Che la Serie A non sia ai livelli della Premier League, in termini di ricchezza economica ma anche tecnica, è cosa nota. Ciò non significa però che nel campionato italiano non ci sia talento, anche se spesso è importato dal resto d’Europa. Sono pochi, infatti, i settori giovanili che riescono a produrre calciatori di valore con continuità (Atalanta, Roma e Fiorentina su tutti), che poi si trasformano, per forza di cose, in valide risorse da rivendere sul mercato per generare plusvalenze e aiutare bilanci e investimenti.

 

Quella dei vivai è la più grande emergenza del calcio italiano insieme alle infrastrutture ma, in ogni caso, questo non significa che la Serie A sia povera di gioielli. Andiamo a vedere quali sono i dieci calciatori più preziosi della Serie A 2023/24, secondo i valori di mercato offerti da Transfermarkt.

 

La classifica dei calciatori che valgono di più della Serie A 2023/24

 

1. Victor Osimhen, 120 milioni (24 anni, Napoli)

2. Lautaro Martinez, 100 milioni (26 anni, Inter)

3. Rafael Leao, 90 milioni (24 anni, Milan)

4. Kvicha Kvaratskhelia, 85 milioni (22 anni, Napoli)

5. Nicolò Barella, 75 milioni (26 anni, Inter)

6. Dusan Vlahovic, 70 milioni (23 anni, Juventus)

7. Theo Hernandez, 60 milioni (26 anni, Milan)

8. Alessandro Bastoni, 60 milioni (24 anni, Inter)

9. Federico Dimarco, 45 milioni (25 anni, Inter)

10. Federico Chiesa, 45 milioni (25 anni, Juventus)

 

Il giocatore che vale di più della Serie A: Victor Osimhen

 

Lo Scudetto conquistato la scorsa stagione ha messo Napoli e i suoi gioielli al centro della mappa calcistica italiana. Victor Osimhen è stato la punta di diamante di quella squadra, guidata magistralmente da Luciano Spalletti. Al termine della stagione l’attaccante nigeriano ha segnato 26 gol in campionato, laureandosi per la prima volta in carriera capocannoniere. Ma oltre ai gol, fattore distintivo e fondamentale per un attaccante, Osimhen ha mostrato una crescita che trascende l’area di rigore. Victor ha incarnato il desiderio di vincere di Napoli, si è unito con il popolo azzurro e mostrando in campo dedizione al sacrificio e lavoro per i compagni.

 

Il nigeriano è migliorato spalle alla porta e ad aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, Zielinski in primis, e delle ali che tagliano verso il centro. E, cosa più importante, ha perfezionato il proprio senso del gol: destro, sinistro, al volo, di testa, sul primo o sul secondo palo, su rigore. Osimhen ha imparato a segnare in ogni modo e in ogni stadio, aumentando a dismisura il proprio valore di mercato. Dopotutto stiamo parlando di un ragazzo di soli 24 anni con margini di crescita enormi e che, al momento, costa almeno 120 milioni di euro. La richiesta di De Laurentiis però, formulata in estate quando suonavano forti le sirene arabe, parte da 150 e nei prossimi mesi, visto l’andamento del mercato internazionale, potrebbe anche salire.

 

Il podio: Lautaro Martinez e Rafael Leao

 

Non deve stupire il fatto che sul podio dei giocatori più preziosi della Serie A ci siano solo attaccanti. Il calcio si basa sui gol e così i cannonieri sono ovviamente la merce più ambita. In Italia il secondo posto se lo prende Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell’Inter, che nella scorsa stagione ha segnato 21 reti ed è risultato decisivo anche nella bella cavalcata europea dell’Inter, terminata con la finale di Champions League, persa contro il Manchester City. Il Toro è sempre stato un centravanti atipico: più seconda che prima punta nello sviluppo della manovra, ma con un senso del gol e dello spazio da goleador. Nel tempo è cresciuto anche in personalità, scrollandosi di dosso la pressione e l’ansia delle partite importanti. L’argentino, che nel 2022 ha vinto il Mondiale con la sua nazionale, ha un valore di 100 milioni di euro, 10 in più del suo antagonista nella stracittadina di Milano.

 

Rafael Leao è diventato il simbolo del Milan di Pioli, tornato a vincere lo scudetto nella stagione 2021/22, undici anni dopo l’ultima volta. Nonostante i suoi primi anni difficili, il portoghese è diventato presto uno dei talenti più puri della nostra Serie A oltre che uno dei contropiedisti più letali d’Europa. Il dribbling è indubbiamente la sua forza, affinato nel tempo in modo da renderlo efficace anche con gli inevitabili raddoppi. Leao gioca sempre con il sorriso, ma, a volte, proprio questo euforico joga bonito è il suo grande limite, specialmente davanti alla porta. Il senso del gol di Rafa è comunque migliorato sensibilmente nell’ultima stagione, dove ha collezionato 15 gol in campionato, con il prezzo del cartellino che è schizzato fino a 90 milioni di euro.

 

Il resto della classifica dei giocatori col valore più alto in Serie A

 

Al quarto posto c’è Kvicha Kvaratskhelia. L’esterno d’attacco georgiano è stato uno dei fattori decisivi nello scudetto del Napoli, che lo ha acquistato per 10 milioni e che ora si trova tra le mani una pepita d’oro che ne vale, almeno, 85. Il primo calciatore italiano arriva al quinto posto ed è Nicolò Barella, motore e centro di gravità permanente dell’Inter: recupero palloni, inserimenti in area di rigore e tiro da fuori. Il centrocampista sardo è diventato il più completo della Serie A nell’interpretazione del ruolo, meritandosi un valore di mercato di 75 milioni. Cinque milioni più in basso c’è Dusan Vlahovic che per il momento rispetta il prezzo che la Juventus ha pagato per strapparlo alla Fiorentina. La sensazione è che qualche infortunio di troppo e annate non felici dei bianconeri non abbiano aiutato la sua crescita, età e talento però sono dalla sua parte.  

I primi difensori arrivano al settimo e all’ottavo posto, entrambi a quota 60 milioni: Theo Hernandez, terzino tutta spinta e progressione del Milan, e Alessandro Bastoni, braccetto della difesa a tre dell’Inter di Inzaghi e punto fermo anche della Nazionale di Spalletti. Al nono e decimo posto, entrambi del valore di 45 milioni, ci sono due giocatori che hanno avuto parabole molto diverse: Federico Dimarco è esploso nella scorsa stagione imponendosi come esterno mancino nel 3-5-2 dell’Inter (ma anche come terzo di difesa all’occorrenza) dopo anni di prestiti e di gavetta in giro per l’Italia. Federico Chiesa invece, arrivato in pompa magna alla Juventus, è stato frenato dagli infortuni e solo ora sembra stia ritrovando condizione e continuità sotto porta.