Siamo sicuri che esista un universo in cui la Nazionale italiana si è qualificata ai Mondiali a scapito del Portogallo e noi ci siamo finiti dentro: in esclusiva, la spedizione azzurra in Qatar come non te la racconterà nessuno.

 

Nota: l’articolo è TOTALMENTE frutto della fantasia degli autori, che per scriverlo non hanno assunto alcun tipo di droga.

 

 

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Mancano pochi giorni all’esordio Mondiale della Nazionale guidata da Claudio Ranieri. C’è grande fermento in Italia, i giornali parlano solo della Nazionale, paragonando il gruppo a quello del 2006, anzi: dicendo che quest’anno potrebbe andare ancora meglio, vista la bassa età media dei nostri. Un famoso quotidiano sportivo, giocando proprio sulla giovane età della Nazionale italiana, titola: “SIAMO ANCORA PIÙ FORTNITE”.

 

Nel frattempo, la squadra di Ranieri ha affrontato e vinto l’amichevole contro la Nigeria: un 4-0 senza appello, un’ottima iniezione di fiducia in vista dell’esordio previsto per giovedì 24 novembre, alle ore 17:00 contro il Ghana. 

 

Incubi, tensione, metodi alternativi di allenamento: Ranieri contro i suoi fantasmi

 

Tra il 17 e il 18 novembre 2022: la notte porta consiglio, ma alcune volte pure incubi. Ranieri ha un sonno inquieto, nonostante il successo con la Nigeria. Si gira e si rigira nel letto, in preda a pensieri nefasti. Finalmente si addormenta, ma ha un incubo: in un’amichevole con l’Austria, l’Italia gioca in maniera pessima e dopo neanche mezz’ora di gioco è sotto di due reti a zero. Nel sogno, Marko Arnautovic sembra un essere mitologico, a metà tra il Minotauro e Ronaldo il Fenomeno. Ranieri è in panchina ma ha le mani legate, vicino a lui non c’è nessuno, nuvoloni carichi di pioggia si addensano nel cielo e prendono la forma della faccia di Roberto Mancini, che con un ghigno spaventoso gli dice:

 

우리는 곧 서로를 볼 것입니다

 

Ranieri ovviamente non capisce, ma appaiono i sottotitoli: “CI VEDIAMO PRESTO”.

 

A quel punto il tecnico si sveglia di soprassalto, quasi cade dal letto, poi si accorge che era solo un incubo e si calma. Ma quel senso di inquietudine non lo lascia per tutta la notte…

 

20 novembre 2022: spaventato dall’incubo con Mancini gigante che parla coreano (chi non lo sarebbe?), Ranieri decide di intensificare i ritmi degli allenamenti e i suoi metodi si fanno sempre più stringenti. Convoca tutti i giocatori al campo di allenamento, la mattina alle ore 7:30. Dietro di lui c’è un essere gigante, con delle fattezze familiari: giacca e cravatta, capelli con sfumature grigie, lunghi fino al collo, curati. Un pupazzo raffigurante un Mancini immenso si staglia su un lato del campo. 

 

“Ok, funziona così: per allenare i vostri riflessi, adesso giocheremo a Un, due, tre, stai là. Questo pupazzo gigante farà la conta, poi si girerà: il primo che si muove viene mandato a casa e al suo posto viene convocato qualcun altro”. 

 

Dal gruppo si leva qualche protesta debole, ma il tono di voce autoritario di Ranieri spaventa tutti. E ancor di più c’è la paura di essere rimandati a casa a due giorni dal Mondiale. 

 

Il gioco comincia, si impegnano tutti tantissimo, il gruppo sembra in grado di superare indenne questo allenamento folle. Poi, proprio sul più bello, quando il traguardo è vicino, Alessio Romagnoli mette male un piede e inciampa. Il pupazzo gigante di Mancini comincia a squillare e punta col laser il petto del giocatore della Lazio.

 

“Mi dispiace, Alessio”, dice Ranieri, che gli chiede di consegnare la pettorina e lo rimanda a casa. Per il pubblico si tratterà di infortunio muscolare, ma la verità è un’altra… 

 

21 novembre: il gruppo è scosso, al posto di Romagnoli viene convocato Acerbi, che si presenta col volto cupo e un ghigno isterico sul volto. L’atmosfera è pesante. Ranieri, più calmo rispetto al giorno prima, torna ai suoi metodi di allenamento standard.

 

22 novembre: a meno di due giorni dall’esordio, il giornale citato all’inizio del pezzo si esibisce in un altro gioco di parole, invitando a non sottovalutare il nostro prossimo avversario: “L’APPARENZA INGHANA”.

 

 

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