Antonio Conte torna alla Juve per il dopo Allegri?
Eufemismo: le cose alla Juve non vanno bene. Realtà dei fatti: le cose alla Juve vanno male e al momento non si vede la luce in fondo al tunnel. Mai come in questa stagione i bianconeri sembrano in crisi, i risultati parlano chiaro: dopo gli investimenti in estate, il primo posto in campionato a ottobre è lontano e in Champions è arrivata l’eliminazione con un turno d’anticipo, nonostante un girone tutto sommato abbordabile.
Allegri in bilico? Solo per i tifosi: la società ha più volte ribadito la fiducia al tecnico, anche perché percepisce uno stipendio da capogiro e ad oggi Agnelli non può permettersi di pagare altri ingaggi pesanti, sommandoli a quello di Allegri e al resto degli stipendi della Juve 2022/2023.
I conti si faranno a fine stagione, ma oggi un Conte è già nei pensieri dei bianconeri: e se Antonio tornasse a sedere sulla panchina che lo ha reso grande? Dall’altra parte: se la Juve ripartisse dal tecnico che ha dato il via a un ciclo vincente straordinario? Le voci si rincorrono, Conte può tornare alla Juve. Ecco perché.
Conte alla Juve, i motivi di un sì: dalla stagione 2023/2024 può tornare
Fino a qualche anno fa un ritorno di Conte alla Juve era praticamente impossibile, visti i ferri corti con Agnelli: i due non si erano lasciati benissimo, tra “ristoranti da 100 euro” e strappi dell’ultimo minuto; poi i rapporti sono tornati sereni, adesso di intoppi personali non ce ne sono più. Anzi: Conte è stato vicino al ritorno alla Juve nel 2019, ma la società alla fine ha virato su Sarri. Una stagione, poi ecco Pirlo. Una stagione, poi ecco Allegri. Una stagione, e le cose precipitano… Agnelli si affiderà di nuovo a Conte per far ripartire il motore Juve?
La società potrebbe consegnargli le chiavi di nuovo, a fine stagione: in quel momento la Juve potrebbe liberarsi di Allegri e nel frattempo Conte sarebbe libero dal Tottenham, visto che il suo (ricco) contratto scade nel 2023.
Gli ostacoli per il ritorno di Conte alla Juve
Proprio il contratto di Conte, però, spaventa non poco: si parla di 15 milioni di euro netti a stagione, mentre Allegri ne percepisce 7 netti fino al 2025. Cifre impressionanti, la Juve non può pagare così tanto per avere un allenatore in panchina. In caso, dunque, andrebbe trovato un accordo col tecnico livornese, prima di accogliere nuovamente l’ex allenatore dell’Inter (verrà perdonato dalla tifoseria, dopo la parentesi milanese?). Lo stesso Conte, poi, dovrebbe comunque ridursi l’ingaggio.
Da dove ripartirebbe Conte alla Juve
Va detto che Conte ha vinto ovunque, o almeno ha portato a casa gli obiettivi, ci ha messo del suo, cambiando volto alle squadre che ha guidato nel corso della sua carriera. Alla Juve potrebbe dare il via a un nuovo ciclo, ripartendo dai suoi principi fondamentali, puntando sull’intensità, sul ritmo, sulla voglia di vincere che lo ha sempre accompagnato. Anche quando la sua squadra, sulla carta, non era la migliore, Conte ha saputo tirare fuori dai giocatori il meglio. Ma i ritorni, nel calcio, non sono una buona idea…
Ritorni alla Juve: esempi contrastanti, Conte come andrà?
Il metro di paragone più immediato e lampante è l’Allegri-bis: impossibile dire che stia andando bene, la società non può cambiare idea per i costi, ma il campo sta dando il suo responso. Con Lippi, invece, andò meglio: l’ex CT della Nazionale vinse sia alla prima che alla seconda esperienza in bianconero. Come andrà con Antonio Conte? In caso, lo scopriremo nella stagione 2023-2024, quando l’attuale allenatore del Tottenham potrebbe tornare sulla panchina che ha lasciato nel 2014…