Individuare il tennista più forte al mondo è piuttosto semplice. Diversamente da altri sport, infatti, il tennis offre settimanalmente una classifica, il Ranking ATP a livello maschile e il Ranking WTA a livello femminile, che mette in fila gli atleti più performanti dell’ultimo periodo. Si tratta di una graduatoria prestigiosa, spesso teatro di grandi sfide tra i tennisti più rappresentativi di una determinata epoca. Andiamo a scoprire come viene stilato il ranking ATP e quali sono i record legati a questa classifica.  

  

 

Come funziona il ranking ATP  

  

 

Il ranking ATP viene stilato calcolando i risultati dei tennisti nelle ultime 52 settimane, andando quindi a valorizzare una performance annuale nei vari tornei. Questi ultimi hanno una diversa classificazione in base al valore della competizione. Nella riforma più recente del tennis, effettuata nel 2009, le competizioni sono state ripartite in questo modo:  

  

 

  • Slam (i 4 tornei principali Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) 
  • ATP Finals (1 torneo a fine anno tra gli otto migliore tennisti della stagione calcolati con la classifica della ATP Race)
  • Master 1000 (9 tornei all’anno tra i quali gli Internazionali d’Italia) 
  • ATP 500 (11 tornei stagionali)
  • ATP 250 (40 tornei nel corso di una stagione)
  • Challenger e Futures

  

 

Il massimo di punti lo si ottiene, quindi, nei tornei dello Slam, dove il vincitore ottiene 2000 punti. A seguire le altre competizioni, con le ATP Finals che assegnano tra i 1100 e i 1500 punti, i Master 1000 che, come suggerisce la denominazione, attribuisce 1000 punti al vincitore e la stessa logica vale per gli ATP 500 e gli ATP 250.  

 

 

Il Ranking ATP si basa sui risultati delle ultime 52 settimane, di conseguenza è frequente vedere tennisti che perdono punti nella classifica. Questo perché, facendo un esempio concreto, se nel 2022 vinci Wimbledon, ottenendo così 2000 punti, e nel 2023 arrivi secondo e ne ottieni 1200, ti trovi con 800 punti in meno. Se, viceversa, riesci a bissare il risultato, il tuo punteggio nel ranking ATP sarà invariato.  

  

 

Il record di punti nel Ranking ATP  

  

 

Non deve sorprendere che Novak Djokovic detenga il record di punti nel Ranking ATP. Al termine della stagione 2015, il fuoriclasse serbo ha concluso con 16585 punti, frutto di tre vittorie nei tornei dello Slam, le ATP Finals, sei Master 1000 e un ATP 500. Un’annata quasi perfetta, destinata a passare alla storia con il record di 83 vittorie e 6 sconfitte.  

 

 

Quell’anno Djokovic riuscì a vincere Australian Open, Wimbledon e US Open, con la sola sconfitta al Roland Garros, per mano dello svizzero Stan Wawrinka, a privarlo della gioia di centrare il Grande Slam.  

  

 

Gli altri record del Ranking ATP  

  

 

Il record di punti non è l’unico stabilito da Novak Djokovic. Il campione serbo lo scorso 3 aprile ha raggiunto quota 381 settimane in vetta al Ranking ATP. Il più presente di tutti i tempi, per un numero destinato a crescere ed essere sempre più inattaccabile. Questo poiché, a 36 anni, ha dimostrato di poter essere ancora competitivo e si alterna in vetta alla graduatoria con il giovane astro Carlos Alcaraz.  

 

 

Alle sue spalle troviamo Roger Federer, che ha concluso la propria carriera con 310 settimane in vetta al Ranking ATP, mentre l’altro grande dell’era recente del tennis, Rafael Nadal, ha chiuso a quota 209. Fu proprio lo spagnolo, il 4 luglio 2011, a dover cedere lo scettro di tennista numero 1 al mondo a Novak Djokovic.  

 

 

Questi tre campioni hanno segnato la storia recente del tennis mondiale e non è un caso che abbiano monopolizzato tutti i record. Prima di loro, non furono in molti a superare quota 200 settimane in vetta al Ranking ATP. In particolare, troviamo Pete Sampras, che ha raggiunto quota 286 nel 2000, Jimmy Connors con 268 nel 1983 e Ivan Lendl a quota 270 nell’Agosto 1990. 

  

 

C’è un primato che non appartiene a Novak Djokovic e che, verosimilmente, non riuscirà a stabilire. Si tratta del record delle settimane consecutive in vetta al Ranking ATP, saldamente in mano a Roger Federer. Il fuoriclasse svizzero ha mantenuto il comando della classifica per 237 settimane consecutive, ovvero più di quattro anni. L’elvetico ha preso il comando spodestando Andy Roddick il 2 febbraio del 2004, cedendo lo scettro solamente al suo grande rivale Rafael Nadal il 18 agosto 2008. Primato che, per ora, sembra inattaccabile. Djokovic in carriera ha raggiunto un massimo di 122 settimane tra il 2014 e il 2016, ma è stato poi costretto a cedere il primato a Andy Murray. Con l’età che avanza (il serbo è un classe 1987) e l’avvento della nuova generazione, a partire da Carlos Alcaraz, sembra difficile immaginare che possa mantenere un rendimento ad alto livello per più di quattro anni. Al tempo stesso è anche vero che con Nole non si può dare mai nulla per scontato. 

 

 

Tra l’altro, oltre a Federer nessun tennista nella storia è riuscito ad abbattere il muro delle 200 settimane in vetta al ranking ATP. Alle spalle dello svizzero troviamo altri recordman della graduatoria, Jimmy Connors e Ivan Lendl, che si sono fermati rispettivamente a 160 e 157.