Quali sono gli autogol più famosi della storia del calcio
Mani tra i capelli e sguardo perso nel vuoto: vedere recapitare il pallone nella propria porta è probabilmente uno dei peggiori momenti che possa capitare a un calciatore. Ma a parte lo stupore di compagni e avversari, l’autogol sa essere un gesto tecnico unico, spesso in grado di far scattare una risata, ma molte più volte tragico, destinato a rimanere nella storia di alcune partite. Vediamo allora quali sono gli autogol più famosi, quelli che ancora oggi molti tifosi ricordano a mo’ di sfottò alla tifoseria avversaria, cicatrice profonda che permane per lungo tempo nella mente di chi li provoca. Scopriremo anche la partita con il maggior numero di autoreti di sempre, particolare per la ragione che si nasconde dietro a quell’incredibile gara.
Autogol più famosi: quali sono gli italiani che ne hanno fatti di più
Il ‘Re degli autogol’ è certamente Comunardo Niccolai, definito un mito da molti perché alcune autoreti le firmò in gare memorabili. Lo stopper del Cagliari dello scudetto del ’70 mandò il pallone nella propria porta per ben sei volte, cinque in A e una in Coppa Campioni. Ma è Riccardo Ferri a primeggiare per autoreti in Serie A, ben 8 messe insieme tra il 1982 e il ’94, al pari del milanista Franco Baresi. Abbiamo raccolto gli autogol più famosi, italiani e internazionali, che hanno segnato un'epoca calcistica recente.
Il retropassaggio di Materazzi in Empoli-Inter
Lo 0-0 al ‘Castellani’ di Empoli, datato 30 aprile 2006, era pronto per essere messo a referto. Se non fosse per un passaggio all’indietro di Materazzi che provò ad alleggerire su Julio Cesar, in attesa di un passaggio più semplice fuori dai pali. Ne venne fuori un tiro, solo nella porzione di campo sbagliata, che regalò agli azzurri di Gigi Cagni la clamorosa vittoria.
L’autorete costata la vita ad Andrés Escobar
Può un autogol portare alla morte del calciatore che lo causa? È il doloroso destino a cui è stato condannato Andres Escobar, difensore protagonista in negativo di Usa-Colombia del Mondiale 1994. Escobar commette l’errore di mandare nella sua porta un cross proveniente da fuori area, condannando i suoi al ritorno prematuro in patria. La follia e il terrore di quel tempo in Colombia portò un’ex guardia giurata ad attendere Escobar all’esterno di una discoteca di Medellin e a far esplodere dodici colpi di pistola, anticipando l’esecuzione con la frase: “Grazie tante per l’autogol”.
Carrizo fa esplodere la ‘Bombonera’
Sì, avete capito bene: l’ex portiere della Lazio, Juan Pablo Carrizo, fece esplodere la Bombonera quando indossava la maglia del River Plate. Uscita goffa, bassa, indeciso tra il respingere coi pugni o bloccare un pallone calciato da corner: il portiere argentino finisce per mandare la palla nella propria porta facendo esplodere i tifosi del Boca Juniors e decidendo uno dei Superclasico più incredibili di sempre.
La papera di Dida a Leeds in Champions League
Voliamo a Leeds, Milan di Zaccheroni impegnato in Coppa dei Campioni stagione 2000-2001. Nelson Dida sostituisce Abbiati tra i titolari nella trasferta inglese, che i rossoneri dominano non riuscendo però a trovare il gol. La beffa è servita dal proprio portiere brasiliano, che incredibilmente non riesce a trattenere il tiro da fuori di Bowyer, facendosi sfuggire il pallone dalla mani, prima di vederlo carambolare sotto le proprie gambe e poi direttamente in porta tra lo stupore del più vicino Costacurta.
Un autogol nel derby di Roma: lo sfortunato Paolo Negro
"Canteremo tutti insieme Paolo Negro gol, Negro gol Negro gol, Paolo Negro gol!”, è il coro che ogni 17 dicembre qualche tifoso della Roma intona nell’orecchio di un amico laziale. Perché in quella stessa data, anno 2000, il difensore biancoceleste vide clamorosamente il pallone sbattergli sul corpo prima di finire nella propria rete. Un rinvio sbagliato di Nesta, nel secondo tempo di un derby equilibrato, finisce sul corpo di un incolpevole Paolo Negro, che da lì, suo malgrado, sarà protagonista di sfottò e commemorazioni avversarie.
Il super autogol di Kondogbia in Cina
Quando l’autorete è un capolavoro. Per info chiedere a Geoffrey Kondogbia, ai tempi centrocampista francese dell’Inter, che in una tournée pre-campionato in Cina trovo un autogol addirittura da centrocampo. Un retropassaggio alto, andato a insaccarsi all'incrocio dei pali della porta interista difesa da Padelli. Una precisione chirurgica da oltre 40 metri, un piattone mancino da urlo, peccato solo che fosse la porta sbagliata.
La partita con più autogol della storia
Vediamo ora la gara che ha registrato il maggior numero di autogol nei 90 minuti di gioco. Stiamo parlando di Adema contro SO Emyrne, gara valevole per il campionato del Madagascar disputata il 31 ottobre 2002. Punteggio: 149-0. La giornata precedente all’incontro le due squadre si stavano contendendo il titolo, prima che l’arbitro, il signor Benjamina Razafintsalama, fischiasse negli ultimissimi minuti dell’incontro un rigore più che dubbio che ha permesso all’Adema di vincere il campionato tra le polemiche.
La situazione più incredibile si verificò quando Razafintsalama fu designato anche per il derby della settimana successiva, inutile ai fini della classifica, ma con il SO Emyrne ancora profondamente amareggiato dallo scandalo di una settimana prima. Così, i giocatori cominciarono a segnare una serie impressionante di autogol di protesta, scagliando all’interno della propria rete quanti più palloni possibili. Punteggio finale 149-0 e gara entrata definitivamente nel guinness dei primati.