Di molti giocatori si può ragionare con i se e con i ma: uno degli esempi principali è Pato, l’ex attaccante del Milan che a 18 anni faceva impazzire le difese della Serie A e che poi, stagione dopo stagione, ha iniziato una parabola discendente a causa dei continui infortuni. Il principe dei “se”, però, è un altro: Pato ha comunque giocato stagioni intere, senza più incidere a grandi livelli, è vero, ma c’è stato, ha giocato, ha corso. Giuseppe Rossi invece è stato falcidiato in continuazione da infortuni che hanno sabotato stagioni intere, piccoli e continui drammi sportivi che ne hanno minato alla base il talento assoluto di uno degli italiani da cui ci si aspettava di più, negli ultimi 10 anni.

 

Partito da lontanissimo, addirittura dagli Stati Uniti d’America, sul calare degli anni Duemila Giuseppe Rossi era sulla bocca di tutti: giovane, fortissimo, di proprietà del Manchester United. Un po’ come Chico Macheda, che se vogliamo ha avuto una carriera ancor più breve di Giuseppe Rossi, almeno a grandi livelli. Però, per quanto riguarda gli infortuni, Pepito (come è stato soprannominato, per un gioco di parole con il Pablito di Paolo Rossi) non è secondo a nessuno: il re della fragilità è lui. 

 

In carriera, Giuseppe Rossi ha accusato per più volte problemi al crociato (rotture ma non solo), sia al destro che al sinistro. Per i continui problemi al ginocchio, tra l'altro, è rimasto fermo per tutta la stagione 2014-2015. Un disastro.

 

La carriera di Giuseppe Rossi, oltre gli infortuni

 

Provando a mettere da parte per un momento il discorso infortuni (per quanto sia possibile, in relazione a Giuseppe Rossi), che tipo di carriera ha fatto Pepito? Arrivato in Italia all’età di 12 anni (come detto, è originario degli States), il classe 1987 Rossi ha giocato nelle giovanili del Parma fino all’età di 17 anni, prima di essere acquistato dal Manchester United. A 18 anni (nel 2005) fa il suo esordio in Premier League contro il Sunderland e trova subito il modo di segnare. 

 

Nella stagione 2006-2007 viene girato prima in prestito al Newcastle (senza troppo successo), dopo passa al Parma, torna in Italia e si fa finalmente notare per il gran giocatore che è: forte, veloce, tecnico, dotato di un sinistro micidiale. Pepito segna 9 gol nel girone di ritorno e contribuisce in maniera determinante alla salvezza del club. 

 

 

Dal Parma passa poi in Spagna, al Villarreal. Segna di nuovo all’esordio, poi comincia a fare i conti con gli infortuni che lo tormenteranno per il resto della sua carriera. Nella stagione 2010-2011 diventa il miglior marcatore della storia del Villarreal con 32 gol segnati. Ancora oggi è il miglior marcatore europeo del club con 21 reti. 

 

Dopo un paio di gravi infortuni e dopo la retrocessione del Villarreal, arriva la Fiorentina che nel gennaio del 2013 decide di riportarlo in Italia. Rossi incide, fa ballare le difese, segna una tripletta storica alla Juventus. Poi a gennaio del 2014 ritornano i problemi al ginocchio, che di fatto gli impediranno di prendere parte ai Mondiali in Brasile. Rossi per i continui problemi resta fuori a lungo, come detto saltando per intero l’annata 2014-2015. 

 

Poi comincia a girovagare: Levante, ancora Fiorentina, poi Celta Vigo, Genoa, Real Salt Lake (MLS). I problemi fisici continuano, Pepito non torna più lo stesso. Da gennaio del 2021 è svincolato. E oggi, cosa fa Giuseppe Rossi?

 

Che fine ha fatto Giuseppe Rossi e cosa fa oggi

 

Insomma, che fine ha fatto Giuseppe Rossi? Dove gioca oggi? Da nessuna parte, al momento, visto che è svincolato. Ma ha appeso gli scarpini al chiodo oppure no? No, niente affatto: Pepito non ha mai annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Da settembre 2021 ha cominciato una nuova avventura come commentatore sportivo presso Calcio e Cappuccino, trasmissione americana dedicata alla Serie A e al calcio italiano. 

 

Solo un mese più tardi, poi, è arrivata la svolta e il possibile rilancio per la carriera del classe 1987 Giuseppe Rossi: lo ha chiamato la SPAL, che al momento milita in Serie B e che gli ha proposto un provino, prima di decidere se tesserarlo o meno. Il test è andato a buon fine e il 20 novembre 2021 fa il suo esordio subentrando a Sebastiano Esposito. La prima rete arriva una settimana dopo, quando segna il gol decisivo per la vittoria contro il Cosenza. La stagione terminerà però con appena 14 presenze e 3 reti. Il rinnovo non è poi arrivato, ma a luglio si è parlato di un suo possibile ritorno durante l'autunno sempre alla SPAL.