Steffi Graf è un nome che fa parte della storia del tennis mondiale. L’atleta tedesca è considerata una delle più grandi tenniste di tutti i temi: vittorie, imprese e un carattere di spicco le hanno permesso di diventare, nel corso degli anni, un’icona del movimento. Andiamo a scoprire tutte le curiosità attorno alla storia di Steffi Graf.

 

La storia di Steffi Graf: gli inizi

 

Steffi Graf, all’anagrafe Stefanie Maria, è nata il 14 giugno 1969 a Mannheim, in Germania. Cresciuta in una famiglia appassionata di sport e fin da piccola inizia ad avvicinarsi al tennis. Il padre, Peter, era un assicuratore, ma nel tempo libero insegnava tennis. Fu proprio lui a guidarla nei primi passi, facendole nascere una passione smisurata per questa disciplina.

Steffi segue un programma di allenamento ben strutturato e i risultati si vedono da subito: nel 1982, all’età di 13 anni, si laurea campionessa europea tra gli Under 18 e, contestualmente, fa il suo esordio a livello professionistico al torneo di Stoccarda, venendo sconfitta al primo turno.

L’anno successivo inizia a raccogliere i primi risultati, senza particolari acuti, ed entra nel ranking WTA. Chiude il 1983 al 98esimo posto nella graduatoria mondiale, diventando la tennista più giovane di sempre a far parte della top 100.

 

L’esplosione di Steffi Graf e i primi premi vinti

 

L’ingresso nella top 10 del Ranking WTA è solo una questione di tempo per Steffi Graf che, negli anni a seguire, riesce a togliersi le prime soddisfazioni. Nel 1985 centra le semifinali dello US Open, ma viene sconfitta da Martina Navratilova. La fuoriclasse cecoslovacca rappresenta il primo grande ostacolo nella carriera di Steffi Graf, che viene superato tuttavia l’anno seguente, alla finale del torneo di Berlino, nel quale riesce a imporsi in due set.

Il 1986 è l’anno delle prime vittorie: la talentuosa atleta tedesca, appena 17enne, si impone in otto tornei di secondo piano, riuscendo ad avere la meglio anche su qualche problema fisico.

Nel 1987, Steffi Graf raggiunge il picco vincendo il suo primo torneo del Grande Slam: il Roland Garros battendo la campionessa uscente, Martina Navratilova, nella finale. Rispetto all’affermazione dell’anno precedente, questa fece ancor più scalpore perché arrivò dopo una sfida infinita, risoltasi solamente al terzo set. In quella fase, Graf aveva inaugurato una serie di 45 successi consecutivi, fermata tuttavia dalla stessa Navratilova, che si prende la rivincita a Wimbledon. Questo stop, tuttavia, non le impedisce di salire al primo posto del Ranking WTA nel mese di agosto. Coronamento di una stagione fatta di 74 vittorie e due sole sconfitte.

 

1988: l’anno del Golden Slam di Steffi Graf


 

Il 1988 fu l'anno che consacrò Steffi Graf come una delle più grandi tenniste di tutti i tempi. In quella stagione, la fuoriclasse tedesca realizzò un’impresa che nessun altro tennista, uomo o donna, è riuscito a ripetere: il Golden Slam. Cosa si intende? La vittoria dei quattro tornei dello Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open nello stesso anno, oltre alla medaglia d'oro olimpica.

Si può dire che il tennis abbia vissuto due fasi storiche, prima e dopo il 1988. Steffi Graf iniziò l'anno vincendo l'Australian Open e continuò a dominare nel corso della stagione, affrontando con successo le sfide sui vari tipi di superfici. La vittoria a Wimbledon fu particolarmente memorabile, quando batté Navratilova in una finale emozionante, dopo aver perso il primo set. Nella finale dell'US Open, sconfisse Gabriela Sabatini, sua rivale e amica, con la quale ha vinto l’unico titolo nel doppio in uno Slam (anch’esso nel 1988, a Wimbledon). Infine Graf completò il Golden Slam vincendo la medaglia d'oro olimpica a Seoul, battendo nuovamente Sabatini in finale, con un doppio 6-3. L’impresa storica è confezionata: Steffi Graf è leggenda.