La Premier League nel corso del tempo si è configurata come il campionato più incerto, e anche per questo più bello, d’Europa, ma negli ultimi anni ha avuto un padrone chiaro. Il Manchester City ha vinto cinque degli ultimi sei scudetti, con l’unico intermezzo rappresentato dal Liverpool nel 2019-20. Ma anche quest’anno sarà un dominio targato Citizens? Andiamo a dare un’occhiata alla lista dei favoriti per la Premier League 2023/24

 

 

Favoriti Premier League 2023/24: le squadra che ambiscono al titolo 

 

 

Ogni stagione, in Inghilterra, ha una storia a sé. Eppure, non sempre il campo riesce a sovvertire i pronostici e azzerare i valori. Alcune distanze, in primis economiche, non possono essere colmate facilmente. Ecco perché, per disegnare la griglia di partenza di questo campionato inglese, ci serviamo delle quote Sisal dedicate nell’apposita sezione Antepost alla vincitrice finale del torneo. Ecco, quindi, quali sono le squadre favorite della Premier League 2023/24

 

 

  • Manchester City: quota 1.70
  • Arsenal 5.00
  • Liverpool 6.00
  • Tottenham 12.00
  • Newcastle 50.00
  • Manchester United 100.00
  • Chelsea 100.00
  • Aston Villa 100.00
  • West Ham 200.00 

 

 

Il Manchester City è il favorito per la Premier League 2023/24  

 

 

Dopo aver vinto tutto nella passata stagione, conquistando lo storico Treble, il Manchester City è indiscutibilmente la squadra da battere anche quest’anno. Guardiola nei suoi sette anni di regno ha creato una macchina pressoché perfetta, con tutti gli ingranaggi che si muovono all’unisono guidati da un maestro della panchina. L’ex tecnico del Barcellona, nel tempo, ha anche saputo innovarsi senza rinunciare mai al proprio credo calcistico, ma anzi favorendo un rinnovamento di giocatori che ha permesso ai Citizens, grazie alle pressoché illimitate risorse economiche a disposizione, di rimanere competitivo anche a fronte di partenze illustri.  

 

 

La continuità tattica fornita da Pep ha permesso di programmare una squadra che è diventata in pochi anni una delle più forti del panorama europeo (e di conseguenza mondiale), anche a fronte di qualche cocente delusione in Champions League. L’arrivo di Haaland la scorsa stagione, in cui l’attaccante norvegese ha segnato oltre 50 gol in tutte le competizioni, è stato il tassello mancante per raggiungere il tetto d’Europa. La sensazione però è che Guardiola non abbia alcuna intenzione di fermarsi e la politica di mercato del City, che raramente compra calciatori che hanno già una carriera ricca di trofei, permette alla squadra di mantenere alto il livello e le motivazioni anche all’interno dello spogliatoio.  

 

 

Le altre contendenti: Arsenal, Liverpool e Tottenham 

 

 

Parlare di outsider forse è eccessivo, ma sicuramente Arsenal, Liverpool e Tottenham partono in seconda fila nella nostra griglia di partenza. La squadra di Arteta già la scorsa stagione sembrava in grado di contendere il titolo al City, salvo poi sciogliersi nel finale di stagione. La continuità tecnico-tattica garantita dall’allenatore spagnolo, ex allievo e assistente di Guardiola, ha dato ai Gunners un gioco definito e una rosa completa, piena di giovani talenti e qualche innesto d’esperienza. Il ritorno in Champions League può essere stato il preludio a un’altra grande annata, in cui l’Arsenal vuole mantenersi nelle zone alte della classifica.  

 

 

Chi vuole invece ritornare nelle zone nobili della Premier League è il Liverpool, scivolato in Europa League la scorsa stagione. Jurgen Klopp ha affrontato per la prima volta una crisi ma ne è uscito splendendo, forte di acquisti azzeccati sul mercato (Szoboszlai su tutti) e un Darwin Nunez ritrovato. La sensazione è che i Reds sul lungo periodo possano essere un’avversaria più che credibile per Pep Guardiola. 

 

 

Nessuno nel nord di Londra si aspettava il Tottenham al primo posto dopo otto giornate, eppure quella costruita da Ange Postecoglu è una squadra determinata con un’identità chiara e un gioco piacevole. Il tecnico australiano è una delle sorprese di questo inizio di stagione: i suoi Spurs sono solidi in difesa e letali in contropiede e su palla inattiva, situazioni sempre più decisive nel calcio moderno.