervista al New York Times ai temi dei Mondiali in Russia del 2018, aveva spiegato come risciacquando la bocca con questo liquido per una manciata di secondi, anche solamente cinque, i recettori presenti sulla lingua entrano in contatto con gli zuccheri. A quel punto, si attivano segnali al cervello dell'arrivo di nuove sostanze nutritive e fonti di energia. I muscoli avvertiranno una minore sensazione di stanchezza poiché convinti di ricevere, a breve, del nuovo carburante. 

 

Perché sputare la bevanda, e non ingerirla?

 

Gli esperti sono concordi. Come riporta Focus.it, la biologa nutrizionista Francesca Bomentre ha fatto notare come, in quel caso, il gesto diventerebbe controproducente. I processi digestivi che ne seguirebbero, infatti, finirebbero per consumare troppa energia e il calciatore ne risulterebbe appesantito e, se possibile, ancora più stanco. Nel 2004, lo stesso Jeukendrup, insieme ai suoi colleghi dell'Università di Birmingham, rilevò che in media i ciclisti che la usano fanno tempi migliori di circa un minuto in corse da 40 chilometri. 

 

Non solo calcio: gli altri esempi

 

Più che per il calcio, la tecnica era stata sviluppata per gli sport di resistenza come la corsa o il ciclismo. Anche nelle partite lo scopo è quello di poter correre più a lungo, mentre non sembrerebbe avere alcun impatto sulla precisione dei tiri o altre abilità necessarie ai giocatori. Attraverso la risonanza magnetica funzionale e la stimolazione transcranica è stato dimostrato che la presenza di carboidrati in bocca stimola i centri cerebrali di ricompensa e aumenta l’eccitabilità corticomotoria, grazie ai recettori orofaringei che segnalano la loro presenza al cervello.

 

Mouth rinsing, gli ultimi studi

 

Secondo uno studio giapponese pubblicato sulla rivista Sport nel marzo del 2022, inoltre, si dimostrava che la tecnica era in grado di aumentare la resistenza anche durante uno sforzo intermittente e ad alta intensità, senza pregiudicare i livelli di glucosio nel sangue. Non solo, oltre al mouth rinsing classico, gli autori suggerivano l'uso di uno spray a base della stessa soluzione. Il principio è il medesimo.