La tribuna del Como è diventata un red carpet di Hollywood. Keira Knightley, Michael Fassbender, Adrien Brody si sono goduti la vittoria della squadra di Fabregas contro la Roma direttamente dal Sinigaglia. L'attrice della saga 'Pirati dei Caraibi' aveva già assistito ad altre partite della squadra lombarda insieme al marito James Righton, musicista ed ex tastierista dei Klaxons. A poca distanza dalle due star c'era anche Adrien Brody, vincitore del Premio Oscar come miglior attore protagonista per il film "Il Pianista".

 

Non è la prima volta, a onor del vero, che le partite del Como richiamano dei volti del cinema internazionale tra i tifosi: ad esempio, lo scorso ottobre, tra i diecimila spettatori di Como-Parma c'erano gli attori Hugh Grant e Andrew Garfield. Ma per quale motivo il 'fortino' del Como si è ben presto tramutato in un red carpet di Hollywood? Andiamolo a scoprire insieme.

 

Vip allo stadio a vedere il Como: punto d'incontro o 'red carpet' alternativo?

 

Lo stadio è situato sul lungolago di Como, un'area di straordinaria bellezza naturale e storico-culturale, nonché tra le mete più ambite al mondo per jet set internazionale. Celebre, in particolare, per attirare star del cinema e personaggi di spicco - George Clooney ha una villa nella zona, tanto per fare un esempio. Il Lago di Como ha un forte richiamo per le produzioni cinematografiche, e uno stadio in una location così suggestiva può diventare il palcoscenico perfetto, non solo per il calcio, ma anche per eventi, riprese e collaborazioni col mondo dello spettacolo.

 

Infine, i vip di Hollywood sono sempre attratti da contesti dove possono combinare lavoro, svago e opportunità di networking. Como, in questo senso, offre un pacchetto completo: la discrezione e l'esclusività del lago, la possibilità di interagire con altre personalità influenti, e un mix di sport e lifestyle di alto livello. Lo stadio del Como, in altre parole, potrebbe esser visto come un punto d'incontro prestigioso, una specie di 'red carpet' alternativo nel mondo sportivo.

 

Como, una proprietà ambiziosa (e con interessi 'cinematografici')

 

Un altro potenziale motivo potrebbe coinvolgere i proprietari del Como, i fratelli indonesiani Robert Budi Hartono e Michael Bambang Hartono. Dal 1963, sono i proprietari della multinazionale del tabacco Djarum (ereditato dal padre), famosa per la produzione di sigarette aromatizzate. Subito dopo lo scoppio della crisi finanziaria asiatica del 1997, i fratelli sono riusciti ad acquistare la principale banca privata del Paese, la Bank Central Asia. I fratelli Hartono possono dunque ampliare notevolmente le proprie attività commerciali: acquistano catene di supermercati, case di produzioni cinematografiche e servizi di streaming.

 

Tra le tante società di cui sono proprietari vi è anche la SENT Entertainment Ltd (guidata dal manager statunitense Michael Gandler), azienda britannica attiva nel settore dei media e dell'intrattenimento. I due investitori indonesiani hanno portato una visione ambiziosa per il club, con l'obiettivo di rendere Como un nome rilevante non solo nel calcio italiano, ma anche a livello globale. La loro strategia punta a collegare sport, lusso e intrattenimento, creando un ambiente che, di per sé, è in grado di attrarre celebrità. Inoltre, l'arrivo di vere star del calcio mondiale come Cesc Fabregas - prima calciatore, poi allenatore - ha aumentato la visibilità del club oltre i confini del Bel Paese.

 

Magari in vacanza sul Lago di Como, le celebrities vengono invitate allo stadio per accrescere il valore del brand e le ambizioni del club. Non è solo marketing e pubblicità, dunque, ma anche una questione di prestigio. E in effetti le immagini di una Keira Kightley pazza di gioia al gol di Gabrielloni stanno già facendo il giro del web (e del mondo).