Il trasferimento dal Sud America all’Europa, nel calcio, è delicatissimo. Si passa dall’essere uno dei migliori in un contesto il cui livello di difficoltà è più basso, all’essere potenzialmente uno dei tanti in un ambiente in cui la competizione è altissima. Molti giocatori provenienti dall’Argentina, dal Brasile o dalla Colombia hanno sofferto questo salto nella propria carriera, ma quando la struttura d’arrivo è quella del Manchester City allora è difficile ritrovarsi davanti a un giocatore che fallirà.



Dopo Gabriel Jesus, ci sentiamo di dire che i citizens hanno già azzeccato l’acquisto di un altro crack, questa volta proveniente dall’Argentina. Andiamo allora alla scoperta di Julian Alvarez e delle sue caratteristiche tecniche. Ecco chi è l’attaccante ex River Plate che ha stregato Guardiola e Scaloni negli ultimi te,mpi.



Chi è Julian Alvarez, le caratteristiche tecniche



Julian Alvarez è un attaccante argentino nato il 31 gennaio del 2000. La sua città natia si chiama Calchín, un piccolo comune di circa 800 abitanti che al suo ingresso si presenta con un grande cartello al cui interno c’è scritto “Benvenuti a Calchín, la terra di Julian Alvarez”. Proprio qui, all’età di 8 anni, inizia a giocare a calcio. Sempre da qui, negli 8 anni successivi, riesce a conquistarsi la possibilità di fare il provino con due grandi club: il Boca Juniors e il Real Madrid. Le cose non vanno affatto male, con i Blancos realizza due reti in cinque partite, ma il problema dell’età non permette agli spagnoli di tesserarlo. 



Due anni dopo, però, finisce nell’altra grande squadra dell’Argentina, nei rivali del Boca: il River Plate. Qui ha la possibilità di crescere e di mettersi in luce. Le caratteristiche tecniche di Julian Alvarez ricordano straordinariamente quelle del Kun Agüero e molti iniziano ad accorgersi di lui. Viene soprannominato la Araña, ossia il ragno, per via della sua piccola statura e della sua rapidità. Si tratta di un nomignolo che si porta dietro da quando ha iniziato a giocare sul potrero di Calchín da bambino: in campo a volte dà veramente la sensazione di avere otto piccole zampe con cui corre e nasconde il pallone agli avversari.



Con il River Plate segna tanto, soprattutto se pensiamo che si tratta solamente di un ragazzo nato nel nuovo millennio. Qui, proprio come il suo connazionale Agüero, gioca centravanti dando a volte la sensazione di essere infermabile. Gioca bene anche come falso nueve, perché sa muoversi benissimo senza il pallone e ha un dribbling che gli permette spesso di autolanciarsi e di vincere gli uno contro uno decisivi. Più di tutto, però, Julian Alvarez ha una finalizzazione impeccabile: è al tempo stesso precisa e violenta. 



Grazie a queste caratteristiche tecniche il River Plate non si priva mai della sua presenza. Marcelo Gallardo, il suo allenatore, lo fa addirittura esordire in Copa Libertadores proprio nella finale del secolo contro il Boca, giocata a Madrid. Da quel giorno in poi di gol e di presenze ne arrivano davvero tanti, toccando in alcuni casi un numero di volte impensabile. Sempre in Libertadores, solo pochi mesi fa, ha messo a segno l’insensato numero di 6 gol in una sola partita contro l’Alianza Lima (un record nella competizione, inutile dirlo). Numeri alla Haaland, che non a caso adesso è un suo compagno di squadra. 

 



 

 

Esattamente nel giorno del suo 22° compleanno, Julian Alvarez viene ingaggiato dal Manchester City, che decide però di lasciarlo in prestito in Argentina al River Plate fino alla fine della stagione. In questo lasso di tempo, oltre alle sei reti realizzate in un solo match, ha il tempo di mettere a segno anche due triplette e un paio di doppiette, giusto per far capire agli inglesi di aver fatto un buon investimento. Si tratta di un colpo da 20 milioni di sterline, passato in sordina perché nel frattempo è arrivato anche il gigante norvegese dal Borussia Dortmund. Eppure, la Araña non sta per niente sfigurando con Guardiola, tanto da prendersi anche la convocazione con l’Albiceleste per Qatar 2022.

 

 

Le principali skills tecniche di Julian Alvarez



Entriamo nel dettaglio e diamo uno sguardo a quali sono le principali skills di Julian Alvarez che stanno facendo impazzire i tifosi del City e della nazionale argentina. Qui l’elenco con tutte le sue migliori caratteristiche tecniche che più avanti approfondiremo. 



  • Finalizzazione
  • Posizionamento in campo
  • Dribbling
  • Freddezza negli ultimi metri



Tra le principali caratteristiche tecniche di Julian Alvarez, come abbiamo già detto in precedenza, va messo al primo posto la sua finalizzazione. L’argentino sembra davvero in grado di segnare da qualsiasi posizione. Ha già realizzato diversi gol dalla distanza o da un’angolazione complicatissima. Ogni volta che il pallone parte dal suo piede lo fa sempre a una velocità notevole. 



Un altro aspetto da non sottovalutare dell’ex River Plate è il posizionamento durante la partita. Si trova sempre nella porzione di campo esatta in base a dove si trova il pallone: riesce a liberare varchi importanti per i compagni o a ricevere la palla in mezzo all’area di rigore per realizzare un gol da rapace. 




A tutto ciò aggiungiamoci un buon dribbling, che lo aiuta a liberarsi del difensore o dell’ultimo uomo e, da non sottovalutare, una freddezza negli ultimi metri che non tutti hanno, soprattutto alla sua età. Alvarez quando si avvicina all’area di rigore decide rapidamente se calciare verso la porta o se servire un proprio compagno. Gli assist, infatti, sono un’altra piccola specialità dell’argentino. Proprio come il Kun Agüero.