Il ciclismo su scala mondiale sta vivendo un periodo florido. Corse spettacolari, duelli all’ultimo metro, con conseguente aumento dello share televisivo. Questo grazie a una generazione di fuoriclasse che stanno imperversando negli appuntamenti più seguiti. Uno dei capistipite è Mathieu Van der Poel. Vincitore quest’anno di Milano-Sanremo e Parigi Roubaix, il fuoriclasse olandese è uno dei migliori interpreti del ciclismo moderno. Classe e potenza a servizio di un corridore capace non solo di vincere, ma di dominare le corse. Andiamo a scoprire chi è Mathieu Van der Poel, cosa ha vinto e quale è la sua storia.

 

Chi è Mathieu Van der Poel?

 

Mathieu Van der Poel nasce a Kapellen, il 19 gennaio 1995, da una famiglia molto legata al ciclismo. Il fratello, David, era una promessa del ciclocross, il padre Adri è stato professionista sia in strada che fuori dalla strada, con ottimi risultati. E soprattutto il nonno materno è Raymond Poulidor, leggenda del ciclismo francese degli anni ’60, quando battagliava con Jacques Antequil.

 

Mathieu inizia ad avvicinarsi al ciclocross mettendo subito in mostra ottime doti. A 15 anni è imbattuto nelle corse giovanili e anche tra gli juniores, negli anni seguenti, Van der Poel sembra non avere rivali sia a livello nazionale che Mondiale. Nel frattempo coltiva anche l’attività su strada, facendo vedere comunque di avere i numeri del campione.

 

Van der Poel: le vittorie nel ciclocross

 

Nel 2014, Mathieu Van der Poel passa professionista nel ciclocross con la BKCP-Powerplus, dove già militava il fratello David. Nel suo palmares figuravano già corse del Superprestige e alla prima corsa stagionale chiude secondo al Grand Prix Sven Nys, alle spalle di Wout Van Aert, con il quale si sfiderà a lungo, specialmente nel ciclocross. La prima vittoria arriva alla prova di Ciclocross di Heerlen e, poche settimane dopo, vince anche su strada alla Ronde Van Limburg.

 

Da quel momento Van der Poel diventa una vera e propria macchina da vittorie: nel 2015 vince il primo Mondiale di Ciclocross e replicherà il successo nel 2019 e, a seguire, nel 2020, 2021, 2023, 2024 e 2025. Contemporaneamente vince 43 corse in Coppa del Mondo e domina il Superprestige tra il 2014 e il 2019.

 

Tra l’altro Van der Poel ha corso anche in Mountain Bike e nella specialità Gravel con discreti risultati. Ha provato anche a puntare al titolo olimpico di specialità, a Tokyo 2021, ma una brutta caduta ha fatto svanire le sue ambizioni.

 

Mathieu Van der Poel, i successi su strada

 

Se nella prima parte della sua carriera Mathieu Van der Poel si è concentrato quasi del tutto sul ciclocross, dal 2019 ha iniziato a incrementare la propria presenza su strada. E da subito con buoni risultati: quell’anno, infatti, vinse la Amstel Gold Race con un’azione incredibile con la quale riprese e superò i fuggitivi con una volata di oltre un chilometro. L’anno seguente, nel 2020 funestato dal Covid, vince il primo Giro delle Fiandre.

 

Nel 2021 Van der Poel inizia vincendo la Strade Bianche, poi si presenta al via del Tour de France vincendo la prima tappa, per poi ritirarsi e puntare alle Olimpiadi di Mountain Bike dove, come detto prima, cade. Le conseguenze dell’incidente si fanno sentire anche nell’anno seguente, dove non brilla, malgrado una pimpante partecipazione al Giro d’Italia, con un successo di tappa e tante fughe.

 

Ma tutto questo è il preludio al 2023 da padrone. Mathieu Van der Poel vince la Milano-Sanremo e replica, poche settimane dopo, alla Parigi – Roubaix. Disputa un Tour de France sottotono, nel quale si dedica principalmente a far da apripista per le volate di Jasper Philipsen, ma al Campionato del Mondo di Glasgow sfoggia una prestazione da urlo, e ottiene la prima maglia iridata su strada della sua carriera. In quel momento, Van der Poel è diventato contemporaneamente iridato su strada e nel ciclocross.

 

Nel 2024 arriva la doppietta con Giro delle Fiandre e Parigi – Roubaix, dominate in maglia iridata e prova anche l’assalto alla Liegi-Bastogne-Liegi, chiusa al terzo posto. Nel finale di stagione, poi, Van der Poel è costretto a cedere la maglia di campione del mondo a Tadej Pogacar, ma per consolarsi vince il titolo mondiale di Gravel.

 

Un fuoriclasse a tutto tondo, che ha iniziato il 2025 nel solco degli anni precedenti, dominando Milano-Sanremo e Parigi Roubaix. La ‘sconfitta’ al Giro delle Fiandre è solo un passaggio a vuoto nel cammino di questo fenomeno assoluto.

 

Mathieu Van der Poel, le caratteristiche

 

Mathieu Van der Poel è un corridore da classiche. Dotato di una potenza senza eguali, è in grado di imprimere dei cambi di ritmo che in pochi riescono a sostenere, grazie alla sua capacità di restare fuori soglia a lungo. Sugli strappi brevi è tra i più forti, ma anche sul pavé fa la differenza. Non è uno scalatore, in montagna fa fatica, ma si difende. In volata non è imbattibile, ma ha dimostrato di poter essere un ottimo apripista, specialmente in appoggio al compagno Jasper Philipsen.

 

Quanto guadagna Mathieu Van der Poel?

 

Mathieu Van der Poel è uno dei corridori più pagati del panorama ciclistico mondiale. L’olandese è legato alla Alpecin-Deceuninck fino al 2028, con un contratto da circa 4 milioni di euro l’anno, ai quali naturalmente si uniscono i proventi delle vittorie che, solitamente, sono divisi con i compagni di squadra. Van der Poel è anche testimonial di alcune aziende, tuttavia è evidente come il compenso di uno degli atleti simbolo del movimento, sia comunque nettamente inferiore rispetto ad altre discipline.