Jannik Sinner, il talento della Val Pusteria, non smette mai di far parlare di sé. Questa volta, però, non si tratta di un rovescio vincente o di una grande finale, ma di un dettaglio che non sfugge agli occhi dei fan più attenti: cosa aveva alle caviglie? E perché oggi non c’è più traccia di quegli accessori? Scopriamo di più sulle cavigliere di Sinner

 

Cosa ha alle caviglie Sinner: svelato il segreto di Jannik 

 

Nel 2022, contro Holger Rune, una distorsione poteva trasformarsi in un problema serio per il giovane altoatesino. La soluzione? Le cavigliere ASO (Ankle Stabilizing Orthosis): un prodotto ortopedico che offre supporto alle caviglie. Non stiamo parlando di semplici fasce, ma quasi di un’armatura. Stabilità da vendere e infortuni messi al tappeto. E sulla terra rossa, dove ogni passo è una sfida, queste cavigliere sono state il compagno di battaglia perfetto per Jannik. Realizzate in nylon, leggere ma robuste, sono progettate per seguire ogni movimento del tennista, sopportando e supportandolo anche nelle torsioni più estreme. I lacci che si avvolgono sotto il tallone aggiungono quella stabilità extra che fa la differenza nei cambi di direzione più impattanti. Con le ASO, Sinner ha ritrovato la sicurezza di cui aveva bisogno, dentro e fuori dal campo.  

 

Sinner e la propriocezione: di che si tratta 

 

Per dominare un campo di tennis non servono solamente forza e tecnica, ma - a quanto pare - anche la propriocezione; il sesto senso che fa la differenza tra un buon atleta e un campione. E Jannik lo sa bene. Come funziona la propriocezione? È la capacità del nostro corpo di comprendere dove si trova, di percepire la sua posizione in ogni spazio e non solo. Tutto si basa su segnali che provengono da recettori specifici, chiamati propriocettori, situati nei nostri muscoli, nelle articolazioni e nei tendini. Questi segnali vengono poi inviati al sistema nervoso centrale, che li elabora per mantenere l'equilibrio, correggere la postura e garantire movimenti fluidi e coordinati. Ad esempio, riuscite a toccarvi il naso restando a occhi chiusi? Beh, allora potreste avere un buon livello di propriocezione. Questa capacità, naturalmente, è importantissima per gli atleti perché li aiuta a prevenire infortuni, migliorando l’equilibrio e la coordinazione anche nei momenti più concitati dell’attività fisica. 

 

Durante l’off-season a Dubai, Sinner ha dedicato ore e ore a perfezionare questa capacità. Il risultato? Ogni colpo, ogni movimento, è ora sotto il suo totale controllo. Le cavigliere, da strumento di protezione, sono diventate quindi il trampolino verso un’autonomia mai vista prima. Adesso ogni movimento del piede, e così via della caviglia e del resto della gamba, è totalmente sorvegliato da Jannik. Il talento di Sinner si vede anche in queste cose: è riuscito a trasformare una necessità in una risorsa per crescere ulteriormente, anche in questo 2025. 

 

Sinner dice addio alle cavigliere 

 

Agli Australian Open 2025, dove Sinner è favorito nei pronostici, Jannik ha preso una decisione coraggiosa. Niente più cavigliere. Nessun supporto extra. Solo lui, il suo talento e la sua incredibile propriocezione. Non è solo un gesto simbolico, ma uno statement di forza e maturità. Ogni scatto, ogni rovescio, è la prova che Sinner non ha più bisogno di supporti. E adesso? Jannik è lanciato verso il futuro. Agli Australian Open vuole replicare ciò che ha fatto nel 2024: non vuole di certo fermarsi qui.